La Corea del Nord ha deciso di aggiornare la sua flotta navale. Le due fregate, denominate Ffh-3 (Imo 4746054) e Ffh-4 (Imo 4746066), sono recentemente apparse nel database Imo sotto la bandiera della Repubblica Popolare Democratica di Corea, con la «Korea North Govt Naval Force» elencata come proprietaria di entrambi i mezzi. La notizia è stata riportata dal sito Nk News, secondo cui il governo nordcoreano dovrebbe completare la costruzione delle di entrambe le fregate nel dicembre 2026. Il registro ufficiale non elenca altri dettagli, come la portata lorda, la loro stazza e le dimensioni, lamenta Federico Giuliani su InsideOver che pure ha fatto la scoperta.
Non è chiaro se Pyongyang seguirà il piano, svelato per la prima volta da Radio Free Asia. Per Peter Ward, un esperto dell’economia nordcoreana, la Corea del Nord dovrebbe comunque avere la capacità di produrre in casa l’acciaio per costruire le due navi da guerra, nonostante le potenziali difficoltà nell’acquisire materiali, ma ormai è noto che nel mondo delle sanzioni incrociate, tutto di triangola. «Se le autorità nordcoreane hanno davvero bisogno delle fregate, troveranno i soldi per costruirle», ha spiegato Ward, magari stringendo la dieta popolare. «La tecnologia necessaria per costruirle potrebbe non essere economica, e non è neanche lontanamente all’avanguardia come le capacità dei missili ipersonici». Sfida in corso d’opera.
Di fatto, sappiamo ben poco delle due presunte e imminenti fregate che potrebbero presto arricchire la flotta di Kim Jong Un. Secondo un’analisi del 2014 del portale 38 North, il nome in codice ‘Ffh’ – lo stesso apparso sul registro dell’Imo – indicherebbe una fregata per elicotteri da guerra antisommergibile. Il rapporto citato sottolineava come due ‘Ffh’ da 1.300 tonnellate, costruite tra il 2011 e il 2012 e armate con lanciarazzi antisommergibile Rbu-1200 di epoca sovietica e un elicottero, fossero la più grande aggiunta alla flotta navale della Corea del Nord dagli anni ’80.
Stando al database dell’Organizzazione marittima internazionale i nordcoreani gestirebbero attualmente quattro navi di ‘classe fregata’: la cinquantenne ‘531’ (Imo 4579114) costruita nel 1973, e l’altrettanto datata ‘591’ (Imo 4579126) costruita nel 1975, e le due giovani Ffh-1 (Imo 4718849) e la Ffh-2 (IMO 4718851) costruite nel 2014. Il numero totale di fregate in servizio attivo nella marina del Nord rimane tuttavia difficile da verificare, visto che il Paese, stando ad alcuni esperti, avrebbe più volte manipolato i registri Imo.
L’esercito sudcoreano stima che Kim possieda quattro volte più navi da guerra del Sud, anche se gli analisti hanno fatto presente che la maggior parte di questi mezzi sia composta da navi più piccole, e che la Marina della Corea del Nord sia meno temibile rispetto a quella di Seoul. A metà maggio, la Marina sudcoreana ha commissionato la fregata Cheonan (Ffg-826) da 2.800 tonnellate come parte degli sforzi del Paese per modernizzare il proprio arsenale navale.
Per la cronaca, il Cheonan prende il nome da una corvetta della marina della Corea del Sud affondata da un siluro sottomarino del Nord nel 2010, nei pressi dell’isola di Baengnyeong.
L’Imo elenca 27 fregate sudcoreane nel database, di cui solo 16 costruite tra il 1985 e il 2022. Seoul prevede di lanciare almeno otto nuove navi da guerra di classe fregata tra il 2024 e il 2030, con quattro che lasceranno i cantieri entro la fine di quest’anno.
Sulla mossa di Kim, gli esperti navali statunitensi hanno spiegato che servirà tempo prima di valutare le reali capacità delle nuove fregate di Kim, ma non dovrebbero rappresentare una ‘grande minaccia’, che è quasi una gentilezza (o un insulto) da parte loro. Ken Gause, direttore del Centro statunitense per l’analisi navale:
«Sarà interessare sapere dove saranno schierate le nuove fregate, se nel Mare dell’Est o nel Mare dell’Ovest, e quali tipi di armi da fuoco trasporteranno». E almeno per questa notizia il mondo non trema.