
«Prezzi mai visti prima» riconosce il direttore della Divisione Energia Massimo Ricci, intervenendo all’Italian Energy Summit del Sole 24 Ore, sottolineando come «i prezzi del prossimo trimestre purtroppo ci ricorderanno che viviamo ancora in una fase emergenziale». L’allarme di Nomisma: nel prossimo trimestre le bollette elettriche potrebbero aumentare di circa il 60%, con un nuovo massimo del prezzo dell’elettricità di 66,6. Senza interventi del governo si rischia impennata del 100%. Assoutenti: si rischia spesa record di 1.232 euro.
La Commissione Ue proporrà “entro metà ottobre“, dopo aver raccolto i pareri dei governi, un aggiornamento del quadro temporaneo di crisi degli aiuti di Stato per continuare a sostenere l’industria e le aziende. Il prezzo del gas europeo scivola sui minimi di seduta (-10% a 186,5 euro) dopo l’annuncio di un piano da 200 miliardi di euro da parte della Germania per far fronte al caro gas mentre i danni al Nord Stream lasciano poche speranze di una ripresa dei flussi russi in inverno.
L’agenzia di rating Standard&Poor’s stima che «la bolletta energetica dell’Europa supererà i suoi livelli pre-pandemia di ben oltre mille miliardi di euro», l’indicibile ‘trilione’, per effetto della stretta alle esportazioni di gas russo. La chiusura “a tempo indeterminato” del Nord Stream (ora anche gli attentati), che S&P considera “permanente” nel suo scenario di base, aggiunge infatti pressione sulle aziende energetiche in relazione ai prezzi, alle forniture di gas ed energia elettrica e alla loro liquidità.
«Dobbiamo prendere una pausa e resettare l’indice Ttf”, l’indice di Amsterdam di riferimento dei prezzi del gas in Europa. La volatilità di questo mercato non è sotto controllo, non riflette il prezzo reale del gas importato in Europa ma piuttosto la preoccupazione, c’è “un approccio speculativo». Lo ha denunciato il presidente di Enel, Francesco Starace, intervenendo all’incontro ‘Mitigare lo shock energetico’ durante la conferenza annuale del think tank Brugel.
La risposta delle Ue alle nuove minacce ruusse contro le sanzioni occidentali, programmata per la riunione straordinaria dei ministri dell’energia a Bruxelles venerdì, spinge in calo il prezzo gas che resta comunque stratosferico alla Borsa di Amsterdam, dove cede il 2,7 ma resta agli impossibili 233 euro a megawattora. Cambio di direzione, ma in senso opposto, anche per il petrolio stamattina in flessione e ora in leggero crescita dopo le parole di Putin di uno stop anche alla forniture di greggio se la Ue fisserà un tetto al prezzo del gas.
In campo agricolo l’idea del presidente russo di proporre al premier turco Erdogan di limitare l’export grano verso la Ue non aiuta le quotazioni di grano duro (+2,7% a 906 dollari al bushel) e di grano tenero (+3,3% a 844 dollari).