Libano al tracollo e il Medio Oriente rischia di esplodere

Riforme estreme per una crisi che una classe politica inadeguata, clientelare e corrotta ha lasciato marcire. Il governo libanese prova a salvarsi dalla rabbia delle piazze. Ai manifestanti che chiedono le dimissioni di un’intera classe politica, il premier Hariri risponde con un vasto piano di riforme anti-casta. Ma le proteste continuano

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Catalogna, proteste e repressione, e il socialista Sánchez cerca la destra

Proteste e cariche della polizia in tutta la regione. «Tsunami Democràtic», chi c’è dietro? Per ora l’unico volto noto è quello dell’ex ct del Barça Pep Guardiola. Sánchez chiede al Partito popolare e Ciudadanos di fare fronte comune contro le proteste

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Iraq, rivolta contro fame e corrotti, tanti morti a Baghdad e nel Paese

Iraq, la polizia spara sulla folla che protesta contro corruzione e disoccupazione: 44 morti. Le manifestazioni e gli scontri sono iniziati martedì. La folla chiede migliori condizioni di vita. Il primo ministro Adel Abdul Mahdi: «Richieste legittime, ma non abbiamo la bacchetta magica»

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Russia al voto tra proteste e arresti, in gioco Mosca e San Pietroburgo

Russia. Urne aperte per le amministrative, importante passaggio per il partito di Putin dopo un’estate di proteste e repressioni contro le decisioni impopolari del governo su età pensionabile e aumento dell’Iva. Consultazioni locali, ma ben 5 mila in tutta la Federazione.

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Regno unito in piazza contro BoJo mentre l’Irlanda promette guai

Decine di migliaia di manifestanti in Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda, a dire no alla furberia di Boris che blocca il Parlamento per la sua Brexit a tutti i costi. La monarchia in difficoltà. In Irlanda intanto, non è solo protesta

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Doppia Hong Kong, alla scoperta dei sostenitori di Pechino

La massa di persone a protestare in piazza e l’errore di credere a una sola Hong Kong. Consistenti settori della popolazione tutt’altro che ostili alla Repubblica Popolare. E il mondo del business che teme il caos che sta sconvolgendo la città-isola.
Errato pensare soltanto a una “quinta colonna” creata da Pechino. In realtà i filo-cinesi a Hong Kong ci sono davvero, e anche in gran numero.

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Bolsonaro uccidi Amazzonia salva il pianeta con ‘cacca a giorni alterni’

Le donne indigene sfilano a Brasilia in difesa dell’Amazzonia e contro la politica dell’ecocidio e genocidio. Intanto l’Istituto spaziale nazionale certifica: deforestazione amazzonica 278% rispetto al luglio dell’anno scorso. Bolsonaro distruggi Amazzonia, per salvare il pianeta, meno cibo e cacca solo a giorni alterni.

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Hong Kong, conto alla rovescia verso la catastrofe finale

Una colonna di blindati delle forze speciali a 30 km da Hong Kong. La protesta del ‘nulla da perdere’ per non perdere tutto. La Cina del ‘nulla concedere’ per non perdere tutto. Mao Zedong proclamò la nascita della Repubblica Popolare il 1° ottobre 1949, prossimo compleanno per celebrazioni e non contestazioni

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Mosca, proteste più vaste dal 2011 e il pugno duro fallisce

Decine di migliaia di persone hanno manifestato sabato nella capitale russa contro il governo e l’azione repressiva della polizia: ci sono stati più di 100 arresti, ma il pugno duro non ferma la manifestazione. In 45mila per le strade della capitale, un fiume in piena per libere elezioni e più diritti. Il movimento potrebbe mettere alle corde non solo il sindaco ma toccare anche il Cremlino

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Assassino condannato eroe ucraino, a Kiev le proteste dei neofascisti

«Markyv libero», l’Ucraina furiosa dopo la condanna dell’estremista di destra a 24 anni per la morte del fotoreporter Andrea Rocchelli. L’ambasciata a Kiev assediata dai neofascisti. Anche il presidente Zelensky in campo. Nella foto l’immagine del combattente italo-ucraino Vitaly Markyv e i cartelli in suo sostegno ieri davanti all’ambasciata italiana di Kiev

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Proteste a Hong Kong, Cina tra repressione e ‘rischio contagio’

Manifestazioni con la partecipazione di un milione di persone, contro una legge che autorizza l’estradizione di cittadini di Hong Kong ricercati dalla polizia in altri Paesi, Cina inclusa, criminali comuni e dissidenti politici.
Spinte e contro spinte. Per Hong Kong, conservare almeno in parte il suo status di territorio autonomo. Per Pechino seconda potenza globale, che prevede per i suoi cittadini solo libertà economico-finanziaria, reprimere Hong Kong con metodi Tienanmen o patti con i manifestanti e rischio di ‘contagio’ democratico al territorio continentale.

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Allarme clima, non solo ecologisti ma ora anche l’alta finanza

Protesta radicale contro i cambiamenti climatici del movimento “Extinction Rebellion”.  E per la prima volta denuncia il pericolo anche il mondo finanziario.  Un primo allarme dai governatori delle banche centrali di Francia e Inghilterra.

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Algeria, paese in piazza e spettatori interessati, l’analisi di Declich

Algeria. Le piazze algerine sono in ebollizione da settimane, la protesta contro il quinto mandato per l’eterno presidente Bouteflika monta di giorno in giorno in vista delle elezioni di aprile. Si tratta in realtà solo della goccia che ha fatto traboccare il vaso. Per capire cosa sta succedendo Remocontro ne ha parlato con Lorenzo Declich, esperto di mondo islamico contemporaneo.

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Algeria, basta Bouteflika! È rivolta contro l’eterno presidente

Algeria. Mentre in Algeria è in pieno svolgimento la raccolta di firme per presentare liste e candidati in vista delle prossime elezioni  presidenziali  del 18 aprile, il Paese  ribolle di una rabbia sotterranea ma che ora sta uscendo allo scoperto sempre più di frequente. Lo testimoniano le manifestazioni tenutesi la settimana scorsa in diverse città. Prima venerdì 22 e poi in misura maggiore domenica 24 marzo sono state centinaia i cittadini scesi in strada per dire no al quinto mandato per l’eterno presidente Abdelaziz Bouteflika.

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L’Albania inquieta di sempre e la piazza tra politica e malaffare

Kaos në Shqipëri, kur politika zgjedh sheshin – Albania: ancora protesta della opposizione, Tirana blindata. Il centrodestra si chiama fuori dal parlamento e incita la piazza alla rivolta contro il governo socialista di Edi Rama. Per Usa e Ue si tratta di tentativi di sabotaggio. L’analisi della situazione albanese

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Ungheria, autoritarismi di ritorno: la «Victatura» di Victor Orban

Ungheria, la protesta non si ferma e il governo non cede.
-La riforma del lavoro porta in piazza, ormai da giorni, studenti, sindacati, opposizione (e perfino qualcuno di Jobbik): «Abbiamo conosciuto il regime, ora ci stiamo riavvicinando a quella realtà».
-E l’autoritarismo di Victor Orban già diventa una ‘victatura’.

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Remocontro