Cina, ideologie e Covid. Il virus della propaganda senza vaccini

OMS oggi : ‘Covid. Pandemia in calo in quasi tutto il mondo ma nelle ultime 4 settimane casi in forte aumento in Russia e Polonia’.
Per i più distratti tra noi, Remocontro, il 23 febbraio 2020, titolava: «Sale a 46 il numero dei contagiati in Lombardia, uno di loro, residente a Sesto San Giovanni, è ricoverato al San Raffaele di Milano. Restano 11 i casi accertati in Veneto. Un caso positivo anche in Piemonte dove sono una quindici i casi sottoposti ad accertamento. Un caso sospetto in Umbria». E nessuno, anche nel peggior incubo, avrebbe immaginato cose da allora ci aspettava in contagi, in morti, in paure e condizionamenti di vita.

Covid cinese ‘sconfitto’ per finta

Molti rammentano che, nel settembre del 2020, il governo cinese fece sapere al mondo che il Partito comunista sotto la guida di Xi Jinping era riuscito a sconfiggere il Covid. Pechino parlò di una “guerra popolare” contro il virus, nella quale la disciplina del Partito aveva infine prevalso.
Atteggiamento quanto meno curioso e, soprattutto, pericoloso. Virus e pandemie nulla hanno a che fare con l’ideologia, si parli del marxismo-leninismo o quant’altro. Si tratta invece di un problema medico e sanitario, che in quaI vaccini e i diversi fronti della sfidanto tale va affrontato [memoria utile ovunque, anche in Italia, Ndr].

I vaccini e i diversi fronti della sfida

A tale riguardo, i vaccini occidentali si sono dimostrati parzialmente efficaci, anche se non hanno certamente sconfitto la pandemia. Sono però riusciti a rallentarla evitando almeno le conseguenze più drammatiche.
Quelli cinesi, invece, non sono risultati utili, anche se Pechino ha in sostanza proibito di vaccinare i propri cittadini con prodotti provenienti dall’Occidente. Vengono concessi solo agli stranieri che risiedono nel Paese.

Menzogne di regime, e ‘Zero Covid’

In ogni caso la vittoria nella “guerra popolare” contro la pandemia si è dimostrata una clamorosa fake news. Oppure, per dirla in termini più espliciti, si è trattato di una bufala. Xi Jinping e il suo gruppo dirigente hanno continuato per lungo tempo a imporre lockdown totali in ogni parte dello sterminato Paese.
Poi hanno fatto una parziale retromarcia grazie alle proteste sempre più violente dei cittadini segregati in casa, che hanno dato vita a manifestazioni inusuali per la Repubblica Popolare.

Nell’attualità cosa cambia?

Possiamo dedurne che il Partito ha finalmente cambiato rotta? Non pare proprio. Pur accorgendosi dell’impossibilità di praticare la politica “Covid zero”, i dirigenti del regime ricorrono ancora una volta alla propaganda.
I contagi, così, vengono azzerati d’autorità, come se la dimensione politica e ideologica dovesse comunque prevalere su quella medica e sanitaria. Il fatto è che, a dispetto delle frasi di Xi, il sistema sanitario e l’industria farmaceutica cinesi sono fragili.

Il Covid cinese fa ancora paura

L’organizzazione Mondiale della Sanità, per molto tempo sensibile alla volontà di Pechino, ora mostra grande preoccupazione per la recrudescenza del contagio, lasciando implicitamente intendere che le politiche adottate dal regime sono inadeguate. E non si dimentichi che le statistiche governative ufficiali continuano a fornire un numero di contagi basso, fermo da anni a poco più di 4000.
Risulta quindi strano che la Repubblica Popolare abbia criticato il governo italiano – poi seguito da altri nella Ue – per aver imposto il tampone ai viaggiatori provenienti dalla Cina, con il che si è visto che molti erano in effetti positivi. Questo dimostra una volta di più che a Pechino i fattori ideologici prevalgono su tutti gli altri.

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Cina oggi, Giovedì 23 febbraio 2023 – 14:57

Covid, capo team scientifico Pechino: in Cina finita epidemia.
Liang Wannian: una grande e decisiva vittoria per il nostro paeseCovid, capo team scientifico Pechino: in Cina finita epidemi.

Roma, 23 feb. (askanews) – L’epidemia Covid-19 in Cina “può essere basicamente finita, nonostante casi sporadici”. L’ha affermato oggi il capo del comitato scientifico sulla pandemia del Consiglio nazionale di sanità di Pechino Liang Wannian, secondo i media cinesi.
“La pandemia esiste ancora da una prospettiva globale e e i danni della malattia ancora esistono, ma noi possiamo dire che il nostro paese ha ottenuto una grande e decisiva vittoria nella prevenzione e nel controllo della pandemia Covid-19”, ha detto Liang. “Come paese popoloso – ha aggiunto – abbiamo creato un buon esempio di superamento con successo dalla pandemia”.

La dichiarazione di Liang viene dopo che il Comitato permanente del Politburo del Partito comunista cinese – massimo organo decisionale del partito e del paese – ha lodato la “vittoria decisiva” sulla pandemia in una riunione presieduta dal presidente Xi Jinping, definendola “un miracolo”.

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