Mosca non nasconde più i mercenari del gruppo Wagner

Braccia armato clandestino spesso a negare l’evidenza, e ora esibito. Perché?
I mercenari attivi anche in Ucraina vengono citati dalla stampa e premiati dal governo russo. Da settimane media, social e persino istituzioni russe stanno dando molta visibilità ai mercenari del gruppo Wagner, la compagnia privata al servizio del governo russo che negli ultimi tempi ha contribuito ad alcuni successi militari della Russia nel Donbass.
I mercenari vengono celebrati come eroi sulle televisioni russe, ricevono onorificenze dallo stato, e nelle città e nelle carceri russe è in corso una loro estesa campagna di reclutamento.

Braccia armato da clandestino ad esibito

Benché i legami del governo di Mosca col gruppo Wagner fossero noti, il Cremlino aveva sempre negato che esistessero. Ma il ruolo sempre più decisivo di quei militari professionisti rispetto ad una incerto esercito di lava, sta imponendo radicali trasformazioni.

Gruppo Wagner chi?

Il gruppo Wagner è una Private Military Company composta soprattutto da ex militari, ex poliziotti ed ex agenti di sicurezza russi. Versione russa dei ‘Contractrors’ americani, la sintesi. Il gruppo Wagner esiste da una decina d’anni. «Formalmente è un gruppo privato di mercenari, ma nei fatti –sostiene il Post-, è sempre stato piuttosto vicino al presidente Vladimir Putin che lo ha usato in più occasioni come strumento della propria strategia militare». Operazioni semi ufficiali note , in Libia, Siria, Mali e Repubblica Centrafricana.

Filonazisti buoni o cattivi?

Il Wagner è considerato uno dei gruppi di mercenari più efficienti al mondo. Purtroppo noto anche per una sua presunta ideologia filonazista e per accuse di crimini di guerra e torture. La contraddizione politica col presunto filo nazismo da combattere se ucraino a amico se espressione di determinatezza militare in casa, + la contraddizione più palese. Sui casi di torture, molte voci in attesa di riscontri seri. Il gruppo è in Ucraina almeno dal 2014, anno dell’invasione e annessione della penisola di Crimea.

Almeno un migliaio di combattenti

Secondo l’intelligence americana e inglese, al momento nell’est dell’Ucraina i mercenari del gruppo sono almeno un migliaio. Formalmente al gruppo è vietato per legge di operare in Russia, come lo è a tutte le altre organizzazioni che reclutano e addestrano mercenari: anche per questo il governo russo ha sempre negato di avere legami con loro. Esempio italiano, il primo maggio il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov durante il programma Zona Bianca su Rete 4 ha ribadito: «Wagner è un corpo privato che non ha nulla a che fare con lo stato russo». Versione ufficiale in via di gradale revisione.

Ultimamente le cose sembrano cambiate

Una serie di fatti ed episodi hanno fatto capire molto chiaramente che con la guerra in Ucraina il gruppo Wagner è diventato parte integrante delle forze russe, se non addirittura una sua componente essenziale per tentare di completare la conquista del Donbass e compensare gli insuccessi dell’esercito regolare», insiste il Post.

Il segreto svelato

A maggio il primo riconoscimento ufficiale su una televisione di stato ‘Russia 1’, quando il corrispondente di guerra Evgeny Poddubny ha pubblicamente e retoricamente lodato i mercenari del gruppo Wagner per i successi militari ottenuti vicino alla centrale di Vuhlehirska, nella regione di Donetsk: «questo sito è stato liberato dai professionisti della PMC di Wagner, i famosi “musicisti” della famosa “orchestra”», aveva detto Poddubny, accompagnato da un mercenario, riferendosi al compositore tedesco Richard Wagner, da cui viene il nome del gruppo.

‘Lo chef di Putin’

Lo scorso giugno, inoltre, era stato insignito del titolo di “Eroe della Federazione russa”, la più alta onorificenza nel paese, Evgeny Prigozhin, soprannominato “lo chef di Putin”, in quanto proprietario della società di catering che si occupa di organizzare tutti gli eventi di stato a cui partecipa il presidente. Prigozhin è considerato uno dei maggiori finanziatori del gruppo Wagner, forse il suo reale proprietario.

Onorificenze e pubblicità

Sempre a giugno, la stessa onorificenza era stata data a Kanamat Botashev, generale dell’esercito russo ucciso a fine maggio dalle forze ucraine nella regione di Luhansk. Diversi social, gruppi online legati al gruppo, avevano lodato Botashev come «il pilota del gruppo Wagner», e la stessa formula era stata stampata sui nastri che decoravano le corone di fiori per il suo funerale, svolto alla presenza di ufficiali e funzionari dell’esercito russo. Era successo anche in passato che i mercenari del gruppo Wagner ricevessero onorificenze militari russe.

Campagna di reclutamento

Altro segnale, la capillare e manifesta campagna di reclutamento che il gruppo Wagner sta portando avanti in Russia. Striscioni esposti nelle strade di circa un terzo delle province russe, ma lo scrive il Washington Post, oltre ad annunci che circolano sui social ammessi, come VKontakte, la versione russa di Facebook. «Fino a pochi mesi fa un riconoscimento del genere sarebbe stato impensabile», ha commentato sul Washington Post la giornalista russa Mary Iljushina. La campagna di reclutamento avrebbe raggiunto anche le carceri, offrendo la grazia presidenziale nel caso in cui fossero stati disposti a combattere in Ucraina.

Dare, avere, lettera e testamento

A chi si arruola nel gruppo Wagner viene offerto uno stipendio superiore a quello dei soldati regolari russi, l’equivalente in potere d’acquisto reale a 3-5mila euro al mese. Le reclute vengono addestrate in un campo a Molkin, nella regione di Krasnodar. A rendere i mercenari particolarmente desiderabili per il governo è il loro livello di preparazione: «non è la solita fanteria russa», ha detto Oleksandr Buntov, comandante ucraino che ha combattuto contro di loro a Popasna e poi a Lysychansk: «lo si vede da come camminano e da come si muovono».

Più armamenti e meglio usati

Il gruppo Wagner, possiede e sa usare più armi, tra carri armati, artiglieria pesante e sistemi missilistici. Nelle ultime settimane l’intervento dei mercenari del Wagner sarebbe stato decisivo in alcuni successi militari ottenuti dall’esercito russo. Per esempio a Popasna, permettendo ai soldati russi di conquistare la città. Lì il gruppo aveva anche stabilito una sua sede, che le forze ucraine sono riuscite a colpire e distruggere. L’intervento dei mercenari è stato decisivo anche a Lysychansk, caduta sotto il controllo dei russi a inizio luglio.

Sdoganamento Wagner-governo perché?

Lo sdoganamento dei legami tra il governo russo e il gruppo Wagner sarebbe dovuto agli insuccessi dell’esercito della Russia, la versione ucraina. Secondo Victor Yahun, ex vicecapo dei servizi segreti ucraini, fare affidamento sui mercenari sta permettendo alla Russia anche di compensare il bassissimo morale dei suoi soldati: «l’unica motivazione rimasta è il denaro», ha detto. «Il gruppo Wagner è la loro unica unità di combattimento che compie assalti senza farsi domande», anche se subisce perdite durante ogni missione.

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