Per Francia e Macron anno cruciale: la ‘grandeur’ sotto esame

Esami 2024 per Francia e presidente. «La concentrazione francese di grandi eventi internazionali in vista che farebbe tremare i polsi agli statisti più rodati», concede Avvenire. Tra gli 80 anni dello sbarco in Normandia, Elezioni europee, le olimpiadi che tornano a Parigi dopo 100 anni, e Notre-Dame che forse risorge. Terrorismo guastafeste a parte.

All’esame di appuntamenti decisivi

A giugno, in Normandia, le grandi commemorazioni per gli 80 anni dallo Sbarco. L’ultimo decennale con dei veterani che c’erano. A fine anno, per la ricorrenza dell’Immacolata, la riapertura della Cattedrale di Notre-Dame. In mezzo, fra luglio e settembre, la sequenza delle Olimpiadi di ritorno dopo un secolo esatto a Parigi, «una capitale sempre affascinante, certo, ma non più iscritta d’ufficio, rispetto al 1924, al centro di una scena diplomatica internazionale oggi ben più affollata di attori forti». Attori molto più forti e protagonisti a piano titolo, sottolinea senza sconti Daniele Zappalà su Avvenire.

La Francia in quale Europa?

Per ironia del calendario, le grandi commemorazioni dello Sbarco che restituì la libertà all’Europa giungeranno solo poche ore prima delle elezioni Europee: «lo scrutinio che potrebbe affondare, o rilanciare, le riforme di Macron nei panni di paladino europeista». Quel balzo in avanti della costruzione europea promesso solennemente nel 2017 e di cui s’è persa traccia. E ora il laico Macron rincorre il cattolico Delors appena scomparso: «Dovremo fare la scelta di un’Europa più forte, più sovrana, alla luce dell’eredità di Jacques Delors».

Una travagliata politica interna di rottura

Ma Daniele Zappalà subito avverte come non sia affatto detto che simili citazioni modificheranno in Francia le tendenze degli ultimi sondaggi che danno l’ultra destra dei lepenisti euroscettici -ideologicamente vicini al campo sovranista continentale tra Orban e una esitante Meloni- in vantaggio di una decina di punti sui ‘macroniani’. Insomma, la partita politica e alleanze tra stati diversi e forze spesso molto artificialmente vicine, propone lo scontro della destra italiana tra Fratelli e parentele, Forza Italia e Lega a briglia sciolta, moltiplicate a mille.

Francia laica tutta a Notre-Dame

A dicembre, la chiusura del 2024 dovrebbe invece giungere sul sagrato di Notre-Dame: un evento al quale Macron ha invitato papa Francesco, nella scia dell’eccezionale impressione lasciata dalla visita del Pontefice a Marsiglia, lo scorso settembre. Col dubbio da parte del quotidiano dei vescovi italiani sulla ‘laicità aperta’ che Macron proclama a tutto campo, e, ad esempio, sui nodi del ‘fine vita’, da febbraio di ritorno sui banchi parlamentari. Insomma, partita ‘articolata e complessa’ come direbbe il nostro Nuccio Fava, in un risorto giornalismo di ragionamento oltre la trovata in cerca di audience.

Il dubbio in questo caso poco virtuoso. «O prevarrà invece un approccio a geometria variabile, a dominante commemorativa e patrimoniale, attorno a certi eventi ritenuti magari dall’Eliseo in linea con le opportunità politiche del momento?». Bella domanda. Risposta tra un anno.
Condividi:
Altri Articoli
Remocontro