QAnon Italia e i ‘biolab’ americani nascosti in Ucraina la vera arma tossica

Dresda: Trump e Putin sulle bandiere dei seguaci di Qanon a una manifestazione per l’anniversario del movimento di estrema destra Pegida. Questo articolo ripreso dal Manifesto è parte del progetto investigativo su Qanon in Europa basato sull’analisi dei dati e condotto da Bellingcat e Lighthouse Reports.
Qanon in Italia. La narrativa tossica di ‘biolab’ ucraini in mani americane, tra armi chimiche e modifiche del Dna umano. Come si è diffusa nel nostro Paese la storia creata dalla propaganda russa che trova spazio e seguito su siti e piattaforme no-vax

Complottisti all’italiana

Il 27 novembre 2022, un ‘drop’ di Q – il misterioso guru di QAnon, teoria del complotto e pseudo setta statunitense che ha raggiunto anche l’Europa – torna a solleticare una delle principali teorie cospirazioniste che ha preso piede con l’inizio della guerra di Putin: quella di biolab statunitensi segreti sul territorio dell’Ucraina, dove vengono sperimentate armi chimiche, agenti patogeni e perfino, secondo alcuni, condotti esperimenti di retrogusto nazista sugli esseri umani.

Bellingcat e Lighthouse Reports

Nel progetto di ricerca in collaborazione con Bellingcat e Lighthouse Reports, Le Monde ha fatto l’anatomia di questa teoria del complotto fino a risalire alla sua genesi che ricostruisce e fa anticipare la nascita di Qanon, precisamente con la guerra nel Donbass: «fa infatti la sua comparsa nel 2014 su alcuni media statali russi, per poi riemergere nel 2017 grazie al gruppo di hacker russi Cyber Berkut». E come nota e sottolinea la testata francese, questa teoria ben illustra il «fenomeno dei vasi comunicanti del complottismo».

Da destra in destra, rimbalzi organizzati

«In questo caso tutto parte dalla Russia, rimbalza sull’estrema destra americana e poi atterra nelle sfere europee di Qanon», scrive ancora Le Monde, dove migliaia di canali e siti che diffondono teorie negazioniste su Covid e vaccini diventano uno dei principali veicoli di propagazione della narrativa».

In Italia

Su ‘Facta’, Leonardo Bianchi ricostruisce la diffusione della ‘storia dei biolab’ anche in Italia, a partire da appena 10 giorni prima dell’inizio della guerra in Ucraina, quando un utente posta sul social della destra statunitense Gab una mappa delle presunte location di queste strutture. Il 24 febbraio, lo stesso giorno in cui le truppe di Mosca entrano in Ucraina, l’utente di Twitter @warclandestine (che poi cambierà nome in ‘bioclandestine’: su Telegram è seguito da quasi 119.000 persone), posta la medesima mappa. Aggiungendo l’elemento fondamentale per renderla virale: «I luoghi degli attacchi russi e quelli dei laboratori segreti coincidono. Quindi, solo una ‘operazione speciale’ per sventare un crimine congiunto statunitense e ucraino».

Sospetti semiufficiali

Tre giorni dopo l’ambasciata russa in Bosnia accusa gli Usa di «riempire l’Ucraina di biolaboratori militari», seguita da figure di primo piano dell’amministrazione moscovita. Persino il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e la sua portavoce Maria Zakharova, fanno menzione di ‘biolaboratori americani in Ucraina’, ma dopo di allora, tacciono. Il 3 novembre, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite che respinge una proposta della Russia di una commissione d’inchiesta sul «programma biologico-militare congiunto di Usa e Ucraina», informa Giovanna Branca.

Il programma che esiste

Un programma che, in realtà, esiste sino dagli anni Novanta, finanziato del dipartimento della Difesa statunitense per «supportare la ricerca pubblica nella sanità nei paesi post sovietici e ridurre il rischio legato all’eredità di armi nucleari, chimiche e biologiche rimaste, in queste nazioni, inclusa la Russia». Una struttura ufficiale nota con elementi simili utili a creare confusione e su cui costruire anche l’inverosimile.

Trump e Putin alleati nella ‘guerra contro il deep state’

Nella narrativa dei ‘biolab’ Usa-Ucraina, si salda la teoria ‘Qanonista’ di diffusione soprattutto americana che vuole Trump e Putin alleati nella guerra santa contro «il ‘deep state’ e la ‘cabala globale’ a trazione ‘democratico/ebraica, la cui storia ha riscosso grande successo anche fra i volti più noti dell’estrema destra Usa». Alcuni nomi per dare l’idea della portata del vero complotto: Steve Bannon, Tucker Carlson (il Bruno Vesta americano di Fox News), e Ron Watkins, amministratore della piattaforma ‘preferita da Q per lasciare i suoi drop’, la ‘8kun’ e, secondo il New York Times la reale identità del misterioso Q.

Come scrive Leonardo Bianchi, «l’intera vicenda dei biolaboratori clandestini ucraini dimostra come ormai ci sia una totale convergenza tra la propaganda russa e il complottismo occidentale».

Warclandestine e la teoria dei biolab in Italia

La mappa di warclandestine e la teoria dei biolab in Italia viene subito ripresa dai canali Telegram legati alla sfera di Qanon, e la sua diffusione – come emerge dall’analisi condotta da Bellingcat e Lighthouse Reports, ha un picco di oltre 400 post settimanali in coincidenza con l’inizio della guerra, sovrapponibile a quello in corso in altri paesi europei, e poi scema nel tempo fino a una decina di contenuti per settimana. Il numero delle visualizzazioni dei post che trattano l’argomento biolab ha invece un secondo picco – circa 700.000 a settimana, a inizio guerra erano più di 800.000 – a giugno, quando il Pentagono pubblica un ‘fact sheet’ in cui ribadisce l’esistenza di 46 strutture in Ucraina per la riduzione, appunto, di minacce nucleari, chimiche e biologiche. Ma la sceda informativa viene interpretata come una ammissione di colpa.

Gli influecer italiani di QAnon

La centralità nella ‘narrazione Qanonista italiana’ di alcuni influencer già abbastanza noti. Il canale di Cesare Sacchetti, con i suoi 64.000 iscritti, il più condiviso anche in fatto di ‘biolab’ nonostante non appaia neanche nella top ten dei canali italiani per maggior numero di post sull’argomento. Lo segue, ancora una volta, Rossella Fidanza (oltre 41.000 iscritti), ‘ripostata’ oltre 50 volte, che, tra le tante cose, il 14 maggio scrive: «Mariupol era un centro per la raccolta di agenti patogeni pericolosi. Questo va avanti dal 2014 secondo i documenti. Non è lo stesso anno in cui Soros ha preso il controllo dell’Ucraina?».

I ‘produttori’ e i ‘diffusori’

I canali che producono la maggioranza dei contenuti ad argomento biolab non sono necessariamente quelli con più follower, spiegano e documentano Bellingcat e Lighthouse Reports.
Al primo posto con quasi 200 post troviamo ‘L’età dell’oro – Antonella e Werner’ (12.467 iscritti), che nei giorni dell’assedio di Mariupol parlava di biolaboratori della Nato nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal. Secondo sul podio (oltre 100 post) un canale piccolo ma agguerrito, ‘Patrizia Rametta Chat’ con 897 iscritti. Patrizia Rametta che le testate siciliane definiscono come dirigente provinciale della Lega a Siracusa all’epoca delle elezioni politiche del 2018, e attiva fino al 2021 sul social russo Vkontakte, in voga fra chi cerca alternative alla moderazione dei contenuti dei social “mainstream”.
Seguono, sempre intorno ai 100 post, Qanon-it e due canali no vax: ‘EsercentiNoGreenPass’ (quasi 13.000 iscritti) e ‘IoApro’ (7.738).

Ancora una volta, quindi, quella che è definibile come una teoria di stampo Qanonista trova seguito nel complottismo no vax, anche perché la narrativa sui biolab si sovrappone spesso a quella del Covid come arma studiata a tavolino contro le popolazioni mondiali.

Ecosistema di Q in Italia

Quando si vanno a guardare gli indirizzi internet più condivisi sui canali dell’ecosistema di Q in Italia quando si parla di biolab: dopo Telegram, il sito di estrema destra Usa ‘The Gateway Pundit’, o ‘Gospa News’, che promette «informazione giornalistica cristiana», con l’invito ai lettori ad aiutare economicamente «l’informazione libera»: «Gospa News ha bisogno di contributi per proseguire le inchieste su danni da vaccini, Sars-2 da laboratorio, lobby Lgbt, dittatura Nwo».
Inchieste che, come spesso accade su questi siti, non sono che la traduzione parola per parola di articoli usciti su testate complottiste anglofone.

Copia incolla

Un pezzo del marzo 2022 su Gospa News si sostiene che le attività della Defense Threat Reduction Agency (l’agenzia del dipartimento della Difesa Usa per il contrasto del rischio sulle armi di distruzione di massa), questa volta nella capitale della Georgia Tbilisi, celano un programma per infettare georgiani e ucraini con le malattie più disparate, ripreso dal sito ‘williambowles.info’. È anche il caso del nono sito più condiviso (preceduto da rt, ex Russia Today, e il substack di bioclandestine): Megachiroptera, impegnato soprattutto al negazionismo climatico. Qui si possono trovare molti articoli a tema biolab tradotti dal sito di Joseph Mercola, che il New York Times definisce «il più influente diffusore di disinformazione online sul Coronavirus».

Menzione speciale per Imola Oggi

Menzione speciale sempre da parte di Bellingcat e Lighthouse Reports, per il sito ‘Imola Oggi’, che l’11 marzo riporta un articolo di Nova News sull’Oms che sollecita l’Ucraina a distruggere gli agenti patogeni nei biolaboratori, tagliando convenientemente la dichiarazione finale dell’allora portavoce della Casa bianca Jen Psaki. Mentre il 12 maggio pubblica integralmente una dichiarazione del noto monsignor Viganò sulla sentenza della Corte suprema che avrebbe di lì a poco abolito il diritto federale all’aborto negli Usa, «per poi discettare di deep state e biolaboratori in Ucraina dove si sono ‘alterate la patogenesi e trasmissibilità del virus Sars-Cov-2».

Un articolo pubblicato a maggio insinua il sospetto che nei biolab ucraini si raccolga il materiale genetico degli slavi per «sviluppare armi biologiche che colpiscano solo la popolazione appartenente a un determinato gruppo etnico». Forse scordando che a essere slavi sono gli ucraini stessi.

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AVEVAMO DETTO

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L’indagine su QAnon Europa

Gli articoli del progetto di ricerca su Qanon in Europa usciti:
ilmanifesto.it/trump-dio-e-putin-viaggio-nella-tana-di-qanon-in-italia
www.bellingcat.com/news/2022/04/15/russias-qanon-followers-cant-make-up-their-minds-about-ukraine/
www.lighthousereports.nl/investigation/qanon-in-europe-tracing-a-viral-conspiracy/
www.lemonde.fr/en/pixels/article/2022/10/14/how-qanon-s-conspiracy-theories-are-spilling-over-into-europe_6000274_13.html
www.spiegel.de/netzwelt/qanon-in-deutschland-wie-rechte-ideologen-mit-verschwoerungserzaehlungen-geld-machen-wollen-a-9d45b85b-5649-49df-9b64-f057555e6efe
www.trouw.nl/verdieping/hoe-de-nederlandse-boer-voer-voor-complotdenkers-werd~b7b1b87c/?referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com%2F

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