È il primo viaggio del presidente ucraino fuori dal suo Paese dall’inizio della guerra, tenuto segretissimo sin dopo la partenza su un volo imprecisato di aviazione ignota. All’arrivo, subito alla Casa Bianca, e primo faccia a faccia con Biden dall’inizio del conflitto dopo infinite conversazioni telefoniche. In serata, Zelensky dovrebbe parlare al Congresso riunito in seduta congiunta. Tutto organizzato ma senza conferme ufficiali, visto che per motivi di sicurezza i piani potrebbero anche essere cambiati. Appello della presidente Pelosi, in uscita dalla carica e dal Congresso, ai deputati nella scelta tra Zelensky e le vacanze di fine anno.
Oltre il clamore per il viaggio simbolico del leader di Kiev fuori dai confini del suo Paese dopo 300 giorni di conflitto -«impatto di immagine» come lo definisce Viviana Mazza sul Corriere della Sera-, sul tavolo della discussione ci saranno argomenti molto concreti, certamente già discussi prima che attendono l’annuncio più clamoroso, a vantaggio politico delle due parti. I sussurri di Washington dicono di missili Patriot e di aperture di Zelensky ad una trattativa reale con Mosca, oltre gli assolutismi di facciata.
Appello ucraino al nuovo Congresso che si insedia il 3 gennaio, nuova maggioranza repubblicana con diversi deputati del «Freedom Caucus» di estrema destra, dichiaratamente contrari alle continue spese per la guerra. Biden annuncerà 1,8 miliardi di dollari in nuova assistenza per la sicurezza dell’Ucraina, ha anticipato la Cnn, in aggiunta ai 20 miliardi forniti finora. a far approvare al Congresso altri 45 miliardi di dollari per Kiev, e fondi per ristabilire l’arsenale del Pentagono, impoverito dall’invio di armi a Kiev e 6,2 miliardi per rafforzare la presenza Usa sul fianco orientale della Nato.
L’Ucraina al buio mentre gli americani celebrano Hannukah e Natale, il titolo giornalistico di impatto a frenare gli entusiasmi attorno alla visita di Zalensky negli Usa. Novità a sorpresa che sono in pochi ad interpretare con momento di forza, ma per molti anzi, segnale di estrema debolezza nel Paese sotto attacco russo permanente alle sue infrastrutture vitali.
La situazione della fornitura di elettricità rimane critica: l’80% della regione di Kiev è senza corrente, ha scritto su Telegram il governatore Oleksii Kuleba, citato dai media ucraini.