Severi funzionari Usa controllano e… giocano in Borsa. ‘Business’ privato nel cuore dello Stato

Anche la più importante democrazia del mondo soffre i mali, atavici, di tutti i governi che amministrano fiumi di denaro. Niente di nuovo sotto il sole, si direbbe. Ma se a denunciare un malessere generale che dilaga anche negli Stati Uniti, sono due autorevolissime congressiste del Partito democratico, allora la cosa va approfondita.
Intanto, perché stiamo parlando dello stesso partito che detiene il potere. E poi, dettaglio non trascurabile, per il fatto che una delle due congressiste si chiama Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts in odore di Casa Bianca.

‘Furbetti’ in casa democratica

Elizabeth Warren è un grosso calibro del Partito Democratico, capace di fare audience e di incidere sulle primarie presidenziali. L’altro dettaglio, da non dimenticare, è che la Camera è in mani Repubblicane, che non vedono l’ora di partire al contrattacco, per affossare definitivamente Biden. Insomma, il fuoco cova sotto la cenere e, in un’epoca in cui il bilancio federale fa acqua da tutte le parti, scoprire che, dentro la macchina statale, c’è chi ci ‘marcia’, potrebbe essere politicamente pericoloso.

‘Insider trading’ governativo

Dunque, Elizabeth Warren ha spedito, assieme alla compagna di partito, Pramilla Jayapal (deputata dello Stato di Washington), una lettera a otto Agenzie federali, chiedendo “ampie indagini sui conflitti finanziari che riguardano i funzionari federali”. Per capirci, non si tratterebbe di ‘appropriazioni indebite’, ma di una sorta di ‘insider trading’ governativo. L’iniziativa è stata proposta dopo un’inchiesta del Wall Street Journal, che avrebbe appurato casi anomali, “in cui alti funzionari governativi detenevano e scambiavano azioni di società, che loro o le loro agenzie stavano supervisionando”. È la vecchia storia dei ‘controllori’ che conoscono le debolezze dei ‘controllati’ in anticipo, e sfruttano la loro posizione per guadagnarci sopra, aggirando l’interesse pubblico.

‘Governance equa ed efficace’

Pesantissime le valutazioni fatte, nella lettera alle Agenzie, da Warren e Jayapal: “I conflitti finanziari sembrano dilatarsi nel ramo esecutivo e minacciano – scrivono – di compromettere una governance equa ed efficace”. E ancora: “Sembra chiaro che le attuali regole etiche non stiano facendo abbastanza per fermarli”. In effetti, le regole esistenti sono vecchie di decenni e a maglia molto larga. Le norme, che disciplinano il comportamento dei funzionari federali, lasciano una specie di “terra di nessuno”, in cui si mischiano mancanza di etica e codice penale. Diventa, così, difficile riuscire a distinguere la “cattiva condotta da eventuali veri e propri reati”. Per questo occorre una riforma legislativa (tale è anche la battaglia della Warren) che ne precisi i contorni.

Pentagono, Tesoro e Salute

Tra le Agenzie interessate, ci sono entità governative che maneggiano flussi enormi di denaro, come il Pentagono, il Dipartimento del Tesoro e quello della Salute. Secondo l’inchiesta del Wall Street Journal, ci sono migliaia e migliaia di dipendenti governativi che hanno riferito di possedere e scambiare azioni di società che potrebbero essere influenzate dalle decisioni della loro Agenzie. Il WSJ cita almeno 2600 casi di funzionari che detenevano titoli ‘sensibili’, cioè appartenenti a società o gruppi industriali “che stavano facendo pressioni sulle loro Agenzie per ottenere politiche favorevoli”. Inoltre, “i funzionari sanitari hanno svenduto azioni e fondi nei primi giorni del Covid-19, prima che i mercati crollassero”. Interpellato sul presunto scandalo, il Dipartimento della Salute, secondo il WSJ, ha preferito tacere.

In un’altra occasione, un dirigente dell’Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti, ha lavorato per raggiungere un accordo con una società della quale possedeva 1 milione di dollari di azioni.

Problema ignoto ai più

Scoperchiato pubblicamente un problema che molti ignoravano, adesso c’è la corsa a cercare di aggiustare il danno. Diverse Agenzie, come i Dipartimenti del Commercio e dell’Agricoltura, hanno avviato indagini interne. Dal canto loro, la senatrice Warren e la deputata Jayapal hanno chiesto “che le regole etiche e la loro attuazione da parte delle Agenzie federali siano adeguate, per proteggere l’interesse pubblico”.

Per questo, le due esponenti del Partito Democratico hanno presentato al Congresso un disegno di legge, teso a rivedere e a rendere più forte la disciplina sui comportamenti etici nel governo federale.

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