Complottisti della «grande sostituzione», il nuovo razzismo suprematista bianco

La teoria della ‘grande sostituzione’, citata da anni dall’estrema destra statunitense ed europea, che fa leva sul timore della classe bianca e medio-bassa di perdere i propri privilegi nei confronti dei migranti stranieri che arrivano in Occidente.
La teoria è stata citata come fonte di ispirazione da diversi autori di attentati e attacchi armati di matrice razzista avvenuti di recente negli Stati Uniti. 

«Grande Sostituzione»

«Teoria complottista secondo cui l’immigrazione di massa in Europa non è frutto di un moto spontaneo, ma risponde a un deliberato piano di sostituzione delle popolazioni europee bianche e di fede cristiana con quelle provenienti da altri continenti, prevalentemente di fede musulmana», scrive l’Istituto Treccani. Un chiaro riferimento al «Grand Remplacement», una discussa teoria messa a punto da pensatori dell’estrema destra, secondo cui la popolazione francese viene volontariamente sostituita da un’altra, di origine extra-europea.

Italia, Casa Pound e Lega

Uno dei responsabili di Casa Pound, formazione già alleata della stessa Lega e che ha fatto delle tesi della «sostituzione di popoli» il centro della propria propaganda, ha dedicato all’argomento addirittura un volume, nel quale si afferma che «il pericolo maggiore per la civiltà europea è rappresentato dalla Grande Sostituzione delle sue popolazioni, organizzata dalle élites economiche di destra congiuntamente con le caste culturali di sinistra», insiste Treccani.

Generation Identity

Recentemente è stato individuato un network che legherebbe l’uomo accusato di aver ucciso 50 persone nelle moschee di Christchurch con Generation Identity, uno dei movimenti di estrema destra in più rapida crescita in Europa. Parliamo di una rete molto estesa in Europa e con contenuti capaci di raggiungere elevati livelli di viralità sui social media. Il manifesto di questo network si può rintracciare nella teoria cospirativa che millanta l’esistenza di un piano di sostituzione delle popolazioni bianche europee con migranti e musulmani.

La teoria della ‘grande sostituzione’

La teoria della ‘grande sostituzione’ ha origini piuttosto incerte, e ha iniziato a diffondersi soprattutto negli ultimi dieci anni negli ambienti di estrema destra di Stati Uniti ed Europa, ricostruiva il Post un anno fa. È stata citata esplicitamente come fonte di ispirazione da diversi autori di attentati di matrice razzista avvenuti di recente negli Stati Uniti: tra questi il responsabile dell’attentato alla sinagoga di Pittsburgh del 2018, in cui furono uccise 11 persone, quello alla sinagoga di San Diego, nell’aprile del 2019,  dell’attentato di El Paso dell’agosto del 2019, in cui furono uccise 23 persone. E Payton S. Gendron, 18enne autore della strage del 14 maggio 2022 in un supermercato di Buffalo in cui uccise dieci persone, in gran parte afroamericane.

L’iniziazione razzista via social ‘4chan’

In un suo documento Gendron dice di aver iniziato a interessarsi alla teoria della ‘grande sostituzione’ da poco tempo, con l’inizio della pandemia da coronavirus, e di averla scoperta frequentando ‘4chan’, un forum online noto per ospitare contenuti estremi e spesso razzisti. Gendron cita inoltre come fonte di ispirazione Brenton Tarrant, responsabile dell’attentato del 2019 a Christchurch, in Nuova Zelanda, in cui furono uccise più di 50 persone, che a sua volta prima di compiere la strage aveva scritto un testo in cui citava la tesi della “grande sostituzione”.

Razza caucasica razzista e spesso stupida

Uno dei primi scritti in cui si fa riferimento alla teoria, fu realizzato da Theodore Bilbo, governatore dello stato del Missouri nei primi anni del Novecento. Nel libro, intitolato «Scegliete: separati o bastardi», Bilbo sosteneva la ‘superiorità della razza bianca caucasica’, che reputava in pericolo a causa degli ‘incroci con altre razze’. Ma a promuovere più di tutti la ‘grande sostituzione’, furono due romanzi. Il primo, intitolato‘Le Camp des saints’, scritto dal francese Jean Raspail nel 1973: Europa invasa da popolazioni dall’India incivili e inferiori che porteranno all’annientamento dei popoli europei. Il secondo, ‘The Turner Diaries’, scritto dall’americano William Pierce nel 1978: guerra civile Usa in cui le persone di ‘razza bianca caucasica’ rischiano di essere sterminate da tutte le altre etnie.

Fantascienza e fantafascismo

I due libri sarebbero rimasti confinati nella letteratura fantascientifica, se non fossero stati riscoperti da studiosi e intellettuali di estrema destra, che li utilizzarono per dare sostegno alla teoria della ‘grande sostituzione’. Il più importante fu l’accademico francese Renaud Camus, con un libro del 2011 intitolato ‘Le grand remplacement: Introduction au remplacisme global’ , diede per primo il nome alla teoria complottista come oggi è conosciuta. Camus parla degli ‘immigrati come colonizzatori’, e paragona il mescolamento di etnie e culture avvenuto in Francia al genocidio degli ebrei compiuto dai nazisti.

Bianchi fuori, neri dentro

Le tesi di Camus nel corso degli ultimi anni hanno avuto parecchio successo, tanto che il termine «sostituzione» per i fenomeni migratori è entrato nel lessico di molti politici di estrema destra. In Italia, viene citato  il leader della Lega Matteo Salvini che avrebbe più volte parlato di «sostituzione etnica e di genocidio del popolo italiano», così come la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, mentre in Francia ad usare questi termini sono stati soprattutto politici come Marine Le Pen e Éric Zemmour. Oltre che alle migrazioni, i seguaci della ‘grande sostituzione’ si oppongono anche all’omosessualità e all’aborto, perché ritengono che possano portare a una futura estinzione della ‘razza bianca’.

‘Piano Kalergi e il meticciato utile’

La teoria della ‘grande sostituzione’ è simile a quella del cosiddetto «Piano Kalergi», inventata dal neonazista e negazionista austriaco Gerd Honsik in un libro del 2005.

Secondo questa tesi, l’arrivo di centinaia di migliaia di persone in Europa sarebbe parte di un piano segreto architettato dalle élite politiche ed economiche occidentali per importare milioni di potenziali lavoratori a basso costo, «mischiarli con le razze europee e creare così un meticciato debole e facilmente manipolabile».

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