Voto in Russia, prima di Putin ri-presidente, la protesta di mezzogiorno

Putin presiente sino al 2030

L’87,29% dei voti, il risultato più alto ottenuto da un presidente eletto nella storia della Russia.

File inn alcuni seggi elettorali a Mosca, scrive ANSA, ma nulla di quanto sperato/temuto. ‘Almeno 74 arresti in Russia’. Code alle ambasciate russe all’estero quando era in programma la protesta di folla ai seggi a mezzogiorno. Applausi per la vedova di Navalny a Berlino.

Un accenno di protesta in alcuni seggi di Mosca

Cronaca Ansa a vantaggio di lingua, con gli occhi di tutto il mondo a cercare folle straripanti di votanti contestatori di mezzogiorno in coda di fronte ai seggi. «Sulla storica via Arbat si era formata una coda di alcune centinaia di persone intorno a mezzogiorno, quando era in programma la protesta indetta da Navalny. La polizia, presente in forze, si limita a sorvegliare la situazione e regolare il flusso degli elettori. Diversi media e social mostrano anche file in altri seggi, fra cui uno a San Pietroburgo». Punto a basta. Poco, e la cronaca della rielezione di Putin di domani dovrà trovare altri titoli.

Il sistema che reprime e il giornalismo malizioso

Molta stampa anche italiana con inviati di fronte ai seggi simbolo della protesta a Mosca. Risultati giornalisticamente deludenti. C’è chi si dedica a sentire eredi noti e meno noti di Navalny a un mese dalla morte, e chi denuncia «Oltre 70 arresti in 16 città». Tra i contestatori noti e attualmente in libertà, molti temevano il flop: l’illusione della folla vista ai funerali di Navalny, questa volta dispersa nei 100mila seggi russi. Ed è quanto sembra sia accaduto domenica, ore 12 di Mosca. Il simbolico affollamento di protesta al voto senza violare la legge sembra aver funzionato solo ai seggi elettorali di alcune sedi diplomatiche russe all’estero.

Dove l’eventuale controllo di polizia è più difficile

File di elettori fuori dai seggi elettorali poste in diverse ambasciate russe all’estero, attorno a mezzogiorno. Lo testimonia, postando molti video e foto sui social, la Novaya Gazeta Europe. Le immagini mostrano tantissime persone ad Astana, nel Kazakhstan, lo stesso a Berlino, a Istanbul e a Sofia. Protesta politica o voto prima di pranzo, nell’ora più calda? Libertà di interpretazione e di litigio assicurato.

Applausi per la vedova Navalny all’ambasciata russa a Berlino

Yulia Navalnaya, la vedova di Aleksei Navalny, ha scelto la fila degli elettori fuori dall’ambasciata russa a Berlino per celebrare l’iniziativa ‘Mezzogiorno contro Putin’, rilanciata dal marito poco prima di morire. Come si vede da diversi account social, è apparsa rilassata e sorridente, con in mano un mazzo di fiori, mentre in tanti la salutano e le chiedono un selfie. E’ stata accolta da applausi e abbracci.

Votanti comunque ai seggi

A metà della terza e ultima giornata delle presidenziali, l’affluenza dei votanti ha superato il dato del 67,5% registrato nel 2018, quando le elezioni si tennero in un solo giorno, secondo quanto riferisce la Commissione elettorale centrale, citata dalla Tass.

 

NEW YORK TIMES:  PUTIN SINO AL 2030

Il presidente Vladimir Putin ieri ha esteso il suo governo sulla Russia fino al 2030, utilizzando un’elezione senza una reale opposizione per rivendicare uno schiacciante sostegno pubblico. I governi occidentali hanno condannato le elezioni e alcuni russi hanno cercato di contestare il voto in una protesta con file ai seggi elettorali a mezzogiorno.
Ma il Cremlino ha ignorato queste sfide e ha pubblicato i risultati secondo cui Putin aveva vinto l’87% dei voti, un numero ancora più alto rispetto al voto precedente. La portata del vero sostegno del pubblico a Putin difficile da giudicare senza candidati di opposizione.
Putin, se finirà il mandato, diventerà il leader russo più longevo dai tempi di Caterina la Grande nel 1700.

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