Droni Huthi-Iran su oleodotti sauditi, verso la guerra del petrolio

L’Arabia Saudita denuncia attacco con droni contro uno dei suoi oleodotti diretti verso l’Europa. Attacco rivendicato dai ribelli Huthi in Yemen.
Armi iraniane denuncia Israele.
Copione’B-team’ anti Iran, denuncia il ministro degli esteri Zarif: Bolton, Ben Netanyahu, Bin Salman e Bin Zayed.
La diplomazia si muove, ma se sarà guerra il prezzo del greggio potrebbe esplodere

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L’attacco turco ai curdi in Siria puzza anche di petrolio

Il nuovo gasdotto russo in Turchia dietro il via libera di Mosca all’attacco ai curdi di Siria. Lo segnala da Mosca Giuseppe Agliastro su La Stampa. Il giorno prima del via all’attacco di Ankara, siglato a Mosca l’accordo per l’oleodotto Turkish Stream. L’equivoca posizione Usa.

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Sioux a Washington e lo scalpo di Trump

Battaglia degli indiani d’America negli accampamenti dell’uomo bianco. I loro ‘teeppee’ alzati di fronte allo strano ‘totem’ di pietra che chiamano obelisco, e tutti i popoli rossi -il poco che ne rimane- pronti all’assedio della Casa dove ora abita ‘Scalpo Giallo’. Vogliono che gli oleodotti Dakota Access e Keystone non attraversino i loro fiumi inquinandoli, le loro terre sacre violandole.

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Quei dannati immigrati bianchi in terra Sioux!

L’uomo bianco Trump, lingua biforcuta e scalpo sprecato –
Ancora la vicenda degli indiani Sioux, i pellerossa il cui territorio rischia di essere inquinato da un eleodotto che Trump impone debba attraversare la loro riserva. L’ultimo prepotenza nei confronti dei sopravvissuti al genocidio dei nativi americano taroccato dal cinema nella ‘Epopea del West’.
Trump come successore del presidente Grant che tradì le tribù indiane per l’oro al posto del petrolio di oggi. L’ultima violenza di una serie infinita, come ci racconta Giovanni Punzo.
La grande guerra Sioux del 1876, la guerra per le Black Hills, una serie di battaglie che coinvolsero i Sioux Lakota e i Cheyenne settentrionali dopo la scoperta dell’oro nelle Colline Nere, quando i coloni iniziarono ad invadere il territorio indiano. Ieri l’oro, oggi il petrolio dell’oleodotto o della sotto il lago Ohae, nella riserva indiana di Standing Rock, nel North Dakota.

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Trump peggio di Custer all’attacco dei Sioux (e non solo)

Peggio del peggiore Far West, l’amministrazione Trump, dopo i musulmani cattivi, travolge adesso i nativi americani, i pellirossa, i pochi sopravissuti al genocidio compiuto dai bis bisnonni bianchi di Trump e soci due secoli fa. Ora tocca ai Sioux Dakota, condannati dall’amministrazione Trump a cedere il passo al petrolio

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Col popolo Sioux contro le Giacche Blu di Trump

Per favore, grande rispetto quando parlate della Nazione Sioux, il popolo rosso che ha insegnato a molte generazioni di mezzo mondo a non stare dalla parte dei più forti. Loro si chiamavano Dakota oppure Lakota, il termine Sioux, ‘Vipere’, fu dato dalle tribù nemiche. E loro dimostrarono di saper mordere quando provocati dai coloni bianchi depredatori. Scacciati dalle loro terre molte volte, con trattati dell’uomo bianco sempre traditi.
Alcuni nomi per il ritorno di molti di noi nelle praterie della nostra infanzia: Nuvola Rossa per cominciare che a metà del 1800 bastonò talmente le Giubbe Blu da costringerla a fermare l’invasione. Ma i ‘visi pallidi’ sono sempre stati traditori. Oppure Cavallo Pazzo, e Toro Seduto. Sino a Little Big Horn dove i guerrieri Sioux sterminarono il 7° cavalleggeri del colonnello George Custer.
Dopo, per la nazione Sioux e i ‘nativi d’America’ fu solo sterminio. Genocidio, anche se l’America che vuole insegnare la democrazia al mondo non ama sentirselo ricordare.

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Per il gas l’Europa ‘perdona’ la Russia e riabilita Northstream

L’Europa severissima con Mosca sull’Ucraina con sanzioni che l’Italia paga pesantemente, per il gas che arriva in Germania fa ponti d’oro, anzi, tubi d’oro. La Commissione consente che Mosca invii più gas attraverso Nordstream e le pipeline che vi si innestano in Germania. Rinnegate di fatto le politiche energetiche che proponevano un allentamento delle dipendenze da Gazprom. E guai in vista per Ucraina e paesi dell’Europa media

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Genova violentata dal petrolio nella notte del referendum fallito

Sversati nel torrente Polcevera migliaia di litri di petrolio. Ha ceduto una grossa tubatura dell’oleodotto Iplom a Genova. La marea nera è arrivata fino al mare. Ma è ancora impossibile conoscere l’esatta entità dell’ennesimo disastro ambientale legato alla lavorazione degli idrocarburi

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Remocontro