Prove di guerra anti-Iran nei cieli del Mediterraneo

Prove di guerra nucleare anti-Iran sino a ieri nei cieli del Mediterraneo orientale. Una delle più grandi esercitazioni aeree mai effettuate tra le forze armate di Stati Uniti e Israele. Obiettivo dell’esercitazione, precisa Antonio Mazzeo su Pagine Esteri, e tanto per non lasciare spazio a dubbi, i cacciabombardieri Usa e israeliani simuleranno un attacco contro le centrali iraniane. Che probabilmente non hanno ancora la bomba atomica, ma non si sa mai.

Prove di guerra nucleare anti-Iran

«Caccia e aerei cisterna per il rifornimento in volo della Israeli Air Force e di US Air Force parteciperanno all’esercitazione e simuleranno diversi scenari per far fronte alle minacce regionali», spiega in una nota l’ufficio stampa dell’Aeronautica militare di Tel Aviv. Ma è ‘The Jerusalem Post’ a rivelare il vero obiettivo dei war games. «Con le crescenti tensioni per il programma nucleare dell’Iran e le ostilità nella regione, Israele e la Repubblica islamica si minacciano reciprocamente e gli Stati maggiori dei due paesi affermano che le rispettive forze armate sono in grado di colpire gli avversari», scrive il quotidiano. Ed ecco che le autorità israeliane hanno deciso un ‘ambizioso e costoso’ programma di rafforzamento del dispositivo aeronavale.

Per il bilancio della difesa 2023 sono stati stanziati 58 miliardi di shekel (16,29 miliardi di euro circa), 3,2 miliardi dei quali destinati specificatamente contro Teheran.

Secondo i media Usa

Secondo quanto riportato dai media statunitensi, la decisione dell’esercitazione aerea è stata presa durante la vista negli USA del Capo delle forze armate di Israele. Obiettivo netto e reso pubblico, come parte stessa della minaccia militare, «addestrare i militari in vista di un possibile conflitto con l’Iran e i suoi alleati in Medio oriente», annunciava Fox News Digital a conclusione del vertice. Il generale israeliano è stato ospite del consigliere del presidente Biden per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, e del direttore della Cia, William J. Burns. E al Comando delle forze navali di Norfolk con visita bordo di un sottomarino nucleare e di una portaerei per “approfondire le conoscenze sulle loro capacità operative”, riporta la Marina USA.

Iran bersaglio chiave per Usa e Israele

Minaccia iraniana e propositi minacciosi contro. «L’Iran è sottoposto a molte pressioni economiche, militari e interne ma continua a promuovere il suo programma nucleare», sostiene Israele. Ed ecco la decisione che ora, con l’imminente governo ultra destro di Netanyahu può diventare esplodente: «accelerare i piani operativi e di cooperazione contro l’Iran e i suoi alleati terroristi regionali». Ma la pericolosa escalation del confronto-scontro di Washington/Tel Aviv con Teheran trova conferma in altre recentissime dichiarazioni ufficiali, sottolinea ancora Pagine Esteri. La consegna da parte americana di tre nuovi cacciabombardieri F-35 “stealth” con scorta nell’Oceano atlantico e nel Mediterraneo di due bombardieri strategici B-52 di US Air Force.

«Noi stiamo operando insieme su tutti i fronti per raccogliere dati di intelligence, neutralizzare minacce e prepararci per vari scenari in una o più arene, sviluppando capacità militari contro l’Iran e altre minacce in Medio oriente», dichiarano i due generali da paura.

Quinta flotta Usa a Manama, nel Bahrain

Il Comando delle forze navali USA e della V Flotta di stanza a Manama, nel Bahrai, ha accusato l’Iran ‘o i suoi alleati’ per l’attacco di un drone aereo contro una nave cisterna battente bandiera liberiana. L’Iran, è abbastanza noto e riconosciuto, ha rifornito droni aerei gli Huthi in Yemen che sono stati utilizzati contro l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti negli ultimi anni. «Stessi droni che l’Iran ha fornito alla Russia per essere impiegati contro l’Ucraina». «Coincidenza vuole che due giorni prima del comunicato stampa sul presunto strike iraniano-annota Antonio Mazzeo-, una delegazione delle forze armate israeliane veniva ricevuta proprio dal Comando delle forze navali USA in Bahrain».

Legittimi sospetti, mentre il Comando Usa di Manama riconosce: «L’autunno scorso il Pentagono ha riposizionato Israele dall’area sottoposta al Comando USA in Europa e quello del Comando centrale che opera in questa regione per rafforzare la cooperazione militare navale principalmente nel Mar Rosso».

Tags: Israele Usa
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