Tra Turchia e Siria un muro di 900 chilometri

Muro strategico a doppio uso per la Turchia. Fermare il passaggio dei foreign fighters verso la Siria, ma soprattutto, fermare passaggi, e aiuti e armi dalle formazioni curde siriane o irachene oltre confine, alle formazioni armate che operano in casa. 911 chilometri di barriera di cemento tra torri di avvistamento.
«Abbiamo già completato due terzi della barriera, entro pochi mesi il progetto sarà ultimato», hanno detto fonti governative alla Associated Press. Contemporaneamente, sono già cominciati i tentativi di scavare tunnel sotto il confine, ma dicono gli orgogliosi turchi, «li abbiamo neutralizzati». Sfida da qui ai prossimi decenni.

Addio alla politica delle “porte aperte” tra Turchia e Siria, di fatto archiviata da almeno un anno dopo tanti e sporchi compromessi al limite della complicità con i ‘Fratelli musulmani’ d’oltre confine. Finora sarebbero stati completati oltre 300 chilometri di vero e proprio muro di cemento armato, a ridosso di zone critiche come quelle di Kilis e Hatay (Antiochia) e curde di Şırnak e Kobane. Altrettanti chilometri sarebbero stati equipaggiati con barriere più leggere, ma comunque barriere, nelle zone in cui il rischio di infiltrazioni di combattenti curdi o islamisti è considerato minore. Non manca molto a quando tutto il confine sarà sigillato di fatto.

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Una svolta rispetto all’ondata di profughi siriani dalla Turchia della fine 2015. Decisivi, il deterioramento della sicurezza nella stessa Turchia e il rovesciamento delle alleanze rispetto alla Siria, l’alleanza con la Russia, che hanno cambiato lo scenario strategico e gli interessi in campo. Lontani i tempi in cui per attraversare il confine turco-siriano ‘bastava correre attraverso campi e colline’.
Quella corsa l’hanno fatta in troppi, compresi foreign fighters, e combattenti curdi con l’ambizione di unificare i propri territori siriani a quelli turchi, e altri fuggitivi poco desiderabili.

A giustificare muri e barriere, i numeri di incerta veridicità forniti dalle autorità che sembrano ora in gradi di dirci quanti combattenti Isis clandestini se ne andavano tranquillamente avanti indietro lungo quel confine. 57,186 tentativi di attraversamento illegale del confine di stato impediti, il 90% dei quali sul confine con la Siria. 424.641 persone sono state arrestate, compresi i cittadini di 74 paesi del mondo (droga o armi o rivoluzione islamica).
Uno notizia di conforto, il numero di mercenari che cercano di unirsi al sedicente Stato islamico sarebbe diminuito di sette volte rispetto al 2015.

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