La Festa dei lavoratori nel mondo. Simbolo, a volte protesta, a Parigi botte

1° maggio festa dei lavoratori, nonostante alcuni tentativi governativi di scippo della giornata simbolo. Manifestazioni organizzate in tutto il mondo dove è possibile manifestare, nella giornata dedicata fin dalla fine Ottocento alla celebrazione di chi lavora e alle lotte per ottenere migliori condizioni. 

Stoccarda, Germania

Rabbia in Francia, Turchia e resto del mondo

In Francia dove da mesi sono in corso eccezionali proteste contro il presidente Emmanuel Macron e la sua contestatissima riforma delle pensioni le manifestazioni del Primo maggio sono state di fatto un’altra giornata di scontri tra manifestanti e polizia. Ci sono stati scontri anche in Turchia, dove anche quest’anno il governo di Erdogan, forse presto ex presidente, ha vietato ai manifestanti di raggiungere piazza Taksim, con scontri e arresti. Manifestazioni tradizionali e tranquille in Germania, Grecia, Svizzera, Polonia e in molti altri Paesi. In Spagna sono stati organizzati circa 70 diversi eventi. Festa dei lavoratori partecipatissime anche in paesi africani o asiatici: la Nigeria e il Marocco, cita il Post, ma anche l’India e Taiwan, tra gli altri. Anche in Sri Lanka, dove è in corso una gravissima crisi economica che ha diverse cause, le manifestazioni sono state molto estese.

La rabbia francese tra lavoro e pensioni

Un Primo Maggio di violenza e tensioni quello che hanno vissuto Parigi e altre grandi città della Francia. Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza per partecipare a uno degli oltre 300 cortei organizzati dai sindacati. La Festa del Lavoro, in tutto il Paese, è diventata un’occasione per protestare contro la recente riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron. Il bilancio degli scontri che ne sono scaturiti è stato pesante: secondo il Ministero dell’Interno, in tutta la Francia almeno 108 agenti e gendarmi sono rimasti feriti e 291 persone sono state fermate (di queste, 90 a Parigi).

Gli scontri a Parigi

Nella capitale la statua in place de la Republique, da cui è partita la marcia sotto la pioggia battente, è stata adornata con una fascia su cui è scritto «Macron dimettiti». Fin dai primi momenti, arredi urbani e diverse attività commerciali sono stati danneggiati, tra cui banche e agenzie immobiliari. Secondo quanto riportato da BfmTv, a rinforzare le fila dei manifestanti più violenti si sarebbero uniti anche alcuni black bloc provenienti da Italia e Regno Unito.

Il resto della Francia e i partecipanti

«Se la stragrande maggioranza dei manifestanti è ovviamente pacifica -concede il ministro dell’Interno francese Gerard Darmanin-. A Parigi, Lione e Nantes in particolare, la polizia ha dovuto affrontare teppisti estremamente violenti», esagerando sull’obiettivo dei black bloc di ‘uccidere poliziotti’.  Secondo i numeri forniti dallo stesso ministero, sarebbero 782mila le persone che hanno preso parte alle manifestazioni. Interessante e assurdo il dettaglio degli ultimi duemila manifestanti contati.

Secondo la Cgt, il principale sindacato francese, i manifestanti sono stati invece 2.3 milioni, di cui 550mila a Parigi. Per le autorità invece il corteo nella Capitale era composto da 112mila persone, ma questa è storia di somma e sottrazione antica e universale.

Ritorna l’unità sindacale

Tra i dirigenti sindacali, segnala di Giuseppe Scuotri sul Corriere, l’aggettivo più ricorrente per definire questo Primo Maggio è stato «storico», perché per la prima volta dal 2009 le manifestazioni sono state unitarie.

Il No all’innalzamento dell’età pensionabile voluto da Macron e il modo in cui lo ha imposto, ha ricompattato le organizzazioni dei lavoratori.

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