Francia, tre secoli di poliziotti duri, dal Re Sole al piccolo Macron

«Alexandre Benalla non è il mio amante e non ha i codici nucleari». Ironia forzata del presidente francese Macron al primo scandalo della sua gestione. Alexandre Benalla, 26enne picchiatore di manifestanti alla festa dei lavoratori, nella cerchia dei collaboratori più stretti del presidente, tanto da costringere quest’ultimo a specificare che no, lui non possiede i codici nucleari, oltre la battuta sull’amante.
-Ma sembra sia una vocazione antica in Francia quella di ‘uomini forti’, specie di superpoliziotti, al servizio del potere. Dal Re Sole fino al «mitrailleur de Lyon», alle ‘brigate del Tigre’..
-Per poi finire a Macron-Benalla

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Russia-Usa dell’attore Reagan prima dell’immobiliarista

Ronald Reagan, mediocre attore hollywodiano che diventa 40° presidente degli Stati Uniti, e a gran parte del mondo sembrò allora una catastrofe.
-Fu lui, Reagan, a definire l’allora Unione sovietica, ‘Impero del male’. ‘Revisioni storiche già in corso su quella presidenza Usa.
-Arrivati al 45esimo presidente, con l’URSS diventata soltanto Russia, molti rimpianti.

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Brennero libero ai tempi di Radezky e ora è la volta dei nani

Il maresciallo Joseph Radetzky, quello della famosa marcia musicale. Il Brennero porta e ostacolo verso il sud dell’impero.
-A metà ottocento la sfida ingegneristica della prima ferrovia. Prima furono collegamenti principalmente strategici e militari.
-Dopo le due guerre mondiali il boom commerciale economico.
-Oggi soltanto degli imbecilli possono pensare di tagliere l’Europa, riportarla 150 anni indietro, per quattro disperati che cercano futuro in altra terra

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Paure baltiche dagli Zar a Putin, e la Nato spinge ad est

Paure balcaniche anti russe fatte proprie dalla Nato per spingersi sempre più ad est, confini diretti con la Russia. Vecchio atlantismo post sovietico che sopravvive e che spesso si impone anche in Unione europea: sanzioni sì, sanzioni no, e chi ci rimette di più.
-La storia contemporanea dei paesi baltici comincia nel 1918, quando la Russia zarista si ritirò e le province ottennero l’indipendenza, ma si trovarono a contrastare una forte presenza tedesca e la pressione sovietica.
-I fatti accaduti gravano ancora sull’immaginario collettivo dei tre paesi baltici generando paure e incomprensioni.
-Coinvolgendo la Nato che utilizza quei timori per la sua espansione ad est.

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Persia islamica mai arabizzata, Iran diavolo per arabi ed ebrei

Una ostilità dagli albori quella araba nei confronti dell’impero persiano, conquistato ed islamizzato ma mai arabizzato. Separatezza anche nella stessa fede, obbedienza sunnita prevalente nel mondo arabo, sciita in quello persiano-iraniano.
Poi la diffidenza ebraica, raccontata da Bernard Lewis, storico inglese di origine ebraica, morto il 19 maggio scorso a 102 anni. Spia nella guerra mondiale, ‘falco’ della Guerra fredda, è stato tra i più influenti consiglieri per la Casa bianca e il Pentagono nei piani per l’invasione dell’Iraq.
Il necrologio di Natanyahu che lo definisce ‘difensore di Israele’, intacca il suo ruolo di studioso neutrale.
Ma la storia, si sa, non è mai stata neutrale.

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Sanzioni, evitare o produrre guerre?

La storia delle sanzioni antica come il mondo. Prova di forza di chi si ritiene più forte rispetto a chi gli crea danno vero o presunto.
-Ostilità massima prima dei cannoni che spesso produce la guerra vera che si affermava di voler evitare.
-Il primo embargo americano fu contro il Giappone e finì a bombe atomiche.

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La Waffen SS «Galizia», l’Ucraina e la memoria

La denuncia preoccupata persino dallo schierato mondo politico statunitense, 57 congressisti, sulle sempre più sfacciate manifestazioni di esaltazioni del nazismo in Ucraina.
-Occasione, la celebrazione a Leopoli della divisione SS ucraina ‘Galizia’, responsabile di atrocità.
-Per Remocontro l’accusa di falsità da parte di un sito di propaganda nazionalista ucraino, StopFake.
-Noi preferiamo affidarci alla storia.
-Per loro, un Pro memoria

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alt="'Casus belli', scuse e inganni per guerre già decise"
‘Casus belli’, scuse e inganni per guerre già decise

Il latino utile dei romani che ragioni per le loro guerre le trovavano sempre. Casus belli, motivo della guerra.
– Motivazione ufficiale, che non coincide mai con gli interessi economici, politici e strategici alla base di un conflitto.
– Dal ratto di Elena ai missili di Trump-May-Macron lanciati questa notte contro bersagli improbabili in Siria.
– Giovanni Punzo e la storia di tre storici inganni di guerra.

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Polizia francese e migrante incinta, violenza e caso Papon

2018, la polizia francese che ordina in modo brusco a una famiglia di migranti di scendere da un treno a Mentone, finendo per trascinare giù dal vagone una donna incinta, presa per braccia e gambe.
– Polizia francese particolarmente razzista soprattutto nei confronti di africani e arabi?
– Una brutta storia dai tempi della guerra d’Algeria che non è accaduta tra i monti dell’Atlante o nella kasba di Algeri, ma nella civilissima Parigi del 1961 e 1962.

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Repubblica di Hatay prima di Afrin, pezzi di Siria presi dalla Turchia

Afrin, dal giorno di San Giuseppe in mano turca e milizia arabe arruolate. Il presidente Erdogan esibisce la vittoria.
– Ora tutti i territori sotto il suo controllo nell’angolo nordoccidentale della Siria sono collegati e formano una piccola mezzaluna.
– In prospettiva la possibilità di annettersi di fatto quasi 10 mila chilometri quadrati di territorio siriano.
– Era giù accaduto con la Siria sotto mandato francese, alla caduta dell’impero ottomano, ad Hatay, Antiochia.

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Agente ‘Zigzag’ spia di Londra prima di Sergei Skripal

Spia semplice (un nostro Aise qualsiasi), spia doppia (il traditore), spia tripla (chi fa finta di essere un traditore), la spia sotto ‘falsa bandiera’, chi crede di lavorare per una parte e viene usato da un’altra (sospetto di attualità).
– A Londra, prima di Sergei Skripal, ha grande notorietà l’agente “Zigzag” Eddie Chapman, scassinatore di mestiere, fatto spia dai nazisti e diventato agente doppio ed eroe britannico post bellico.
– Oggi peggio della guerra fredda di ieri, sono guerre commerciali, tornano dazi, muri frontiere. E piovono spie.
– Oggi il caso Skripal, per sparare da occidente su Mosca. L’altro ieri le esplosive ma subito dimenticate rivelazioni sullo spionaggio Usa a danno dei leader europei, Hollande e Merkel.

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Dazi: furbi gli Usa e gli altri fessi? Guerre doganali a perdere

America corta di storia, anche senza memoria?
– Nell’ottobre 1929 la crisi di Wall Street, lo «Smoot-Hawley Tarif Act», dazi alle stelle, e in un triennio esportazioni Usa meno due terzi.
– La «grande depressione» degli anni Trenta una delle cause profonde dello scoppio della Seconda Guerra mondiale.
– Quando gli Stati Uniti progettarono l’invasione del Canada nella guerra commerciale con la Gran Bretagna.
– Guerre doganali: quando un paese riduce unilateralmente le proprie importazioni ricorrendo a tariffe più elevate o abbassa artificialmente i prezzi per aumentare le esportazioni.

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‘Secolo breve’, memoria corta, Kosovo ottomano

Il Novecento concentrato tra la prima guerra mondiale e la caduta del muro di Berlino.
– Nei Balcani l’eredità dell’impero ottomano allo sfascio.
– Tra la prima e la seconda guerra mondiale montano le tensioni tra popolazione slava e albanese.
– Il tentativo imperiale italiano in Albania.
– La 21° divisione SS kosovara.
– Estrema destra contrapposta allora, come oggi tra filo russi e filo occidentali.
– Grande destra mitteleuropea all’orizzonte, ma questo è un altro tema, e.r.

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Aigues-Mortes 1893, quando il razzismo era anti italiano

Agosto 1893 ad Aigues-Mortes, nella Camargue francese alle bocche del Rodano, la caccia a diversi immigrati italiani per mano di popolani francesi. Quando ad essere accusati di portare via il lavoro ai locali eravamo noi. L’accusa contro di noi di uccisioni rivelatasi poi falsa. Vero il massacro di italiani. Odio e razzismo allora per fame. Oggi, pensando a Macerata, molto peggio.

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Negazionismo, le verità di comodo contro la vergogna

«Il nazionalista non solo non disapprova le atrocità commesse dalla sua parte, ma ha la notevole capacità di non sentirne nemmeno parlare», George Orwell
– Il negazionismo di un evento storico come un genocidio o una pulizia etnica o un crimine contro l’umanità.
– Corrente pseudostorica e pseudoscientifica del revisionismo.
– Atteggiamento storico-politico che reinterpreta determinati fenomeni della storia contemporanea fino a negare l’esistenza del fatto storico stesso.

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Quando sul Brennero l’Italia bloccava i terroristi tirolesi

Notte dei fuochi, Feuernacht, in tedesco, la notte tra l’11 e il 12 giugno 1961, quando un gruppo di terroristi sudtirolesi compirono numerosi attentati dinamitardi in tutta la provincia di Bolzano. Alto Adige italiano o Sud Tirolo austriaco, era la questione. Il leader separatista Georg Klotz. Viktoria Stadlmayer, funzionaria del governo regionale tirolese, in gioventù appartenente al Bund Deutscher Mädel, la Hitler Jugend femminile. Nel 1966 la strage di Malga Sasso in cui furono uccisi 4 finanzieri.

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Remocontro