Quasi silenzio elettorale, exit poll, Tg marchetta e il resto d’Europa

Finalmente silenzio elettorale, dopo una campagna durata per qualcuno quanto l’attuale governo nazionale, con qualche Tg che per un giorno forse torna ad essere giornale e non organo di marchetta.
Di qui a domenica sera (entro le 23) a pensare almeno per un volta non alle tifoserie di casa ma all’Europa che vorremmo. Ma si sa che noi remiamo contro.
Al momento accontentiamoci di festeggiare o fare gli scongiuri su quel poco e incerto da Exit poll (Olanda e Irlanda) e una occhiata in casa dei due Paesi chiave del blocco ‘sovranista’, Polonia e Ungheria, che tanto vuole ma che nessuno sa quanto stringerà.

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Il muro ungherese alle porte dell’Europa

Un mondo di muri è una serie del giornale brasiliano Folha de S. Paulo sulle barriere costruite per chiudere i confini, fermare i migranti o nascondere la povertà. Nel 2001 ne esistevano 17, oggi sono 70.

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Libertà di stampa modello Orban in Ungheria, se la conosci la eviti

3 maggio giornata mondiale della libertà di stampa, ricordate? ‘Budapest, la scure di Orbán contro la stampa ungherese’. Titolo e notizia su Repubblica ‘on line’, sfuggita a molti e drammaticamente verificata. Nel mirino è adesso una delle ultime testate indipendenti del Paese, il settimanale cartaceo e online HVG, da anni nella lista nera del premier. Niente più pubblicità per il giornale e morte per soffocamento finanziario.

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Ungheria di Orban, piccolo Paese, poca democrazia, leader esagerato

Da qui alle elezioni europee dal 23 al 26 maggio, giornalisti di 27 nazioni dell’Unione raccontano su Internazionale, in collaborazione con VoxEurop, la campagna elettorale nel loro paese. La nostra sintesi

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Ungheria di Orban e Minculpop, tra Ppe e Steve Bannon

Travaglio Ungheria tra crescita economica e perdita di democrazia. Orban sempre più autoritario e a destra fuori del Partito popolare europeo e dall’ultimo vincolo di moderazione? Ora lui si pente (così’ dichiara) e chiede scusa, ma altri, Steve Bannon e tutto quello che nascostamente rappresenta, vogliono Orban con Kaczynski e Salvini a capo dell’Europa sovranista sfascia tutto

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Vikton Orban cruccio dei Popolari, a chi conviene la rottura?

Viktor Orban dentro o fuori il Ppe? Lo scontro tra diverse anime dei Popolari, primo gruppo politico in Europa in termini di voti, seggi e posti di comando. Poi il voto del Parlamento europeo sulle violazioni dello stato di diritto in Ungheria, fa esplodere le contraddizioni.

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Orban più ‘popolare’ o più fascista? Dubbio democristiano

Cresce la tensione interna al Partito popolare europeo per l’espulsione dal gruppo del premier conservatore ungherese e del suo partito ultra conservatore, nazionalista ed anti europeo.

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Teenager revolution, le proteste studentesche scuotono l’Europa

Teenager revolution. Donne e giovanissime Greta e Blanka. La prima con il suo esempio ha fatto esplodere un movimento studentesco sul cambiamento climatico. L’altra, Blanka, in Ungheria è sotto attacco per la sua opposizione al governo autoritario di Viktor Orban.
-Dalla Svezia all’Ungheria l’Europa è percorsa dal protagonismo giovanile che sta travalicando gli oceani giungendo fino in Australia. Il destino del pianeta è davvero affidato alle nuove generazioni.

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Imre Nagy e Orban, un po’ di storia contro l’autoritarismo ignorante

Se Orban rinnega gli eroi della rivoluzione ungherese….
-Il premier sovranista, eurofobo e dal manganello facile, ha fatto rimuovere la statua di Imre Nagy, eroe nazionale, tacciato di essere un comunista della peggiore specie.

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Minculpop all’ungherese, stampa plaudente in ode sovranista

Ungheria ormai dentro un regime autoritario. L’informazione indipendente sta morendo. Nasce il Central european press and media foundation, un concentrato di 500 testate filogovernative.
-Un regalo dei maggiori imprenditori editoriali ungheresi al governo di Orban in vista delle elezioni europee. Ma Bruxelles tace.

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Ungheria, autoritarismi di ritorno: la «Victatura» di Victor Orban

Ungheria, la protesta non si ferma e il governo non cede.
-La riforma del lavoro porta in piazza, ormai da giorni, studenti, sindacati, opposizione (e perfino qualcuno di Jobbik): «Abbiamo conosciuto il regime, ora ci stiamo riavvicinando a quella realtà».
-E l’autoritarismo di Victor Orban già diventa una ‘victatura’.

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Ungheria sovranista e forcaiola, ‘legge schiavitù’ rabbia in piazza

Migliaia di ungheresi sono scesi in piazza per il quarto giorno consecutivo per contro le politiche del premier conservatore e nazionalista, Viktor Orbàn, contro la “legge schiavitù”.
-Orban vuole alzare a un massimo di 400 l’anno le ore legali per lo straordinario, pagabili con calma, in tre anni.

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La ‘bomba etnica’ esplode a destra: Ucraina e Ungheria ai ferri corti

Scontro sulla Transcarpazia, territorio nei confini ucraini abitato da una forte minoranza ungherese.
-Budapest decide di concedere il suo passaporto ai cittadini ucraini di origine ungherese.
-Kiev: «È aggressione». Orbán replica col veto per la Ue e la Nato.
-Sullo sfondo il confronto con Mosca.

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Dai ragazzi della via Pál al 1956, storie ungheresi prima di Orban

-I ragazzi della via Pál, in ungherese ‘A Pál utcai fiúk’, un romanzo per ragazzi di Ferenc Molnár, forse il più popolare romanzo ungherese, e uno dei classici della letteratura per l’infanzia.
-Se non lo avete letto allora e avete ancora in qualche angolo nascosto di voi frammenti di ingenuità e purezza, cercatelo.
-La storia è ambientata a Budapest nella primavera del 1889 e descrive la ‘guerra’ tra due bande di ragazzini.
-Sempre a Budapest, 1956, l’invasione sovietica e la solidarietà del mondo che oggi il suo governo nega ad altri oppressi.
-E l’Austria solidale che non ti aspetteresti dati alcuni personaggi di oggi.
-E le rivelazioni di Giovanni Punzo sull’autore di via Pál, il cui vero nome non era Molnár ma Neumann, ebreo costretto alla fuga dal razzismo.

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Il Parlamento Ue condanna Orban, adesso cosa accade?

Con 448 voti a favore, 197 contrari e 48 astensioni la Plenaria del parlamento europeo ha approvato la denuncia del rischio di violazione dello stato di diritto nell’Ungheria del governo di Viktor Orban.
-Esisto non scontato perché la procedura richiede una doppia maggioranza super qualificata.
-Fra gli italiani, hanno votato a favore anche gli europarlamentari del movimento 5 stelle.
-Contro invece i parlamentari di Forza Italia e della Lega.

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Ungheria modello pericoloso, memoria, storia e inciampi

L’Ungheria tra le due guerre mondiali, follia di un regno senza Re.
-L’ammiraglio Horthy e la vocazione autoritaria, il fascismo e la sconfitta.
-Il dimenticato István Bibó.

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Remocontro