Trattare e assieme colpire nel mercato della tregua

Da un lato, si cerca disperatamente di trattare – così affermano pubblicamente -, mentre dall’altro ci si scambiano vicendevolmente razzi e bombe. In questo pazzo e tragico Medio Oriente, capita…

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Talebani e governo di Kabul cercano la pace-Sfida storica di Doha

«Una sfida enorme, un passaggio storico e complicato quello che si è aperto ufficialmente ieri in Qatar, dove i Talebani e i rappresentanti della Repubblica islamica d’Afghanistan si sono seduti…

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Boris ‘superman’ extracomunitario, ed è subito str…avagante

«Regno Unito sarà Superman del libero commercio. Niente regole Ue». «Non ci piegheremo, pronti a uscire a modo nostro nel 2021». Ma l’Unione avverte il piccolo Regno Unito che non potrà più beneficiare dei diritti e dei vantaggi economici se il 31 dicembre lascerà il mercato unico e l’unione doganale. Qualcuno si faccia bene i conti in tasca.

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Nuova trattativa Usa Talebani promette Trump dall’Afghanistan

La visita a sorpresa del presidente Usa alle truppe della base aerea di Bagram nel giorno del Ringraziamento. «Ripresi i colloqui coi Talebani, loro disposti al cessate il fuoco, noi a ridurre le truppe».

Ma l’Afghanistan che gli Usa vorrebbero lasciare è caos oltre la guerra. Dati ancora ignoti delle elezioni del 28 settembre. La Commissione elettorale insiste nel riconteggio ma Trump ha già deciso.

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Yemen, i sauditi trattano coi ribelli prima di perdere la guerra

L’Arabia Saudita e i ribelli Houthi hanno aperto delle trattative segrete per un accordo di pace. Riad ha fretta di lasciare lo Yemen dove teme danni politici e sconfitte, ma teme anche di lasciare campo all’Iran

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Venezuela, fallite le prove di forza, Guaidò Maduro costretti a trattare

Speranze per il Venezuela. Il governo norvegese ha annunciato che inizieranno veri colloqui di pace tra le parti per risolvere la crisi. La trattativa inizia però in una situazione di forte polarizzazione. Guaidò vuole la destituzione di Maduro. Il governo bolivariano conta sull’appoggio di Cina e Russia. Un rapporto dell’Onu accusa il regime di pesanti violazioni dei diritti umani. Maduro risponde che si tratta di un attacco degli Stati Uniti.

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Overdose elettorale, politichetta Tv, ma l’Europa che si prepara?

Basta ciance e tormentoni tv di improbabili analisti politici: alleanze, programmi possibili, ruoli e poltrone, nell’Unione che su cui quelli seri già stanno ragionando. Via alle trattative per le nomine che contano, stasera primo incontro a Bruxelles per individuare i nuovi Tusk, Tajani, Mogherini, Juncker e Draghi. Estrema destra senza numeri. Popolari e socialisti verso un allargamento della maggioranza a lib-dem e Verdi

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Venezuela, zitti zitti in Norvegia con Guaidò obbligato a trattare

Dopo il fallito golpe, trattative in vista. Rappresentanti di governo e opposizione venezuelana in Norvegia, pre trattativa per decidere se trattare. Maduro gode ancora dell’appoggio dei militari ed è saldamente in sella. La situazione è cristallizzata e solo un vero tavolo di colloqui può modificare il quadro.

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‘Dazi tuoi’, quelli Usa o quelli cinesi? Trump li ordina ma dal dire al fare…

Ore frenetiche alla bisca dazi, ora sì, ora no, rilancio, vedo. Mercanti in fiera ed economia mondiale nei guai. Trump ha ufficializzato i dazi ma di fatto cerca una via di fuga. Pechino ha già fatto assaggiare come intendere come reagire con l’asta sui buoni del tesoro a pagare il mostruoso deficit Usa

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Cina diserta le aste del Tesoro Usa e Trump di corsa riapre il negoziato

In 48 ore, giravolta del presidente americano che ha sostituito la minaccia di nuovi dazi a un possibile accordo con Pechino entro la prossima settimana. Sorpresa? Bastava far un po’ di conti e guardare all’asta del Tesoro americano e al suo debito in mano cinese

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Afghanistan, gli Usa pur di uscirne trattano con Russia e Cina

Trattare anche col diavolo pur di uscire dalla trappola Afghanistan. Dopo gli incontri segreti coi Talebani, vertice a Mosca coi cinesi invitati, per favorire un processo di pace.
Ma intanto si muore di più e per mano dei ‘buoni’. Le vittime civili causate dalle forze internazionali sono state di più rispetto a quelle provocate dai Talebani.

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Stati Uniti-talebani, accordo presto per uscire dall’Afghanistan

L’inviato americano, Zalmay Khalilzad, annuncia una “bozza di intesa”: i talebani si impegnano a cacciare dal Paese i gruppi terroristici -l’ex Isis e Al Qaeda- in cambio del ritiro delle truppe straniere. Ma il presidente afgano frena: “Servono colloqui seri tra noi e i talebani”. Non in molti a crederci.

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Afghanistan, dialogo Usa-Talebani con l’ombra di Mosca

Il primo incontro fra Talebani e Usa su eventuali futuri negoziati. Svolta storica. Gli americani ammettono di essere parte della guerra afghana e riconoscono legittimità politica ai Talebani. Ma senza un accordo regionale (anche con l’Iran), sarà Mosca la protagonista

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Irlanda del nord niente accordo Ue, rischio exit del governo May

British Exit. Niente svolta, il negoziato si blocca: guai in vista per il governo May. La premier costretta a fare marcia indietro su un testo concordato con l’Europa. Gli unionisti contrari all’ipotesi di uno status speciale per l’Irlanda del Nord assieme gli ultrà euroscettici. Anche la Scozia e la stessa capitale della Gran Bretagna, che hanno votato in maggioranza per il «remain», chiedono analogo trattamento

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Fuochi d’artificio ma niente guerra, d’accordo Usa Pechino Mosca

Con la Corea del Nord non si arriverà a una guerra. Lo dicono i tre grandi al capezzale del despota malato di bombe atomiche. Mentre la Corea del Sud annuncia l’installazione di batterie antimissile, prosegue il dialogo tra Usa, Russia e Cina su sanzioni e trattative. Putin protagonista nel calmare le acque. E il presidente americano ora dichiara ‘l’azione militare non è inevitabile’.

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Corea, pericolo reale o mercatino sul conto dell’accordo?

A forze di gridate ‘al lupo al lupo’, alla fine della favola, nessuno crede più al lupo Corea che ci mangia. E nessuno crede neppure all’altro commediante che minaccia, a nome di ‘noi’ occidente, di mangiarci in un boccone la Corea cattiva. Oppure, più semplicemente, quel lupo ce lo ‘compriamo’ chiudendolo in una gabbia dorata. Terza opzione buona per Piero Orteca, dopo aver eliminato la prime due per impossibilità tecnica (la prima), e per troppi rischi connessi (la seconda). Perché il giovane Kim sarà tutto quello che volete, ma scemo non è.

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Remocontro