L’Iran è davvero così isolato come Israele e Usa ritengono?

“Umm-al-Qura”, ‘Madre di tutti gli insediamenti’, luoghi di fede e di cultura, valori alti e d’impegno, la dottrina iraniana della politica estera del Paese. La chiave per capire alcune mosse…

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Iran, incerta la partita di potere interna al regime degli ayatollah

Iran, elezioni venerdì scorso e i risultati ancora tardano. Corsa per i 290 seggi del Parlamento e gli 88 posti del Consiglio degli Esperti, l’organismo che sceglie la ‘Guida Suprema’,…

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La sfida Yemen-Houthi sul Mar Rosso più strategica e rischiosa del previsto

Gli Houthi attaccano navi Usa nel golfo di Aden e nel Mar Rosso. Vittime civili nei raid di Usa e Gran Bretagna. La flotta Ue a comando italiano ancora in…

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Tra Mar Rosso e il Corno Africa, guerre nascoste a crescere

Corno d’Africa. L’Etiopia trova lo sbocco sul mare. Dopo anni di dispute e una guerra con l’Eritrea, l’autoproclamato Stato del Somaliland acconsentirà l’uso autonomo di un porto. Allarme in Somalia…

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Marines nel Golfo Persico, e la crisi Usa-Iran si fa pericolosa

Nubi nere sulle acque agitate del Golfo Persico. Dopo gli squadroni di caccia F-35 Lightning, gli Stati Uniti hanno spostato nell’area alcuni gruppi d’assalto di Marines imbarcati su due grandi…

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Iran in difficoltà economiche e politiche, proteste di piazza, salta il capo delle spie

Che succede nelle segrete stanze dei palazzi del potere iraniano? Il grande paese sciita, piazzato dalla natura a guardia del Golfo Persico e del suo petrolio, ha un ruolo di…

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Putin a Teheran: ‘Triplice’ anti Usa-Nato e la Turchia col piede in due scarpe

Washington non è riuscita a smuovere il Medio Oriente a sostegno della resistenza ucraina, Mosca invece ha arruolato la Repubblica Islamica nell’asse anti Nato e riconosciuto a Erdogan un ruolo…

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Italia nello Stretto di Hormuz in funzione anti-Iran

A fine estate l’Italia sarà a capo dell’operazione militare europea nello Stretto di Hormuz, «a difesa degli interessi delle transnazionali dell’energia e per il contenimento della presenza iraniana». ‘Presenza iraniana’…

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Iran nucleare, sotto l’albero di Natale l’accordo o la bomba? Timori e minacce israeliane

Torna il dialogo sul nucleare con l’Iran, ripartono i colloqui sul nucleare il 29 novembre a Vienna. E sarà la prima dopo l’insediamento del nuovo presidente conservatore Ebrahim Raisi. Per…

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Gli episodi al largo delle coste degli Emirati Arabi. Sospetti su elementi vicini all’Iran che però respinge le accuse. Notizie contradditorie che poi scompaiono, un gioco pericoloso all’allarmismo per arrivare a cosa? Golgo Persico, petroliere pirati e montature La cronaca più recente dal seriosissimo Corriere della Sera. »Ben quattro petroliere, che si trovano in navigazione nel Golfo Persico, avrebbero lanciato Sos: è quanto riportano media israeliani». Ed ecco che il, problema delle credibilità passa dal Corsera a imprecisati media israeliani, e qui, data la materia, il ‘forse’ si impone. Peggio: per due di loro l’allarme è successivamente rientrato. Ma almeno unn atto di pirateria sembra alla fine risultare certo. La ‘Ashpalt Princess’, che batte bandiera panamense, ha subito la presa in ostaggio dell’intero personale a bordo, secondo quanto confermato dall’agenzia del traffico marittimo britannica. Almeno otto uomini armati sarebbero saliti a bordo della Asphalt Princess prendendone possesso. La notizia –questa- è stata riferita da media britannici e israeliani. Messe assieme e a confronto, la ‘fonti’ diventano più credibili. «Uno dei due assalti è avvenuto a 60 miglia dalla costa degli Emirati Arabi, all’altezza di Fujirah. Le alte unità che hanno lanciato l’allarme via radio sono la Golden Brilliant, l’indiana Jag Puja e la vietnamita Abyss, ma in almeno due di questi casi si sarebbe trattato di problemi tecnici poi superati». Rischio ‘pirateria utile’ o alla Salgari Sempre secondo fonti giornalistiche –ma il giornalismo è solo l’ultimo anello della catena di eventuali menzogne ed inganni- «l’atto ‘è stato compiuto’ (sarebbe stato compiuto, la formula più corretta) da elementi vicini all’Iran, che però –concessione al giornalismo elementare- al momento respinge le accuse». Ed ecco che anche i cattivi hanno diritto a dire la loro: «I Guardiani della Rivoluzione iraniani hanno infatti smentito che elementi riconducibili a Teheran o a suoi alleati abbiano aggredito imbarcazioni nel Golfo di Oman. Secondo una nota diffusa dalla televisione di stato iraniana, i Guardiani della Rivoluzione sostengono che le notizie diffuse dai media britannici e israeliani, in particolare quelle relative al dirottamento della Asphalt Princess, sono un pretesto per ‘azioni ostili’ contro la Repubblica Islamica». Gli Ajatollah non sono certo agnellini (mancano favole marinare nota da citare), ma lì attorno di lipi ne circolano in abbondanza. Tensione altissima da giorni Ancora Corriere poi cambiamo fonte. «La tensione in tutta la zona è altissima da giorni: ieri un’altra petroliera aveva subito un attacco ad opera di droni davanti alle coste dell’Oman. Si tratta di un nodo geopolitico cruciale per tutto il pianeta dal momento che dallo stretto di Hormuz passano ogni giorno 20,7 milioni di barili di petrolio, circa il 40% di tutto quello commerciato via mare». Un’utile, fondamentale precisazione. Pewr Repubblica, Big numero due sempre più moderato, «L'attacco alla petroliera nell'Oman, ultimo episodio della lunga guerra nell'ombra tra Iran e Israele», scrive Sharon Nizza, che sulla materia avrebbe qualche possibile partigianeria di origine, ma nessun motivo nostro per dubitarne. E scopriamo che sull’incidente certo, un drone hamikaze che ha colpito la Mercer Street di proprietà israeliana facendo due morti, il tentativo di Teheran di negare il proprio coinvolgimento, viene definito dal premier israeliano Bennet «un atto di codardia». Col segretario di Stato Usa Blinken che parla di "indagine congiunta” prima di reagire, mentre l’inglese Raab già vorrebbe partire per la guerra. ‘La battaglia tra le guerre’ La “battaglia tra le guerre” – o nel suo acronimo ebraico “Mabam”– si insegna Sharom Nizza, nella sua cronaca non fa sconti. « Mabam che lo Stato ebraico e l’Iran conducono da anni nella penombra su diversi fronti. Il più noto è la Siria, dove l’aviazione israeliana colpisce periodicamente gli interessi di Teheran. Lo scontro marittimo principalmente al largo del Golfo Persico ha registrato negli ultimi sei mesi una decina di episodi, ma potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Solo nei mesi scorsi è trapelato questo nuovo fronte, dove almeno dal 2019 Israele attacca navi da carico e petroliere iraniane per sabotare il contrabbando di armi a Hezbollah e le spedizioni di petrolio in Siria. Dal canto suo l’Iran ha aumentato il tiro perché sa che sul fronte marittimo gioca in casa, vicino alle proprie coste, mentre Israele con una escalation rischia di danneggiare le proprie rotte commerciali, che al 99% dipendono da compagnie straniere. Un aumento dei costi assicurativi potrebbe incidere direttamente sull’economia israeliana». Ora a caccia di Sandokan o chi per lui «A bordo della Asphalt Princess battente bandiera panamense è salito un gruppo di 8 o 9 persone armate per prenderne il controllo», è l’incipit de La Stampa, forse medaglia di bronzo tra i quotidiani. «E' un possibile dirottamento l'incidente che ha coinvolto una nave britannica nel Golfo dell'Oman, a 60 miglia dalla costa di Fujairah, negli Emirati Arabi Uniti. Lo ha reso noto la Marina britannica. L'Asphalt Princess, battente bandiera panamense, è stata sequestrata: otto o nove persone armate sono salite a bordo prendendo il controllo: l’equipaggio è ora in ostaggio». Da La Stampa al The Times, che su Twitter, scrive che per il sospetto dirottamento della petroliera è sotto accusa l’Iran. «Gli uomini armati saliti a bordo sarebbero infatti «membri dell'esercito iraniano o loro alleati». Ma fonti dell’intelligence hanno riferito al Times che «l’Asphalt Princess non ha legami né con la Gran Bretagna né con Israele. Fa a finiere che erano pirati veri a caccia di un favoloso riscatto. E le altre petroliere ‘sequestrate’? Ne troviamo traccia nella cronaca dell’AGI, l’agenzia Italia via © US CENTRAL COMMAND (CENTCOM) / AFP del 3 agosto, ore 23:37. «Almeno sei petroliere nelle scorse ore hanno avvertito di essere "non sotto controllo" al largo della costa emiratina di Fujairah e una di esse, la panamense Asphalt Princess, sarebbe stata sequestrata da almeno otto uomini armati che avrebbero preso in ostaggio l'equipaggio, secondo quanto riferito da fonti dell'intelligence britannica, che puntano il dito sull'Iran e sui suoi alleati. Lloyds List Maritime Intelligence ha confermato alla Bbc che la nave, che era partita da Khor Fakkan (Emirati) ed era destinata a Sohar (Oman) è diretta verso l'Iran». Intelligence schierata ma un po’ confusionaria a questo punto frena: «Tra le petroliere che nelle scorse ore avevano segnalato problemi risultano ancora "non sotto controllo" l'indiana Jag Pooja e la Kamdhenu, battente bandiera delle Isole Cook ma, in mancanza di ulteriori informazioni, non è possibile al momento escludere che abbiano incontrato semplici problemi tecnici». Guerra navale forse evitata, almeno per ora Ancora ASI, «Nessuna delle petroliere coinvolte risulta legata a interessi israeliani o britannici. Un aereo delle forze armate dell'Oman sta monitorando l'area a bassa quota». Ma da La Stampa la precisazione meno rassicurante (anche se ovvia) da parte della Nato: «La libertà di navigazione è vitale per tutti gli alleati della Nato, e deve essere sostenuta in conformità col diritto internazionale». Per fortuna lo scorso anno, piena Pandemia e gravi ristrettezze economiche è stata annullata la partecipazione di una fregata della Marina Militare italiana alla missione europea (European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz, EMASOH) a guida francese nello Stretto di Hormuz, sulla rotta del petrolio allo sbocco del Golfo persico tra Iran, Iraq e Arabia saudita prevista dal gennaio scorso. §§§ AVEVAMO DETTO https://www.remocontro.it/2020/06/02/litalia-annulla-la-partecipazione-alla-missione-navale-europea-nel-golfo-persico/
Hormuz, petroliere colpite da droni o assaltate da pirati. Fatti e montature per cosa?

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Torna la guerra delle petroliere e questa volta ci sono i morti

Israele accusa l’Iran dell’attacco di giovedì scorso a una petroliera in cui hanno perso la vita un marittimo britannico e uno rumeno. La petroliera MV Mercer Street colpita è di…

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Iran, roghi di nave e raffineria, dubbi e sospetti

L’unità più grande della flotta iraniana affonda dopo un incendio, la principale raffineria di Teheran brucia. Se fosse un paese normale non si parlerebbe di sabotaggi, ma c’è una guerra…

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Golfo e MO dove può ancora esplodere il Mondo. Troppe atomiche e guerre ombra: Alberto Negri
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Golfo, il Grande gioco, titola il Manifesto. «Insieme all’annuncio del ritiro dall’Afghanistan, gli Usa di Biden, diversamente da quelli di Trump, stanno lavorando per cambiare, almeno sul piano diplomatico, i…

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Ordigni contro un mercantile israeliano nel Golfo di Oman, accuse all’Iran e tentazioni militari
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Il premier israeliano Netanyahu accusa Tehran di aver attaccato un mercantile israeliano nel Golfo di Oman, bombarda Damasco e spinge per un patto militare tra Tel Aviv e le petromonarchie….

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Usa-Iran, prove di difficile disgelo per nuovi equilibri nel Golfo Persico
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Recuperare rapporti ed equilibri passati dopo il disastro politico diplomatico di Donald Trump nell’area strategica del Golfo Persico. Trump, con la rottura dell’accordo sul nucleare con l’Iran e la successiva…

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I mostruosi B-52 in volo sul Golfo per minare il futuro dialogo Usa-Iran

Per la quinta volta in poche settimane i giganteschi B-52H, i bombardieri più potenti al mondo, hanno sorvolato il Golfo e il Medio oriente. Esibizione iper costosa a inciampo politico…

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Remocontro