
E, del resto, che le cose stiano proprio così è testimoniato dalle sconfitte a ripetizione subite dai suoi candidati, il che ha consentito ai democratici di conservare la maggioranza al Senato, e di cedere ai repubblicani la Camera con un margine risicatissimo. Contrariamente a quanto asserivano i sondaggi, non c’è stata alcuna “onda rossa” (repubblicana), mentre il Partito democratico si trova ora in una posizione assai migliore di quella ipotizzata dai sondaggisti.
C’è però una situazione curiosa di cui occorre tener conto, e si tratta di questo. A contendersi la presidenza tra due anni potrebbero essere due “vecchietti”, nel senso davvero anagrafico – e non metaforico – del termine. Joe Biden avrà 82 anni nel 2024, ma ha già annunciato la sua intenzione di ricandidarsi per un secondo mandato. Bisogna ovviamente appurare se il suo Partito gli darà luce verde, ma è un’eventualità che non si può affatto escludere.
Dopo il disastroso ritiro dall’Afghanistan, in effetti l’attuale presidente ha conseguito dei successi, soprattutto in politica estera, grazie alla sua grande esperienza politica maturata in decenni di presenza nelle posizioni che contano a Washington. Per ora detiene il vantaggio di non avere avversari di peso e in grado di infastidirlo. Non è un caso, infatti, che la sinistra democratica (che non gradisce la sua ricandidatura) proponga di tenere delle primarie serie. Sperando che da esse emerga una personalità nuova e carismatica, com’era avvenuto con Barack Obama.
Ha invece già annunciato ufficialmente la sua candidatura Donald Trump, nonostante lo smacco subito nelle elezioni di Mid Term e i numerosi guai giudiziari che lo vedono coinvolto. Soprattutto uno, dovuto al suo comportamento durante l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. La sua mancata condanna delle violenze di quel giorno hanno indotto molti a ritenere che l’ex presidente si sia reso complice di un atto eversivo, accusa gravissima per chi aspira alla Casa Bianca. Ma si sa che il tycoon di New York è un tipo tosto e non facile da scoraggiare.
Come per Biden, occorrerà appurare se il Partito repubblicano gli darà semaforo verde, e le sue prospettive in questo senso non sono per ora incoraggianti. Tra l’altro nel campo repubblicano un candidato alternativo forte c’è già. Si tratta di Ron DeSantis che ha solo 44 anni. Trump lo teme, e infatti ha già minacciato di divulgare notizie scandalose sul suo conto, anche se nessuno ha capito se riguarderebbero la sua vita privata oppure quella pubblica.
In ogni caso, come prima accennavo, non si può escludere che nel 2024 il duello presidenziale veda nuovamente coinvolti l’82enne Joe Biden, e il 78enne Donald Trump. Due ‘vecchietti’, per l’appunto. Scenario insolito per gli Stati Uniti, quasi da ‘fantapolitica’. Ma gli elementi in gioco sono tanti, a partire dall’economia e dall’inflazione, fino alle crescenti perplessità circa le cifre enormi spese a favore dell’Ucraina e l’esito della competizione con la Cina di Xi Jinping.
Si dice spesso che l’Italia non è un Paese per giovani e, a questo punto, può darsi che la frase si adatti anche agli Stati Uniti.