Israele vende missili anti russi alla Germania sperando che lì si fermino

«Funzionari israeliani hanno dichiarato giovedì che gli Stati Uniti hanno approvato la vendita da 3,5 miliardi di dollari del missile Arrow 3, progettato congiuntamente da Israel Aerospace Industries e Boeing», scrive il Wall Street Journal, aggiungendo con malizia che ciò accade «mentre la guerra in Ucraina alimenta la domanda di armi».

Il più grande affare di armi per Israele

Tre miliardi e mezzo di dollari che saranno pagati da Berlino. «Israele sta vendendo alla Germania il suo sistema missilistico di difesa aerea più avanzato, in un nuovo segno di come la guerra in Ucraina abbia creato domanda di armi in Europa e alimentato un boom per l’industria bellica israeliana», la notizia sul WSJ, con quell’accenno alla guerra ucraina in corso che aggiunge voluta malizia alla ‘news’ da interpretare.

Cambiali a scadenza programmata

Il ministero della Difesa di Tel Aviv ha affermato che alti funzionari della difesa israeliani e tedeschi firmeranno una lettera d’intenti nelle prossime settimane e la Germania verserà a Israele una quota iniziale di circa 600 milioni di dollari per avviare la produzione, prima della firma del contratto completo. L’intesa ha un valore di 3,5 miliardi di dollari, secondo il ministero della Difesa di Israele, e dovrebbe essere firmato entro la fine del 2023, una volta ottenute le approvazioni finali da entrambi i parlamenti. Berlino prevede che il sistema Arrow 3 sia consegnato nell’ultimo trimestre del 2025.

Missili di Netanyahu, permesso di Biden

Ci viene anche raccontato che «Funzionari israeliani hanno dichiarato giovedì che gli Stati Uniti hanno approvato la vendita da 3,5 miliardi di dollari del missile Arrow 3, progettato congiuntamente da IsraelAerospace Industries e Boeing», brevetto israelo-americano vincolato al doppio consenso per la sua eventuale cessione.  E gli autori dello scoop su cui l’Europa avrà di che litigare per un bel po’ (Michele Amon, Bojan Pancevski, Dov Lieber), Washington il permesso per la vendita lo ha dato. Molto volentieri, è facile pensare.

Il missile anti russo

Israele afferma che ‘Arrow 3’ è progettato per intercettare i missili balistici che lasciano l’atmosfera terrestre. L’acquisto di missili fa parte di un’iniziativa di difesa collettiva nota come European SkyShield (che ora comprende 19 paesi), attribuita ufficialmente al cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. «Altri paesi europei hanno espresso interesse per Arrow 3», ha affermato Moshe Patel, direttore della difesa missilistica presso il Ministero della Difesa israeliano. Dall’Italia il silenzio.

Un sistema strategico

«Un sistema strategico che non lo stiamo vendendo a chiunque», precisa il governo di Tel Aviv, e certo il suo costo, non aiuta. «Quello che la Germania sta comprando, non è un sistema -ha detto Patel-, ma una  ‘architettura completa’ che potrebbe (dovrebbe) proteggere ogni parte della Germania». Proteggere da chi non è detto la il sottinteso è inconfutabile, visto che missili balistici che volano oltre l’atmosfera terrestre prima di precipitare sul bersaglio li ha nei dintorno europei soltanto Mosca.

Sistema antimissilistico super

L’Arrow 3 il sistema di difesa missilistica a lungo raggio più avanzato di Israele, destinato a intercettare i missili balistici mentre sono ancora al di fuori dell’atmosfera terrestre, eliminando i proiettili e le loro testate nucleari, biologiche, chimiche o convenzionali più vicino ai loro siti di lancio, da una distanza fino a 2.400 chilometri (1.490 miglia). Sono in corso i lavori per lo sviluppo di un sistema ancora più avanzato, l’Arrow 4.

Boom armi per Israele

La vendita di Arrow 3 arriva è soltanto il colpo grosso nel boom delle esportazioni di armi in Israele, che ha stabilito un record di $ 12,5 miliardi di vendite di armi nel 2022. Il paese ha da tempo un complesso militare-industriale avanzato, con una specialità nella difesa aerea e nei droni: due aree che sono diventate più richieste dall’inizio della guerra in Ucraina. Israele ha venduto a lungo armi a grandi acquirenti come l’India e le Filippine in Asia, ma le vendite in Europa sono aumentate da quando la Russia ha invaso l’Ucraina.

Israele ha formalmente condannato l’invasione russa dell’Ucraina, ma ha rifiutato di fornire a Kiev armi ‘offensive’. Così ci viene detto. E vendere più armi all’Europa per difendersi dalla Russia non è un problema per Israele, dicono gli esperti militari sostenuti dal plauso delle industrie del settore.

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