Germania accerchiata e invasa da spie straniere, ma chi lo racconta?

«La Russia utilizzerà tutti i mezzi necessari per aumentare la sua influenza in Germania, con lo scopo di acquisire informazioni ed ottenere i componenti di cui ha bisogno per i suoi armamenti», denuncia il direttore dell’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione, parole grosse per ‘Controspionaggio’. E nella gara a chi meglio riesca ad ingannare, ogni notizia è almeno doppia o peggio e ogni amico è il tuo primo nemico che mentendo a montando anche un solo pezzo di verità insegue un suo vantaggio.

Chi non spia non è figlio di Maria

Sale la tensione dell’intelligence tedesca che lancia l’allarme sulle attività di spionaggio russe in Germania scrive Marco Pizzorno su InsideOver, sapendo lui come noi, che ogni ‘spiata sulla spie’, rischia di essere una ‘polpetta avvelenata’ messa abilmente in campo per colpire chi o cosa. Noi, facendo finta di fidarci della pur prestigiosa emittente televisiva Ard, riportiamo che «Dall’analisi delle fonti aperte ben 544 diplomatici di Mosca accreditati in Germania lavorerebbero per i servizi segreti del Cremlino».  Forse un po’ esagerato persino per Mosca.

Bundesamt für Verfassungsschutz

Ulteriori inquietanti notizie arriverebbero anche dal capo della difesa informatica del Bundesamt für Verfassungsschutz, il controspionaggio tedesco. Tali informative rivelerebbero che «lo spionaggio russo può colpire la Germania non solo sul proprio territorio, ma anche da lontano». E siamo alla ‘cyber guerra’, cyberwarfare che vedrebbero il Gru, lo spionaggio militare russo, impegnato in prima linea.

La sicurezza giornalistica tedesca

«Incrociando le risorse di differenti testate internazionali, si riscontra la fondatezza di talune preoccupazioni, le quali troverebbero tutte conferma sul fatto che la Germania è ormai un bersaglio degli hackers e questa sua vulnerabilità potrebbe avere importanti riflessi sulla sicurezza delle infrastrutture critiche dell’Europa e dell’Occidente». Boh.

Ma solo Mosca spiare?

Ma è solo Mosca a creare grattacapi a Berlino? La risposta è no. «Da un’analisi più approfondita –leggiamo-, sarebbe, invece, l’intelligence cinese ad aumentare la sua attività di spionaggio nel paese». E questa volta la fonte sarebbe più professionale. Un nuovo rapporto ‘recentemente pubblicato’ (questo è davvero strano) dal servizio di controspionaggio militare tedesco che ha denunciato un alto numero di agenti stranieri dislocati in Germania.

Servizi segreti militari, Mad

Il dossier servizi segreti militari tedeschi, Mad, spiega che il ruolo di hub logistico della Germania, per le attività di dispiegamento della Nato e dell’Europa, rendono di fatto Berlino un obiettivo strategico di ricognizione per l’intelligence dei paesi stranieri. Fin qui cosa sensata e nota, con l’aggiunta che «tale condizione si sarebbe aggravata anche a causa del conflitto ucraino, in quanto, i servizi segreti tedeschi sarebbero diventati proprio il centro dello spionaggio informatico e delle cyberoperation di potenze antagoniste come Cina, Repubblica Islamica dell’Iran e Russia».

La Cina più di Mosca

Le indagini del Mad, rivelano che la Repubblica Popolare cinese vorrebbe, entro il 2049, diventare la più grande potenza militare attraverso la sua pianificazione strategica del ‘Made in China 2025’ e la ‘New Silk Road Initiative’ (la nuova via commerciale della Seta), e che per attuare ciò starebbe utilizzando proprio operazioni di guerra ibrida e d’influenza sul territorio. Ma questa lettura di fatti ipotetici, molto politica, l’avevamo già sentita.

Washington salvatutto

Infatti, ecco spuntare Washington, che come nei film dove il buono alla fine vince sempre, interviene in soccorso. Infatti il presidente Biden ha emanato un ordine esecutivo che approva la mobilitazione di forze della riserva selezionata per un totale massimo di 3.000 soldati, tutti esperti di operazioni di ‘influenza e sicurezza’, i quali saranno dispiegati con il compito di sostenere l’operazione ‘Atlantic Resolve’. La notizia è stata ufficializzata sul sito del Pentagono, ci ricorda Marco Pizzorno, ma a noi interesserebbe di più capire cosa potrebbero essere le «operazioni di influenza e sicurezza», citate.

Gli Usa e le loro 16 agenzie di spionaggio

Gli Usa avevano previsto, già da tempo, il ritorno del ruolo cruciale della Germania in Europa, così come riportato anche dal New York Times, e le sue contromisure non si sono fatte attendere. Il bilancio 2024 della Germania di 445,7 miliardi di euro registra un vero boom per la Difesa: da 1,7 miliardi a circa 51,8 miliardi di euro. Un primo e gigantesco aumento per raggiungere l’obiettivo del 2% del prodotto interno lordo, così come richiesto dalla Nato.

Strategia di Sicurezza Nazionale

Scopriamo inoltre l’esistenza di un piano di «Riassetto strategico sulla sicurezza», poco diffuso ma stranamente pubblico dal 14 giugno scorso. Un dossier sulla «Strategia di Sicurezza Nazionale» mai pubblico prima. Al documento è seguito l’annuncio del Cancelliere Scholz su un ulteriore fondo speciale di circa 109 miliardi di dollari da destinare alle forze armate tedesche con  l’obiettivo di «rafforzare l’apparato dell’intelligence e la resilienza oltre a contrastare le operazioni d’influenza straniera che ora sembrano circondare la Germania, quasi come se fosse prossima a subire un’operazione d’invasione».

O a Washington-Berlino sanno molto di più e di peggio di quanto ci dicono, o siamo alla propaganda del ‘faremo’ declinata al futuro nel mai. Con allarmistiche e irresponsabili affermazioni sulla sicurezza nazionale di un Paese chiave nel cuore dell’Unione Europa e non solo della Nato.

Tags: GERMANIA spie
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