
Sulla ‘Città umanitaria’ a Gaza, l’utile memoria di ‘Theresienstad’
Nella seconda metà del Settecento l’imperatore asburgico Giuseppe II, figlio di Maria Teresa, fece costruire a una sessantina di chilomtri da Praga una fortezza per difendersi dai prussiani. Un secolo dopo la fortezza ormai obsoleta fu trasformata in carcere. Vi furono internati detenuti ritenuti pericolosi, come Gavrilo Princip, il serbo che aveva ucciso a Sarajevo nel 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando. Tra le mura della fortezza anche migliaia di prigionieri di guerra italiani, dopo Caporetto. Ma il peggio venne dopo, col nazismo.
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