Media malati: 5 feriti è pogrom, 120 mila morti è legittima difesa

Di Amsterdam e della partita tra Ajax e Maccabi, abbiamo già dato conto su InsideOver e su Remocontro. «Abbiamo parlato di ‘pogrom’ perché era chiaro che si trattava di violenze…

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I 3 di Mostar 30anni dopo: «Tutti, tutti ora dormono…», Antologia di Spoon River

Le immagini dei morti quotidiani tra i giornalisti a Gaza, a ricordare il 28 gennaio 1993, 30 anni fa esatti, quando i tre colleghi della Rai Trieste, Marco Lucchetta, Sasha…

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Auguri da Remocontro

Auguri a tutti i nostri lettori. A chi può festeggiare con le persone care, e a chi anche oggi vive in sofferenza, come il bambinello di quel presepe palestinese di…

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Ucraina: le troppe pagelle di Zelensky al mondo

«Uno dei tratti che più disturbano nei discorsi del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è il tono arrogante da lui usato nei confronti di molti Paesi che lo stanno supportando contro…

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‘La rete di Putin in Italia’, tentazioni di caccia alle streghe

Versione italiana del fallito ‘Ministero della Verità’ tentato da Biden? Chi sono gli influencer e gli opinionisti che fanno propaganda per Mosca, il titolo forte del Corriere della Sera. Fonte,…

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Guerra sul fronte informazione, il Corriere della Sera apre al dubbio

«Il grande errore degli Stati Uniti è credere che la Nato sconfiggerà la Russia». Lo dichiara il prestigioso economista statunitense Jeffrey Sachs, direttore dello Earth Institute della Columbia University, che…

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A volte il giornalismo è anche Nobel

Il Nobel per la pace ai giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov, per «la loro coraggiosa battaglia per la libertà di espressione nelle Filippine e in Russia» ha annunciato la…

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Auguri di Remocontro: 2021 per uscire dal dramma e ricominciare
Auguri di Remocontro: 2021 per uscire dal dramma e creare futuro

Remocontro è una idea applicata alla ‘virtù del dubbio’, per non cadere nelle verità troppo facili, e tutto questo in uno ‘spazio giornalistico aperto’. Tanti autori, tante teste, spesso tante…

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50 giornalisti uccisi nel 2020, e non serve una guerra per farli bersaglio

Un tempo era un mestiere di prestigio e in parte anche di privilegio. Poi fu soprattutto mestiere di passione. Ora, per chi ha la fortuna di esercitarlo con un contratto…

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TERZA PAGINA-La guerra del giornalismo da retrovia

Le guerre, sia per farle sia per raccontarle, hanno sempre almeno due volti contrapposti. Non solo l’ingannevole trappola di chi l’ha provocata o di chi la subisce o, peggio, del…

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Territorio Comanche, là dove non vedi i fucili ma i fucili vedono te

Bosnia, o Iraq, o Siria, o Libia, o Afghanistan. Territorio Comanche è più una percezione che un luogo. L’invenzione di questa definizione è del cronista spagnolo Arturo Perez-Reverte. Oggi Reverte…

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Walter Tobagi 40 anni dopo il terrorismo in casa – Massimo Nava

Il 28 maggio di quaranta anni fa moriva Walter Tobagi, ucciso da cinque colpi di pistola esplosi dai terroristi di estrema sinistra. Aveva solo 33 anni il giornalista del Corriere…

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Repubblica versione Agnelli: solo cambio di direttore?

Carlo Verdelli non è più il direttore di Repubblica, al suo posto Maurizio Molinari. Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Editoriale Gedi (della famiglia Agnelli) ha nominato Maurizio Molinari direttore…

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Baghdad, i ragazzi di Piazza Tahrir, l’Inviato e la Rai servizio pubblico

Un tempo il mestiere nobile del giornalismo era quello dell’Inviato speciale. Poi fu il video a fagocitare mestiere e carriere. Ora il web che parcellizza il mondo con tante fotografie di fatti, in genere senza un narratore che te le metta assieme. Il reporter sul campo a darti sintesi oltre a ciò che appare e non a mostrare se stesso. Un omaggio dovuto a un vecchio amico ma soprattutto ad un mestiere tanto amato e sempre meno praticato.

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Malta, il premier non molla e dei mafiosi minacciano la stampa

Muscat prende tempo. Attenderà la chiusura caso Caruana. Lo sostiene una nota del governo che smentisce (dopo sette ore di infuocata discussione) le spaccature di cui avevano ampiamente parlato i media maltesi

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Orban, giornalismo all’ungherese contro la ‘stampa di sinistra’ Ue

Viktor Orban superstar alla festa della destra italiana. «In Ue stampa di sinistra, in Ungheria è diverso: ‘I giornalisti da noi non possono parlare il bla-bla europeo’»,

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