Problemi sul fronte baltico: tensioni tra Polonia e Ucraina

Dopo aver accolto milioni di profughi ucraini in fuga dall’invasione russa, ora pare che la Polonia intenda adottare un approccio più attento ai suoi interessi nazionali.

Polonia elettorale, la grana del grano

Il presidente polacco Andrzej Duda, infatti, ha infatti dichiarato che il suo Paese, pur confermando il totale appoggio a Kiev sino alla fine del conflitto con Mosca, intende ora curare con maggiore attenzione i suoi interessi.
Oggetto della polemica è, in particolare, l’embargo sul grano ucraino che Varsavia ha imposto per tutelare la propria produzione. Tale embargo è stato criticato da Bruxelles, ma i polacchi paiono decisi a non revocarlo.

Amici anti Mosca ma senza esagerare

Al governo di Varsavia, insomma, non bastano più i ringraziamenti che Kiev rivolge alla Polonia per essersi prestata a diventare il principale “hub” dei rifornimenti bellici occidentali.
Vuole, invece, che l’Ucraina riconosca che la Polonia ha il diritto di difendere i suoi interessi. Cosa finora non avvenuta, poiché Kiev ha duramente criticato Varsavia a causa dell’embargo.

Tra solidarietà e gratitudine

L’idillio totale tra le due nazioni confinanti sembra insomma diventare sempre più tiepido. La conferma giunge pure notando che i profughi ucraini incontrano crescenti difficoltà a trovare alloggio nelle città polacche.
Sullo sfondo troviamo pure l’irritazione polacca per la carenza di gratitudine dimostrata da Zelensky e dal suo governo, fatto su cui altri stati amici, come la Germania, hanno già espresso critiche.

Dubbi occidentali e scelte ucraine

La vicenda si colloca in un quadro che vede diminuire l’appoggio occidentale a Kiev. Il caso più clamoroso è quello Usa, dove molti parlamentari hanno espresso pubblicamente riserve nei confronti di Biden, accusato si spendere somme eccessive a favore di Kiev.
Né vanno scordate le grandi difficoltà incontrate dall’esercito ucraino nel condurre la controffensiva che dovrebbe condurre al recupero integrale dei territori occupati dai russi.

Ripensamenti necessari a Kiev

La situazione sta insomma cambiando, e gli attriti con la Polonia, finora il Paese più impegnato (dopo gli Usa) al fianco di Kiev, desta in effetti preoccupazione notevole nella capitale ucraina.

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