
Guterres: ‘Cessate il fuoco immediato per scopi umanitari’. Papa: ‘Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata, si faccia tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria’
L’Al-Ahli Arabi Baptist Hospital si trova al centro di Gaza City: vi si erano rifugiate centinaia di famiglie, soprattutto donne e bambine. Si cercano i corpi tra le macerie. Nel blitz sarebbero morti centinaia di pazienti. Hamas ha parlato prima di cinquecento, poi di 200. Israele ha detto di «dover verificare» per poi rivolgere a sua volta le accuse contro l’avversario: «È stato il fallimento di un razzo partito proprio da Hamas», sostengono le Forze di difesa israeliane, tra i dubbi generali. La strage ha acceso la rabbia dei palestinesi: in Cisgiordania ci sono state manifestazioni di proteste, con scontri, e il presidente dell’Autorità nazionale, ha dichiarato tre giorni di lutto.
Gli ultimi dati parlano di tremila uccisi, tra cui mille bambini. Sei di loro sono rimasti vittime ieri dell’ordigno che ha centrato una scuola dell’Agenzia Onu per i rifugiati (Unwra), in cui avevano cercato riparo. I feriti sono 12.500 feriti. L’inferno si abbatte su case, scuole, campi profughi. E ospedali, secondo quanto denunciato da Hamas.
Non poteva partire peggio la visita di Joe Biden oggi in Israele, in un Medio Oriente sempre più in fiamme dopo il raid su un ospedale di Gaza – con scambio di accuse tra Hamas e Idf – condannato come una violazione del diritto internazionale dal mondo arabo ma anche dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel e da altri leader internazionali.
Un massacro che ha indotto la Giordania a cancellare il summit a 4 con Biden, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen, dopo che quest’ultimo aveva annunciato il suo forfait. Il vertice ad Amman doveva seguire la visita del presidente americano in Israele ed era stato convocato per “trovare un orizzonte politico che rilanci il processo di pace israelo-palestinese“, bloccato da anni per la ferma opposizione del premier israeliano Netanyahu e la poco convinta azione diplomatica americana a favore della soluzione dei due Stati.
L’organizzazione Save the Children ha reso noto che più di 1.000 bambini sono morti a causa dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza degli ultimi 11 giorni, circa, uno ogni 15 minuti. Il numero dei minori morti rappresenta circa un terzo del numero totale delle vittime.
“Il tempo sta scadendo per i bimbi di Gaza“, ha detto in una nota il direttore dell’organizzazione Jason Lee.
“Oggi è prevista la riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu: è necessario un cessate il fuoco per salvare la loro vita. Senza la fine dei combattimenti la vita di migliaia di bambini è appesa a un filo“.
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