Atomiche sull’Europa. Quelle Usa nuove per gli arsenali Nato e quelle russe minacciate che ora Putin nega

Con gli Usa che si apprestano a inviare le nuove testate nucleari in Europa, Putin riparte all’attacco dell’Occidente che «alimenta la guerra per sottomettere la Russia, ma il cui dominio sul mondo e finito».
Le B61-12 potenziate dovrebbero essere consegnate alle basi NATO europee a dicembre e non nella primavera del 2023. La risposta statunitense alle minacce della Russia di utilizzare armi nucleari in Ucraina

Putin al forum del Club Valdai, centro studi di Mosca

«La Russia non ha bisogno di usare la bomba atomica».

Lo ha detto il presidente Putin al forum del Club Valdai, un centro studi di Mosca, e tutto il mondo vorrebbe potergli credere, ma non tutto lo fanno. Stati Uniti e ovviamente Kiev in testa. «Gli Usa e i loro alleati cercano di imporre le loro condizioni ad altre nazioni in un gioco di dominio pericoloso, sanguinoso e sporco» ha dichiarato Putin, il quale ha ribadito che il sostegno di Washington a Kiev è solo un tentativo di mantenere lo status quo in cui le regole vengono dettate sempre dagli stessi attori. «L’Occidente non è più in grado di imporre la propria volontà all’umanità, ma cerca ancora di farlo e la maggioranza delle nazioni non vuole più tollerarlo».

Il mondo secondo Putin

Oltre «ad alimentare la guerra in Ucraina» impedendo a Kiev di trattare con Mosca, l’Occidente starebbe «organizzando macchinazioni a spese di Taiwan, destabilizzando i mercati alimentari ed energetici mondiali». Anche se, rispetto alla destabilizzazione energetica, il capo del Cremlino ritiene che «non è intenzionale». «La Russia non è nemica dell’Occidente, ma continuerà ad opporsi ai diktat delle élite neoliberiste occidentali che invece vogliono sottometterla». «Il loro obiettivo è rendere la Russia più vulnerabile e trasformarla in uno strumento per realizzare le loro mire geopolitiche, ma non ci sono riusciti e non ci riusciranno mai», elenca Sabato Angieri sul Manifesto

Putin smonta l’atomica tattica

Sulla guerra in Ucraina, le forzature di Putin esplodono. «La ‘Operazione militare speciale’ sta andando come previsto» e il suo Stato maggiore non ha affatto sottovalutato le capacità belliche dell’Ucraina. Rilancia il complotto ucraino per lanciare una «bomba sporca radioattiva» e poi incolpare il suo Paese e finalmente arriva alle bombe atomiche. Sulle armi nucleari tattiche «Non ci sono motivi per usarle, né dal punto di vista militare, né da quello politico» e Kiev le nomina di continuo per convincere l’Occidente a difenderla contro una «minaccia inesistente».

Dall’altra parte dell’Oceano Atlantico

Gli Usa di Biden a spinta elettorale di Midterm, scelgono di rilanciare sulla linea dura e hanno annunciato che i piani per installare nuove testate nucleari nelle basi Nato in Europa orientale saranno velocizzati. Anticipare alla fine di quest’anno l’arrivo in Romania e Polonia della nuova versione delle bombe a gravità B61-12, con l’aggiunta della visita segreta del direttore della Cia, William Burns a Kiev, svelata da fonti ucraine. Visita ‘politica’, sostengono da fonti atlantiche, «per ricucire alcuni strappi tra le due amministrazioni». Il capo della Cia a ‘ricucire’, dovrebbe indicare uno strappo davvero grosso di cui non sappiamo. O per gli ultra atlantisti, presagio funesto rispetto al rischio di un’ escalation nucleare.

Atomiche americane in Europa

Dunque gli Stati Uniti hanno deciso di accelerare il dispiegamento di bombe nucleari tattiche B61-12 potenziate in Europa, scrive Politico, citando un cablogramma diplomatico statunitense. L’annuncio è arrivato pochi giorni prima che la NATO iniziasse la sua esercitazione nucleare annuale, Steadfast Noon. Con la Russia che ha replicato con una esercitazione nucleare descritta come «simulazione di un ‘massiccio attacco nucleare’ come rappresaglia per un attacco nucleare alla Russia».

Il nuovo atomico rispetto al vecchio

Riporta ancora Politico che «un sottogruppo di alleati (il fronte Baltico, Ndr) ha richiesto consultazioni continue alla NATO per garantire prontezza continua e messaggi coerenti», aggiunge il cablogramma. Il programma da 10 miliardi di dollari sulle B61-12 intende sostituire diverse versioni precedenti, comprese le circa 100 bombe immagazzinate nelle basi aeree in Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Turchia. La nuova versione è progettata in modo che gli aerei da combattimento statunitensi e alleati, siano tutti in grado di trasportare l’arma, al contrario delle diverse versioni precedenti.

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