Le tensioni tra i due paesi si erano intensificate dopo la fallita rivolta armata in Russia del 24 giugno tentata dai mercenari del Gruppo Wagner guidati da Yevgeny Prigozhin: la Bielorussia aveva accettato di accogliere sul proprio territorio i militari del gruppo Wagner e da allora il presidente bielorusso Alexander Lukashenko aveva in diverse occasioni fatto ironia sull’ipotesi che i membri di Wagner potessero essere intenzionati a superare il confine con la Polonia. Il ministero della Difesa polacco ha detto di aver avvisato la NATO della propria mobilitazione e di aver convocato l’incaricato d’affari bielorusso per un confronto sulla questione.
Le regioni orientali della Polonia lungo le frontiere con la Bielorussia e l’Ucraina, la Podlesia, un tempo erano note per i paesaggi idilliaci e per il turismo. Oggi vengono invece citate soprattutto per le tensioni militari con Minsk, alleata della Russia di Putin, e per il grande afflusso di migranti in fuga dalla guerra. E il governo aveva deciso di costruire una barriera lungo il confine con la Bielorussia. Un muro costantemente ampliato e rafforzato. Assieme alle paure alimentate politicamente da una Polonia in piena fase elettorale, con il governo nazionali populista a rischio di sconfitta che sollecita il richiamo patriottico anti Russia, ma anche anti Unione europea per le ‘troppe’ regole di democrazia imposte.
Come annunciato dal ministero della Difesa, la Polonia prepara anche il dispiegamento di forze militari a Grajewo, Siemiatycze e Czerwony Bor. A pesare sarebbe la presenza di mercenari del gruppo Wagner, che come noto hanno riparato in Bielorussia dopo il breve ammutinamento e la marcia verso Mosca interrotta a metà strada. Secondo valutazioni terze anche occidentali, il gruppo Wagner non costituisce un pericolo reale, non sognandosi neppure di muoversi contro un Paese Nato. Tuttavia, le autorità di Varsavia con l’ampio sostegno dei media quasi totalmente filo governativi hanno generato e sostenuto questa paura, una volta superata quella legata al flusso di migranti.
La televisione di Stato controllata dal governo ripete che la regione di confine di Podlasie è sicura grazie allo schieramento di molta polizia e migliaia di soldati. Mentre stampa e tv di supporto alimentano scenari e paure sul gruppo Wagner pronto per assaltare il confine.
Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il governo di Varsavia ha aumentato la spesa per la Difesa al 4% del Pil, con la possibilità di raggiungere il 5% secondo le dichiarazioni dei politici. In questo modo, la Polonia è diventata uno dei Paesi con i maggiori investimenti militari tra i membri della Nato.