Il partito nazionalista polacco vuole miliardi dalla Germania per i danni della guerra mondiale

La guerra ucraina non basta più a ricomporre antiche divisioni europee e recenti opportunismi di piccola politica. Il partito di maggioranza polacco vuole miliardi di euro dalla Germania come risarcimento per i danni della Seconda guerra mondiale, ma è soprattutto per raccogliere consensi. Mossa elettorale del partito nazional populista polacco

Più dell’Ucraina e della Nato poté la paura di perdere il potere

Jaroslaw Kaczynski, leader del partito di destra radicale Diritto e Giustizia che guida la Polonia dal 2015, ha detto di volere dalla Germania un risarcimento per le perdite subite durante l’occupazione del paese nel corso della Seconda guerra mondiale. La stima dei danni che la Germania dovrebbe ripagare, secondo il partito, sarebbe di 1,3mila miliardi. L’annuncio ieri a Varsavia, durante la commemorazione per l’83esimo anniversario dall’invasione di Hitler che fu l’inizio della Seconda guerra mondiale.

1,3 trilioni contati all’americana

Non è la prima volta che Diritto e Giustizia chiede una cosa simile alla Germania, sottolinea il Post, nonostante entrambi i paesi facciano parte dell’Unione Europea e della NATO, e abbiano solidi rapporti commerciali. Il governo polacco però non ha mai portato avanti ufficialmente questo tipo di richieste e il fatto che il leader populista Kaczynski sia tornato a parlarne è stato da molti interpretato come una mossa politica per guadagnare consensi in vista delle elezioni che si terranno l’anno prossimo.

Provocazione rischiosa

Molti commentatori sostengono che da un punto di vista legale le possibilità che la Polonia riesca a ottenere un risarcimento sono poche. Lo stesso Kaczynski nel suo discorso ha detto che «è un percorso che richiederà molto tempo e non sarà facile» e che non si aspetta «un rapido successo». Dopo la guerra infatti la Polonia aveva ottenuto molti territori dalla Germania sconfitta e nel 1953 il governo comunista che guidava il paese aveva rinunciato a fare domanda di risarcimento alla Germania dell’Est, probabilmente su pressioni dell’Unione Sovietica.

«La questione della riparazione dei danni è chiusa», ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, sostenendo che questo è un presupposto fondamentale «per l’odierno ordine europeo».

Nemico esterno per governo fragile

Il governo polacco e il partito che lo guida stanno attraversando un periodo particolarmente difficile a causa dell’aumento dei costi dell’energia e dell’inflazione. Inoltre, da febbraio l’Unione Europea trattiene i fondi di aiuto post pandemia destinati alla Polonia per compensare una multa che il governo polacco si rifiuta da mesi di pagare. Donald Tusk, leader del partito di opposizione al governo, ha accusato il discusso Jaroslaw Kaczynski di aver tirato fuori la richiesta di compensi alla Germania solo per fare propaganda elettorale.

L’occupazione nazista

Durante l’occupazione nazista che durò dal 1939 al 1945, la città di Varsavia fu rasa al suolo e morirono circa 6 milioni di polacchi: un quinto della popolazione di allora. Il sentimento anti-tedesco legato alla memoria della Seconda guerra mondiale è ancora vivo in molti cittadini polacchi e viene spesso usato dal partito ‘Diritto e Giustizia’ (Pis la sigla in polacco) per ottenere consensi.

Partita Ue e l’orso russo

L’esperto Piotr Buras ha detto a Bloomberg che in Polonia una manifestazione di fobia anti-tedesca come quella di questi tempi non si vedeva dalla fine del comunismo: «con le elezioni tra un anno, Diritto e Giustizia non ha molti modi efficaci per risollevare la propria popolarità, così deve andare all’attacco e identificare un nemico, e la Germania è una buona candidata a esserlo».

L’ultimo evento scatenante dell’odio polacco per la Germania è stata l’invasione dell’Ucraina, dopo la quale la Polonia si è spesa molto contro la Russia, interrompendo le forniture di gas e vietando ai turisti russi l’ingresso nel paese, e ha criticato la Germania per non essere stata altrettanto drastica.

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