Pace irlandese ferita. Biden a Belfast per i 25 anni degli accordi che Brexit sta incrinando

Il presidente americano è atterrato a Belfast ieri sera accolto dal premier britannico Rishi Sunak, per celebrare il 25esimo anniversario degli accordi del Venerdì Santo che hanno riportato la pace in Irlanda del Nord dopo decenni di violenze settarie. Ma la situazione non è così tranquilla come l’ufficialità vorrebbe far apparire.
In copertina le immagini degli scontri tra manifestanti e polizia a Derry, nell’anniversario della Rivolta di Pasqua del 1916, uno dei momenti cruciali della rivoluzione irlandese

conti aperti prima dell’ospite

Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine a Derry, in Irlanda del Nord, nell’anniversario della Rivolta di Pasqua del 1916, uno dei momenti cruciali della rivoluzione irlandese. La polizia è stata attaccata con molotov lanciate da attivisti repubblicani. La parata di quest’anno si è celebrata mentre l’Irlanda del Nord festeggiava il 25° anniversario dell’accordo di pace del Venerdì Santo, il 10 aprile 1998, che aveva posto fine a tre decenni di ostilità. Accordo, mediato dagli Stati Uniti ma duramente osteggiato dai repubblicani che ancora lo considerano una forzatura d’oltre oceano.

L’Irlanda del Nord, da un anno senza governo

Politica estera con grancassa e coprire le molte magagne interne. I partiti dell’Irlanda del Nord da un anno non trovano l’intesa per un governo. Lo stesso Biden, celebra la ricorrenza, ma guarda alla difficile attualità del post Brexit. Per questo ha chiesto di incontrare i rappresentanti dei cinque principali partiti politici locali.

Brexit, catastrofe irlandese

La situazione politica in Irlanda del Nord è precipitata dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Il Dup, il partito unionista protestante, si è schierato contro gli accordi che mantengono anche il frammento Nord nell’orbita Ue per evitare il ritorno a un confine interno sull’isola che (Derry insegna), risveglierebbe tensioni sopite ma mai completamente superate. E per protesta il Dup si rifiuta di partecipare al Governo di coalizione con Sinn Fein, il partito repubblicano cattolico.

Ma gli accordi di pace prevedono che il potere sia condiviso, e l’Irlanda del Nord, paralizzata dal boicottaggio del Dup, non ha un Governo funzionante da oltre un anno.

L’illusione dell’accordo di Windsor

Tramontata la speranza che l’accordo di Windsor, annunciato a fine febbraio dal premier Sunak e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, potesse risolvere la situazione, l’arrivo di Biden, oltre alle celebrazioni, non promette certo miracoli. Finora non sono servite neppure le concessioni fatte Bruxelles e il responso positivo al compromesso anche da parte dell’ala pro-Brexit del partito conservatore britannico.

Il Dup, ala dura unionista col Regno e Londra, ha respinto l’intesa, non sufficiente a placare i suoi timori di progressivo distacco da Londra e avvicinamento alla Ue.

Biden col dollaro pro Windsor

L’amministrazione Biden aveva ufficialmente sostenuto l’accordo di Windsor e ora il presidente ha deciso di intervenire in prima persona per tentare di sbloccare la situazione col ritorno ad un Governo di coalizione. La diplomazia Usa più classica (escluse le armi), basata sul dollaro. Gli Stati Uniti hanno già da tempo la maggiore presenza estera in Irlanda del Nord, «con oltre 1,5 miliardi di dollari di investimenti nell’ultimo decennio in settori che vanno dall’elettronica alla finanza alla tecnologia e che hanno creato migliaia di posti di lavoro», sottolinea Nicol Degli Innocenti sul Sole24ore.

Più stabilità, più investimenti

Il messaggio, fortemente sostenuto da Londra, è che se tornerà la stabilità politica in Irlanda del Nord gli investimenti da parte degli Stati Uniti potrebbero aumentare, trasformando le sorti di una nazione che è rimasta economicamente indietro al resto del Regno Unito e alla vicina di casa, la Repubblica d’Irlanda.

Joe Kennedy III

Resumè di ‘post irlandesi’, Joe Biden stesso. Con una mossa significativa in presidente Usa ha nominato Joe Kennedy III, come inviato economico speciale in Irlanda del Nord.

Belfast blindata

Al suo arrivo ieri sera il presidente è stato accolto in una città blindata, con la polizia che ha organizzato la più grossa operazione di sicurezza dell’ultimo decennio in seguito all’allerta dei servizi britannici su un possibile attacco terroristico durante la sua breve visita.

Poi partirà per la Repubblica d’Irlanda, dove resterà fino a sabato «per una visita ufficiale che è anche un pellegrinaggio personale alla ricerca delle sue radici».

 

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AVEVAMO DETTO

Una delle troppe Pasqua ferite. La rivolta irlandese contro l’Impero di Londra

 

 

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