In Cina Tienanmen è sempre tabù

La polizia di Hong Kong ha arrestato 23 attivisti pro-democrazia scesi in piazza per ricordare il trentaquattresimo anno dal massacro di piazza Tienanmen (1989). Tra gli arrestati, ci sono Alexandra Wong, 67 anni, soprannominata nonna ‘Wong’, e Chan Po Ying, capo della Lega dei socialdemocratici. Per decenni Hong Kong era stata l’unica città cinese in cui erano consentite commemorazioni per la rivolta di piazza Tienanmen, dal 2019 sono bandite attraverso la stessa legge sulla sicurezza nazionale che vieta diverse forme di dissenso.

Vale ancora Tienanmen?

Vale ancora la pena di commemorare il massacro di piazza Tienanmen? A Hong Kong, la ex colonia britannica prima repressa e poi “normalizzata”, qualcuno pensa di sì.
Uno sparuto drappello di manifestanti si è recato al Victoria Park con candele accese, appunto per rammentare i fatti in occasione del 34esimo anniversario della strage (4 giugno 1989).
Evidente la sproporzione delle forze. I dimostranti hanno dovuto fronteggiare uno schieramento di ben 6000 agenti, che avevano ricevuto ordini di stroncare la celebrazione nonostante l’esiguo numero dei partecipanti.

Arresti simbolo

Arrestata Chan Po-ying, leader della Lega dei socialdemocratici, uno dei rari gruppi di oppositori rimasti attivi a dispetto della repressione. Aveva in mano una candela e due fiori.
Arrestata pure la 67enne Alexandra Wong, ‘Nonna Wong’, che non ha mai rinunciato al ricordo pubblico. Con le due donne i poliziotti hanno portato via anche Mak Yin-ting, ex presidente dei giornalisti di Hong Kong, e Leo Tang, già capo della Confederazione dei sindacati, ora sciolta.
In seguito gli agenti hanno montato una tenda in Victoria Park, per interrogare subito, a botta calda, i dimostranti arrestati.
Un altro fatto curioso (ma neanche tanto, visto il clima). I poliziotti hanno pure arrestato un uomo seduto su una panchina con una candela spenta in mano, ritenendo che ciò fosse sufficiente per procedere al suo fermo.

Ciclisti pericolosi

Stessa sorte è toccata ad alcuni ciclisti di passaggio senza candele o altri segni distintivi. La polizia, semplicemente, ha ritenuto che non fossero autorizzati a passare per Victoria Park.
Il pugno di ferro del regime, insomma, è più che mai attivo. Tienanmen non può essere nominata o rammentata in nessun luogo, anche se le autorità sanno benissimo che gran parte della popolazione conosce quanto è avvenuto nell’ormai lontano 1989.

L’eccezione Hong Kong come ricordo

Mette conto notare che, per molti anni, Hong Kong è stato l’unico luogo della Repubblica Popolare dove si svolgevano commemorazioni, sempre molto partecipate.

Ora la pace di Xi Jingping è scesa sull’intero Paese. Ovviamente il leader rieletto dal Presidium del Partito per la terza volta non può permettere che Hong Kong e Tienanmen gettino macchie sull’immagine di unità e solidità che Pechino cerca di proiettare all’estero.

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