Poco dopo l’alba, il portavoce delle Forze armate israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, traccia il bilancio dell’attacco iraniano contro Israele. Hagari ha confermato che il 99% dei 300 fra missili e droni lanciati durante la notte è stato intercettato e abbattuto dalla difesa aerea. In particolare, ha spiegato, sono stati lanciati 170 droni nessuno dei quali è arrivato allo spazio aereo israeliano: tutti sono stati abbattuti fuori dai confini del paese da Israele e dai suoi alleati. Neanche i 30 missili da crociera sono riusciti ad entrare nello spazio aereo israeliano: 25 sono stati abbattuti dall’aeronautica israeliana.
“Se il regime israeliano dovesse commettere nuovamente un’aggressione militare, la risposta dell’Iran sarà sicuramente e decisamente più forte e più risoluta”. Lo ha scritto l’ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite Amir Saed che ha definito “un atto di autodifesa” l’attacco di questa notte a Israele. “In qualità di membro responsabile delle Nazioni Unite, la Repubblica islamica dell’Iran si impegna a perseguire gli scopi e i principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale, e ribadisce la sua posizione coerente secondo cui non cerca un’escalation o un conflitto nella regione”.
Gli Stati uniti spingono su un doppio binario: da un lato assicurano sostegno incrollabile a Tel Aviv (come è stato nella notte), dall’altro invitano Israele alla “moderazione”. Il ministro della Difesa americano Lloyd Austin:
“Non cerchiamo un conflitto con l’Iran ma non esiteremo ad agire per proteggere le nostre forze e sostenere la difesa di Israele”.
Secondo una fonte americana citata da Axios, in un colloquio telefonico di mezz’ora Biden avrebbe detto a Netanyahu di “tenersi questa vittoria e non reagire in modo esagerato”. Sempre secondo la stessa fonte, gli Stati uniti non sosterranno un contrattacco israeliano contro Tehran.
Tamara Qiblawi della CNN a Beirut : un attacco iraniano senza precedenti contro Israele spinge la regione in acque inesplorate
Iran all’Onu, ‘col nostro attacco la questione è conclusa’
L’Iran ha fatto appello a Israele perché non reagisca al suo attacco diretto di droni e missili, definito giustificato e risposta obbligata al raid contro il consolato di Damasco.“La questione può considerarsi chiusa così”, ha detto la rappresentanza iraniana all’Onu. “Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura”, ha dichiarato l’ambasciatore Saed Iravani, che ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres affermando che l’attacco contro Israele “rientra nell’esercizio del diritto di Teheran all’autodifesa”.