Isterie di guerra: Germania super atlantica e legge marziale di Putin sull’Ucraina

La Germania a caccia di accrediti occidentali sul fronte atlantico prima lancia il suo ‘scudo antimissile’ e poi apra la caccia alla streghe filo russe in casa. Destituito il capo dell’agenzia nazionale per la Sicurezza informatica (BSI) per troppi amici russi.
Fronte Nato americano e polacco, oleodotti e sospetti. La legge marziale per l’Ucraina fatta russa. Il fronte di Kherson fra menzogna e rischio reale.

Germania oltre Nord Stream con Mosca

Prima lo ‘scudo antimissile’, battezzato ‘European Sky Shield Initiative’, ‘ESSI’, lanciato quasi di nascosto contro il No della Francia in nome dell’«autonomia strategica europea» e il silente dissenso italiano e poi . ‘Ombrello’ sull’Europa molto di importazione. I Patriots dell’americana Raytheon, il sistema israeliano Arrows-3, per distruggere missili supersonici, e un po’ di prodotti di casa, l’IRIS-T SLM prodotto dalla tedesca Diehl BGT. Ieri abbiamo scritto (https://www.remocontro.it/2022/10/19/scudo-antimissile-tedesco-usa-sulleuropa-parigi-e-roma-si-tirano-indietro/), ora tocca ai sospettabili amici della Russia, ritenuti residui della stagione dei gasdotti Nord Stream dell’era Merkel.

Via il capo della Sicurezza informatica russofilo

Il ministro dell’Interno della Germania Nancy Faeser ha destituito il capo dell’agenzia nazionale per la Sicurezza informatica (BSI) Arne Schönbohm, dopo che alcuni media nazionali avevano denunciato i suoi legami con persone ritenute legate ai servizi segreti della Federazione Russa.

Spie e controspie

Al centro della controversia ci sono l’associazione Cyber-Sicherheitsrat Deutschland e.V., fondata da Schönbohm, e l’azienda di cybersicurezza berlinese Protelion, che avrebbero intrattenuto rapporti con una società russa fondata da un ex dipendente del servizio segreto sovietico Kgb.

Crisi tedesca sul fronte interno

Germania travagliata in casa dall’inizio della guerra in Ucraina. Fronte interno segnato dalle crescenti difficoltà energetiche, dall’inflazione e dallo spettro della recessione economica. «La destituzione di Schönbohm testimonia che la crisi giunge a insinuarsi anche negli apparati di sicurezza, fiore all’occhiello delle istituzioni federali», segnala Giacomo Mariotto su Limes.

Dopo l’ex cancelliere Gerhard Schröder

La prossimità a Mosca di funzionari e politici tedeschi non è certo sorprendente, ricordando tutti l’ex cancelliere Gerhard Schröder, che siglò un contratto per il colosso gasiero Gazprom alla fine del suo mandato. Il rapporto storico e complesso tra le due Germania che s’è riprodotto trasformandosi, con la Germania campione Europeo del buoni rapporti ad Est col forziere energetico Russia

Accuse da opinione pubblica

Il ministero dell’Interno ammette che la cacciata di Schönbohm è stato deciso soprattutto per ripulire l’immagine di Berlino nei confronti dell’Alleanza Atlantica. Nessun sospetto di tradimento ma ‘opportunità politica’, visto che le accuse a carico di Schönbohm avrebbero «danneggiato in modo permanente la fiducia dell’opinione pubblica tedesca negli apparati dello Stato». Adesso invece …

Equilibrismi e sospetti incrociati

«È evidente che i recenti tentativi del governo tedesco di giocare di equilibrismo stiano portando scarsi risultati», annota ancora Giacomo Mariotto. La decisione di fare da sé per attutire l’impennata dei prezzi energetici 8I 200 miliardi di aiuti economici in casa), è stata fortemente osteggiata dagli altri paesi europei. Il doppio gasdotto Nord Stream sabotato e la Polonia che ripropone la questione dei risarcimenti per l’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale.

Associazione di fatti a caso, con Berlino intende smorzare i sospetti dei membri atlantici più inquieti (Varsavia su tutti) e segnalarsi affidabile agli occhi di Washington.

Legge marziale per l’Ucraina fatta russa

Putin ha firmato il decreto che introduce la legge marziale nelle quattro regioni dell’Ucraina sud-orientale – Kherson, Zaporižžja, Donec’k e Luhans’k-, recentemente annesse con il referendum senza alcuna legittimazione. Il Cremlino ha anche rafforzato i poteri dei governatori regionali di tutta la Russia e ha disposto la creazione di un consiglio di coordinamento speciale sotto la supervisione del primo ministro Michail Mišustin con l’obiettivo di proteggere le infrastrutture critiche,

Fronte di Kherson

Le autorità civili-militari della parte occupata dalla Russia della regione di Kherson hanno comunicato l’intenzione di evacuare circa 50-60 mila persone verso la riva sinistra del fiume e in altre regioni della Federazione Russa (Crimea e oblast’ appena annesse). Il governatore filorusso ha sollecitato un rapido ricollocamento dei residenti «a causa dei rischi di inondazione per un eventuale crollo dovuto a bombardamenti ucraini delle paratoie della centrale idroelettrica di Nova Kakhovka». Dubbi tra menzogna smaccatamente politica e rischi reali

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