La mappa deI tesoro sepolto sotto l’Ucraina a cui tutti danno la caccia

Kark Marx certo esagerava quando attribuiva ai fattori economici un ruolo assolutamente preponderante nella storia, ma per Michele Marsonet, ‘risulta ancora utile in parecchi casi’. Sull’invasione russa dell’Ucraina ad esempio, cassando subito le ragioni invocate da Vladimir Putin della presunta ‘denazificazione’, per giustificare l’ingiustificabile.
‘Il quadro cambia’ (sulle regioni del pessimo Putin), se prendiamo in considerazione le motivazioni economiche del conflitto’. E Marsonet provo allora a dissipare le cortine fumogene innalzate dal Cremlino per giustificare l’invasione. ‘Senza dubbio vi sono pure motivazioni culturali, per quanto falsate da una lettura distorta della storia. Ma la ragione primaria è economica’.

L’Ucraina del tesoro

Della defunta Unione Sovietica l’Ucraina era non soltanto il granaio, ma anche il cuore industriale e minerario. E dove si concentra la maggioranza delle suddette risorse? Proprio nel Donbass, che non a caso costituisce il principale obiettivo dell’offensiva russa.
Nel Donbass, molto ricco di carbone, sono collocate in gran numero fonderie, acciaierie e centrali elettriche. Nella regione di Dnepr-Donetsk si trovano invece giacimenti di petrolio e di gas naturale, circa l’80% dell’intero patrimonio ucraino.

Donbass di tutte le brame, dai tempi degli zar

Qualcuno ha giustamente osservato che l’Ucraina è una superpotenza mineraria che, in alcuni casi, supera la stessa Russia. Finora non ha sfruttato appieno le sue risorse. Un “think tank” canadese ha calcolato che l’Ucraina è al quarto posto nel mondo per produzione annua di risorse naturali con 15 miliardi di dollari.
In passato i proventi di queste immense ricchezze andavano ad arricchire le casse degli zar prima, e poi quelle sovietiche. L’indipendenza è quindi giudicata necessaria affinché i suddetti proventi vadano a beneficio dei cittadini ucraini, pur sapendo che nel Paese esiste una corruzione endemica.

‘Terre rare’ poco estratte

Non solo. L’Ucraina è il territorio europeo più ricco di cosiddette “terre rare” come lantanio, cerio, ittrio, neodimio, tutte indispensabili per le memorie dei PC, le batterie ricaricabili per automobili elettriche, e gli smartphone. Indispensabili anche per la transizione “green” che, nonostante gli entusiasmi suscitati, è molto più costosa di quanto comunemente si creda. Se aggiungiamo che l’Ucraina è al secondo posto in Europa per depositi di gas naturale, con circa 1,2 trilioni di metri cubi, il quadro è completo.

Fumogeni nazionalisti

Occorre quindi smetterla con la retorica nazionalista, e comprendere invece che questo conflitto ha innanzitutto motivazioni economiche. Chi controlla l’Ucraina controlla anche risorse energetiche e minerarie tra le più vaste del pianeta.

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AVEVAMO DETTO

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