Altalena Italia-Libia: Serraj a Roma ma Conte non condanna Haftar

Il premier di Tripoli non strappa al primo ministro italiano l’intimazione al generale cirenaico a ritirarsi dalla capitale. Oggi a Parigi e Berlino, mentre nel paese gli abbattono un caccia. Nessuna tregua per il Ramadan. E rispunta l’ex Isis che attacca una postazione dell’esercito di Haftar

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Tripoli caos, verso l’attacco finale?

Per le strade miliziani fedeli al governo di Accordo Nazionale aprono il fuoco da pick up dotati di armi pesanti. Allarme Onu, Già 110 i morti 20 mila gli sfollati. L’ombra del generale Haftar.
-Serraj e l’inviato Onu non possono recarsi a New York: se si muovono rischiano di essere uccisi
-Una intesa sulla ripartizione delle risorse petrolifere tra Haftar, il parlamento di Tobruk e la milizia di Misurata aprirebbe la strada alla resa dei conti finale con Serraj.

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Tripoli, guerra non solo a Serraj, Libia non solo migranti

Serraj chiede aiuto alle milizie di Misurata. Trecento mezzi blindati entrano nella capitale in difesa del premier. Oggi il tentativo di mediazione dell’Onu con le milizie
Italia ‘Paese guida’ della Libia promise Trump, poi scoprì che noi ci occupavamo soltanto di migranti, e lasciò alla Francia.

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Libia, teatrino francese e accordo sui disaccordi

Incontro Sarraj-Haftar a Parigi, «accordo storico», la spara grossa il padrone di casa Macron. Accordo per cessate il fuoco ed elezioni, e lui fa finta di crederci. La Francia torna in Libia dopo quel bel regalo che ha fatto al mondo l’ex presidente Sarkozy nella sua guerra contro Gheddafi in odore di petrolio. Dopo i problemi con l’esercito, ‘le president’ cerca il rilancio. Gli interessi economici, i giochi sporchi dietro.

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Libia, 6 anni dalla rivoluzione e la Nato delle bombe

Sesto anniversario della ‘rivoluzione’, quell’accenno di primavera araba che aveva illuso i libici e noi. Adesso uno dei premier che non comanda, Serraj chiede aiuto alla Nato dei bombardamenti del 2011. ‘Serve ancora la vostra forza per tenere a bada il mio avversario Haftar che ha il sostegno della Russia e dell’Egitto’. La Nato gongola, l’Europa tace, e l’Italia tiene mano a Serraj.

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Libia, il colpo di Stato permanente se esistesse lo Stato

Una nuova Guardia Nazionale creata al momento sfida Tripoli, mentre il premier Serraj è al Cairo. Dietro questa nuova forza militare l’ex premier Khalifa Ghwell. Gruppi di jihadisti tentano di riconquistare Sirte ma vengono respinti dal generale Haftar. Paese senza controllo e le formazioni jihadiste ancora operative.
‘Times’ di questa mattina: ‘Il governo di unità nazionale della Libia è vicino al collasso’.

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Libia, fallisce a Tripoli un azzardato tentativo di golpe

UN ‘QUASI GOLPE’ quello tentato in Libia, peggio di quello finito male in Turchia. Una milizia occupa il Consiglio di Stato, agli ordini dell’ex premier islamista Khalifa Ghwell (nella foto di copertina). Il governo Serraj ordina di arrestarlo, ma lui scappa e tutto sfuma nell’apparente ridicolo. Ma era solo un tentato golpe burletta? La Libia dell’eterna incertezza e la partita aperta per l’Italia dei tre sequestrati

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Libia, dopo Isis a Sirte la guerra vera per la ‘Mezzaluna petrolifera’

LA MEZZALUNA PETROLIFERA -Le forze armate fedeli al generale della Cirenaica Haftar hanno sottratto al governo Serraj il controllo del terminal petroliferi di Ras Lanuf ed Es Sider. Chi vince questa battaglia avrà in mano il futuro del Paese, salvo la possibile e temuta spartizione del Paese.

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Raid aerei Usa su Sirte chiesti dalla Libia

5 ANNI DOPO LE BOMBE OCCIDENTALI 2011 CONTRO GHEDDAFI.

Questa volta gli attacchi aerei li ha chiesti la Libia stessa col premier Serraj. L’intervento dei caccia americani autorizzato da Obama avrà durata limitata e sarà concentrato sui bunker di difesa della città roccaforte di Gheddafi ora nelle mano delle formazioni Isis che ancora resistono. Pentagono: “L’operazione punta a negare al Califfato ‘paradisi sicuri’ nella sua roccaforte a Sirte”. Farnesina: bene, ma noi non c’entriamo.

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Libia, Isis all’attacco con un attentato kamikaze

Un colpo, durissimo all’illusione che la cacciata dell’Isis potrebbe essere una «passeggiata», spiega Guido Ruotolo, che svela un grave attentato kamikaze praticamente occultato. Libia moderna Tela di Penelope, passi avanti a Vienna e arretramento sul campo. I francesi e gli egiziani con Haftar, gli inglesi con Misurata, noi, gli americani e altri alleati con Serraj. Fare un passo indietro tutti?

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Libia: la favola del governo Serraj che a malapena galleggia

GUIDO RUOTOLO DA OGGI SU REMOCONTRO. Senza una maggioranza parlamentare, Fayez Serraj, il commerciante di Tripoli fatto premier, dà l’impressione di galleggiare, di navigare a vista più che di tentare di portare il Paese fuori dalla crisi. Il generale Haftar ha iniziato la sua Lunga Marcia verso Sirte. E la diplomazia occidentale si divide in contrapposte tifoserie. 

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Libia, tensione a Tripoli per il «premier Onu». Gran pasticcio

Alta tensione a Tripoli, dopo l’arrivo via mare del premier libico designato Fayez al Sarraj, accolto con colpi d’arma da fuoco da parte delle milizie che non accettano il governo voluto dalle Nazioni Unite. Le strade della capitale bloccate da gruppi armati. I residenti, intimoriti, si sono ritirati in casa. Botteghe chiuse, coprifuoco di fatto.

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