Nuovi armamenti e addestramento Usa-Nato per un’Ucraina potenza militare

Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove forniture per 2.98 miliardi di dollari, le più consistenti tra quelle finora varate da Washington, che prevede fondi “per addestrare e finanziare le forze ucraine nei prossimi anni e finanziare commesse per equipaggiamenti”. Pace o comunque ‘trattativa’, parole scomparse.

Pochi spiccioli meno di tre miliardi

Nuove forniture per 2.98 miliardi di dollari, le più consistente di quelle finora varate da Washington, «per addestrare e finanziare le forze ucraine nei prossimi anni». Gli Stati Uniti da gennaio 2021 hanno stanziato oltre 13,5 miliardi di dollari in assistenza militare all’Ucraina e oltre 15,5 miliardi di dollari dal 2014, dalla secessione della Crimea. Ora nuovo arsenale da superpotenza regionale, con i dettagli resi pubblici dal Pentagono e pubblicati da Analisi Difesa. Cose per specialisti comunque indicative anche per noi ‘non addestrati’.

  • 6 sistemi di difesa aerea NASAMS con un numero imprecisato di missili;
  • Fino a 245.000 munizioni per artiglieria da 155 mm;
  • Fino a 65.000 munizioni per mortai da 120 mm;
  • Fino a 24 radar di contro-artiglieria;
  • Un numero imprecisato di Unmanned Aerial Systems (UAS) Puma;
  • Apparecchiature per UAS Scan Eagle forniti con un precedente finanziamento;
  • Sistemi contro UAS Vampire:
  • Razzi a guida laser.

‘Excalibur-F ‘, proiettili detti intelligenti

La “lista della spesa” non include, o forse solo non li specifica (precisa AD), i proiettili intelligenti da 155 mm M982 Excalibur che, secondo la testata statunitense Politico, dovrebbero venire consegnati all’Ucraina in un prossimo futuro. «Non si può per escludere che tale munzionamento di precisione per gli obici M777, in grado di colpire obiettivi fino a 50 chilometri di distanza, venga inserito nello stock di munizioni di quel calibro destinato alle forze di Kiev», il dettaglio tecnico. Quello strategico: armi in grado di colpire direttamente la Russia in casa.

Dal Regno Unito l’ultimo dono di Boris

E una nuova fornitura di armi anche dal Regno Unito, per 54 milioni di sterline (63 milioni di dollari) che includerà munizioni per artiglieria da 105 e 155mm, lanciarazzi campali con proiettili annessi, e 850 micro-droni Teledyne Flir Black Hornet (nella foto sotto) in cooperazione con la Norvegia che per questi micro UAS ha stanziato fino a 90 milioni di corone norvegesi (9 milioni di euro), come ha vantato il ministro della Difesa di Oslo, Bjorn Arild Gram.

Antiche neutralità a perdersi

Dopo la Norvegia del segretario generale Nato uscente, anche la Germania ha completato nei giorni scorsi la consegna di un nuovo pacchetto di aiuti militari per un valore di oltre 500 milioni di euro.Kiev riceverà tre sistemi di difesa aerea Iris-T e una decina di veicoli corazzati officina per il recupero dei mezzi danneggiati Bergpanzer, 20 puntatori laser, ulteriori munizioni per i semoventi antiaerei Gepard e altri cingolati M113 forniti dalla Danimarca ma ammodernati in Germania con finanziamenti tedeschi.

La politica estera Ue va alla guerra

Il 22 agosto, l’alto commissario per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, ha annunciato un programma di addestramento per le forze ucraine nel territorio di uno degli Stati membri che confinano con il Paese. «Non sarà’ in Ucraina, ma in uno dei Paesi vicini dove sono presenti delle missioni di addestramento», ha detto Borrell ricordando che alcuni Paesi europei stanno già addestrando l’esercito ucraino.

L’Unione armata

«I militari ucraini vengono già addestrati in Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito e Francia. Stiamo fornendo armi abbastanza sofisticate, ed è necessario addestramento per farle funzionare», spiega Borrell. Facendosi scappare che ciò che sta accadendo sul fronte militare Ue rispetto alla crisi ucraina, risulterebbe ancora una semplice proposta.

Ipocrisie, bugie e ritrosie

Riunione dei ministri della Difesa dell’Ue a Praga la prossima settimana, a far finta di decidere il già fatto. Intanto Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista all’Ukrainska Pravda, ha denunciato come solo due Paesi della UE, Ungheria e Austria, non hanno finora fornito armi e mezzi all’Ucraina.

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AVEVAMO DETTO

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