Diamo il Nobel al capitalismo feroce

L’idea è questa. Non stiamo lì a vedere se merita il Nobel per la pace più Trump o più il criminale di guerra israeliano; non importa se in coppia, o se alla memoria vogliamo aggiungerci Hitler. Usiamo un filo di coraggio. Diamo un simbolico Nobel al Capitalismo feroce, massima espressione filosofica, religiosa ed economica del tempo.

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Sedie di plastica metafora della cultura

Popolo calpestato e offeso dall’ignoranza del potere, avanti! Con l’estate arriva la stagione dei festival. Questa sanremizzazione dell’insignificanza affonda le radici in decenni di amichettismo e salottini dell’inciuciata felice. Ma adesso i brutaloni non si accontentano più del quieto tran tran di potere che ci uccideva lentamente, vogliono spezzare le reni della cultura con la Q maiuscola.

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Sottrarsi

Accendo la tv e vedo giornalisti che sanno tutto di tutto, appesi alle loro tesi. Non hanno pietà. La prima forma di resistenza è il ‘preferisco di no’. Giovanni De Mauro cita ‘Carta nera’ di Cole Teju: «Rifiutare di ignorare la condizione di chi viene imprigionato, torturato e deportato. Rifiutare il gioco, rifiutare il decoro, rifiutare le accuse, rifiutare la distrazione, che è solo un altro nome per tollerare il male. E quando vi viene detto che non potete rifiutare, rifiutate anche quello».

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Il mondo governato dai falsari

L’unica cosa che sappiamo è che non sappiamo. Possiamo leggere analisi e resoconti di guerra, assistere a infinite discussioni nei salottini televisivi, ascoltare le dichiarazioni dei politici. Le false notizie…

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Questa notte non posso aprire gli occhi

Si imprunano gli occhi in questo tramonto di civiltà in cui anche le speranze appaiono fasulle, costruite ad arte per non capire, per volgere sguardo altrove. Neanche più lacrime. Solo…

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La banalità del male o i mediocri di potere

La cultura dominante – la parola cultura non inorridisca – è un insieme di superficialità mediatica, populismo, rozzezza dei modi e ignoranza arrogante che si poggia su un contraltare intellettualoide,…

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Perché non amiamo i tromboni mediatici

Che ipocrisia nei media. Per mesi e mesi, anni ormai, hanno nascosto lo sterminio in atto a Gaza, l’illegale occupazione di territori palestinesi dei coloni armati e difesi dall’esercito. Hanno…

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La foglia di fico della sovranità

Per i fenomeni che governano l’Italia la parola chiave è sovranità. Una specie di foglia di fico che quando non sai che dire o che fare va a coprire le…

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Il silenzio e la tempesta

Che cosa auguro a tutti noi? Il silenzio e la tempesta. Silenzio e pensiero, gentilezza rivoluzionaria. E la tempesta, quella che portano nelle strade i giovani. Il loro canto, i…

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Perché ci si alza al mattino?

Perché ci si alza al mattino? La domanda potrebbe sembrare oziosa, sopravvivendo alla vita che ci suggerisce di vivacchiare, senza altre divagazioni filosofiche. Perché suona la sveglia e il tempo…

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Con i giovani ribelli

I giovani cantano, colorati e belli, le loro parole di lotta. Le nostre, direi. Visto che loro guardano al futuro di tutti noi. Anche di quelli che vivono l’incantesimo del…

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Che sia 25 aprile tutto l’anno

I tempi ce lo spiegano bene bene. Quando le guardie vanno a intimidire una fornaia democratica perché il giorno della Liberazione espone uno striscione che parla di antifascismo, la questione…

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La foto, il film, la testimone ammazzata

L’immagine che ritrae Mahmoud Ajjour, bimbo palestinese di 9 anni con le braccia amputate, è tragica. Fa male. E deve farci male. L’ha scattata la fotografa palestinese Samar Abu Elouf…

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I criminali di guerra e i testimoni ammazzati

La guerra, nel nostro sistema politico ed economico, è più utile della pace. Perché la guerra arricchisce i ricchi e ammazza i poveri, ridisegna confini geografici e limiti etici, annichilisce…

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Colpisci le parole, spezza il pensiero

La prima forma di repressione riguarda le idee, il pensiero, quindi le parole che servono per articolarlo, per costruire senso critico, per il dissenso. Non per un caso nei dialoghi…

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I fondamentalisti del consenso e il dissenso

Il libero cittadino della società democratica, tecnologica e capitalista, è un essere evoluto che obbedisce di continuo. Questa frase è contenuta in un libro che si intitola “Il Dissenso” (a…

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Remocontro