Le piaghe bibliche sulla Florida di Ron DeSantis e quelle giudiziarie su Trump recidivo

Le dieci piaghe bibliche dell’Egitto finite ora sulla Florida. La temperatura dell’oceano sfiora i 39 gradi, pitoni e iguane scorrazzano in città, torna la malaria e sono già arrivati alla quarta con la lebbra, racconta Fabrizio Tonello. Assaggio della prima, quando «l’acqua si mutò in sangue e tutti i pesci morirono». L’altro ieri la temperatura dell’oceano nella baia di Manatee è stata 38,5 gradi. Non è sangue ma l’effetto è lo stesso: coralli distrutti e pesci muoiono a migliaia e migliaia.
E per completare il periodo nero repubblicano in corsa presidenziale, arrivano altri tre capi d’accusa per l’ex presidente: cercò di far cancellare i video di Mar-a-Lago. E siamo a 40.

Le punizioni bibliche

Le punizioni bibliche erano dirette contro «il Faraone dal cuore indurito». Nel caso della Florida c’è un governatore che, secondo molti avversari, si crede un faraone: Ron DeSantis. Eletto nel 2018 e rieletto nel 2022, DeSantis ha lanciato la sua candidatura a presidente degli Stati Uniti già qualche mese fa, con le elezioni a gennaio 2024. Di ‘estrema destra’ ma un po’ di più: documentato che durante il servizio militare in Marina assisteva alle torture dei detenuti di Guantanamo. Da governatore ha fatto di recente votare al parlamento del suo Stato una legge che impone agli insegnanti delle scuole medie che, nel parlare della schiavitù, ‘devono sottolineare le capacità professionali che gli schiavi acquisivano nei lavori agricoli, di falegnameria, di sartoria o nei lavori domestici’. La schiavitù come scuola professionale con rigido ordine di presenza. «La definizione biblica del Faraone d’Egitto arrogante, ostinato, superbo e prepotente sembra tagliata su misura per lui», scrive il Manifesto, e a noi non sembra una forzatura di sinistra.

Il mare che ribolle

Il mare, l’Oceano, che ribolle. Una temperatura dell’acqua di 38 gradi significa non solo lo sconvolgimento delle correnti oceaniche, con conseguenze catastrofiche, ma la certezza di una stagione autunnale dei tifoni più devastante che mai. L’energia termica accumulata nei mesi estivi, spiega Fabrizio Tonello, si trasformerà in fenomeni estremi che colpiranno i Caraibi con effetti ancora peggiori di quelli della stagione 2022, quando l’uragano ‘Ian’ del 28 settembre, causò danni stimati in 113,1 miliardi di dollari a Cuba e in Florida.

Seconda piaga, pitoni e inguane, terza le zanzare

La seconda piaga d’Egitto era l’invasione delle rane. Nello Stato americano le rane sono state sostituite dai pitoni e delle iguane. Minacciati i loro tradizionali habitat questi rettili ora scorrazzano nelle aree centrali della Florida con effetti poco gradevoli per la popolazione. Più grave è la replica sulla pelle degli americani della terza piaga d’Egitto: le zanzare. Non le nostrane che si possono tenere lontane con una spruzzatina di Autan ma le zanzare ‘Anopheles’, quelle che trasmettono la malaria, di cui sono stati segnalati in Florida numerosi casi nelle ultime settimane. La malaria, endemica in Africa, fu una delle ragioni per cui gli europei non riuscirono a penetrare nell’interno del continente sino a fine Ottocento, dopo la scoperta del chinino.

Palude, in molti sensi, e anche la lebbra

La Florida –ironizzano in molti-, è 140.000 chilometri quadrati di palude punteggiati di grattacieli e quindi, pitoni, iguane e zanzare da malaria sono a casa loro. Negli ultimi mesi, però, una nuova malattia proveniente dal passato ha colpito lo stato: la lebbra. «Sì, la lebbra esiste anche oggi e non solo nelle cronache medievali o nei film degli anni Cinquanta, come Ben Hur con Charlton Heston. Nuovi casi sono stati registrati dal Center for Disease Control di Atlanta recentemente e la maggioranza sono proprio in Florida».

‘Piaghe’ anche sul Mediterraneo

Nell’ultimo mese il Creatore o più prosaicamente il clima ha deciso di rovesciare ‘fuoco e fiamme’ non solo sulla Florida ma anche sul Mediterraneo, come abbiamo visto nei giorni scorsi, «e forse DeSantis non è neppure l’insetto più nocivo che ronza nel panorama politico americano, però fa del suo meglio». Guerra politica non solo alla cosiddetta cultura Woke dei democratici americani ma anche a tutte le multinazionali che minaccerebbero la famiglia tradizionale. Per esempio Disney e Budweiser, più rispettose dei diritti della comunità Lgbtq di quanto il paranoico governatore vorrebbe. Oggi in Florida una persona transessuale non può usare un bagno pubblico diverso da quello destinato alle persone del suo sesso alla nascita: è un reato. «Quindi la celebre economista Deirdre McCloskey, che alla nascita si chiamava Donald, dovrebbe usare i bagni maschili o rischiare di essere arrestata».

«Non resta che sperare nella misericordia: se DeSantis continua la sua carriera politica, e magari diventa presidente degli Stati uniti, alle piaghe sperimentate fino adesso dagli sfortunati abitanti della Florida si potrebbe aggiungere anche l’ultima preannunciata dalla Bibbia: la morte dei primogeniti».

Trump rubatutto, incriminazioni a raffica

Tre nuove accuse per il caso dei documenti classificati portati illegalmente nella sua residenza a Mar-a-Lago, in Florida. A formalizzare i nuovi capi d’accusa è il procuratore speciale del dipartimento di Giustizia Jack Smith che già sta indagando sui tentativi del tycoon di rovesciare i risultati delle elezioni del 2020. E arriva a 40 il numero delle imputazioni, sagnala Marina Catucci. Tra i nuovi capi d’imputazione è aver occultato informazioni riservate del dipartimento della Difesa, e gli altri due per aver cercato di distruggere prove potenziali, i filmati delle telecamere di sicurezza di Mar-a-Lago. Peggio, di aver mostrato un piano di guerra che riguardava un possibile attacco punitivo contro l’Iran in caso avesse colpito Israele a persone che non avevano l’autorizzazione per visionarlo. Facile intuire a chi.

Reazione come da copione

Difesa d’attacco, come da copione. «Lo squilibrato Jack Smith sa che non hanno nessun caso e sta cercando qualsiasi modo per salvare la loro illegale caccia alle streghe». Altre indagini, sia federali che statali, su questioni legate alla sua carriera imprenditoriale e politica. Una, d’avere usato i soldi della campagna elettorale per comprare il silenzio della pornostar Stormy Daniels riguardo una loro relazione. Imminenti altre incriminazioni: la più grave per il tentato golpe del gennaio 2021, e un’altra in Georgia per aver cercato di ribaltare il risultato elettorale nello stato.

Miliardario col trucco

Non potevano mancare due cause civili. New York, l’accusa di aver truffato finanziatori e assicuratori, gonfiando il valore delle sue proprietà per miliardi di dollari. A maggio Trump è stato giudicato colpevole per aggressione sessuale e diffamazione ai danni della scrittrice Jean Carroll. In primo grado la giuria, verdetto unanime, ha chiesto per Carroll 5 milioni di dollari di danni compensativi e punitivi.

Gli avvocati dell’ex presidente continuano a chiedere che i processi si tengano dopo le elezioni per non influenzare la campagna elettorale, fino ad ora con scarso successo: il calendario della campagna presidenziale del tycoon si profila segnata da comparizioni nei tribunali di mezzo Paese.

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