Europa-Iran, Netanyahu senza freni: ‘come nel ’38 e la Germania nazista’

Dichiarazione di guerra mediatica, e ci va ancora bene visto che il personaggio le guerre le fa vere. Benjamin Netanyahu, primo ministro d’Israele (in molti sperano ancora per poco) ai ministri degli Esteri dell’Unione Europea. Arrogante come sempre il personaggio. In particolare contro Federica Mogherini, politica estera Ue uscente, per i falchi di Gerusalemme ‘filo palestinese’ e peggio, ‘filo-iraniana’.

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‘Israele lacerato dall’odio religioso’, scende in campo la nipote di Rabin

Noa Rothman, nipote dello statista israeliano ucciso nel 1995 dall’estremista ebreo Ygal Amir, in politica nella nuova formazione di centrosinistra guidata da Ehud Barak, considerato l’uomo giusto per battere Netanyahu il 17 settembre. Noa Rothman in campo contro per la spirale d’odio della radicalizzazione religiosa. Una realtà che sembra ricordare il clima che precedette l’assassinio di Ytzak Rabin.

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Missili Israele Siria, Netanyahu elettorale con l’elmetto

Raid aerei israeliani nel sud-ovest della Siria. 10 vittime, soldati governativi e stranieri, forse iraniani o miliziani libanesi.
Netanyahu elettorale con l’elmetto. Il macello Idlib. Minacce al Libano.
A rischio il ‘Deal of the Century’, l’improbabile pace di Trump-Kushner

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Netanyahu sceglie nuove elezioni per tentare di salvarsi

Con neppure due mesi di vita, il nuovo parlamento israeliano di scioglie. Nuove elezioni il 17 settembre.
Il premier uscente aveva raggiunto un accordo con i partiti ultraortodossi, esentando i loro giovani dal servizio militare. Ma gli sono mancati i 5 voti della formazione di Avigdor Lieberman. Pur di non permettere a un altro incaricato di formare una maggioranza, il leader del Likud ha fatto votare alla Knesset lo scioglimento anticipato

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Anche gli ebrei ultraortodossi a fare il soldato o Netanyahu a casa

Israele ancora senza governo, e Netanyahu ha solo 24 ore per formarlo. Scontro a destra tra nazionalisti e partiti religiosi sulla leva militare obbligatoria per i giovani ultra-ortodossi. Possibile ritorno alle urne, un mese e mezzo dopo l’ultima tornata elettorale

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Nel Golan rubato alla Siria, colonia ebraica di nome Trump

Netanyahu ricambia i favori, e darà il nome Trump alla nuova colonia ebraica costruita in terra altrui sul Golan. L’annuncio del premier israeliano tra una difficile trattativa di governo e l’attesa del procedimento giudiziario per corruzione.
-Negli Stati Uniti gli aspiranti candidati democratici alla presidenza tutti contro Netanyahu. Bernie Sanders lo definisce un “razzista”.
-Riffa politica: chi vince, chi perde, chi andrà in galera?

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Come e perché Netanyahu ha vinto e il dare avere del dopo

Il suo Likud (35 seggi) avrà bisogno di nazionalisti e ultradestra razzista che già chiede ministeri Bene Gantz (Partito Blu) ma crollo laburista, la sinistra scompare, palestinesi all’angolo.
-Il sostegno di Putin e Trump. E quello della galassia sunnita: tutti contro l’Iran, ritenuto il nemico pubblico numero uno

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Israele al voto Netanyahu promette: «Annetto la Cisgiordania»

I sondaggi danno il Likud di Netanyahu indietro di 5 punti. E l’aggressivo premier lancia l’ultima prepotenza: l’annessione dei Territori palestinesi occupati. Con la benedizione dell’altro benevolente Trump. «Blu e Bianco» dell’ex capo di stato maggiore Gantz a 32 seggi forse primo partito. Ma sulla sorte della Palestina la retorica è identica

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Bolsonaro Netanyahu, la strana coppia a destra della destra

Il presidente brasiliano, in visita ufficiale nello Stato ebraico, fa contento Netanyahu solo a metà.
-Nessun trasferimento dell’ambasciata del suo paese da Tel Aviv a Gerusalemme ma solo l’apertura di un ufficio diplomatico.
-L’Anp per protesta richiama l’ambasciatore a Brasilia

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Bombe elettorali su Gaza, chi è più duro contro Hamas

Netanyahu rifiuta la tregua con Hamas e sceglie il pugno di ferro.
-Tornato dagli Usa il premier israeliano annuncia di essere pronto a dare il via a una nuova ampia operazione militare contro Hamas.
-Le pressioni dei suoi avversari politici e il voto del 9 aprile

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Netanyahu verso l’incriminazione per corruzione

Anticipazioni di Galei Tzahal, la radio militare: il procuratore generale Mandelbit oggi dovrebbe mandare il primo ministro sul banco degli imputati in almeno due casi di corruzione. I riflessi sulla campagna elettorale

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Israele verso il dopo Netanyahu che a destra della destra inciampa

A poche settimane dal voto per le elezioni politiche in Israele, per la prima volta da anni il premier Netanyahu risulta perdente nei sondaggi. Vincente l’alleanza elettorale fra il Generale Gantz e il giornalista Lapid, ideato per ottenere contemporaneamente i voti moderati del centrodestra e del centrosinistra

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25 anni dopo la strage di Hebron Netanyahu col rabbino razzista

25 febbraio 1994, Moschea Ibrahimi, Tomba dei Patriarchi per gli ebrei, città di al-Khalil o Hebron in ebraico, Baruch Goldstein, colono ebreo in territorio arabo, ex ufficiale dell’esercito, entra armato nella moschea, spara con la mitragliatore, uccide 29 fedeli musulmani e ne ferisce più di 100 prima di essere a sua volta ucciso. Altri 30 palestinesi moriranno nelle proteste represse dall’esercito israeliano.
-Goldstein era uno dei fondatori della Lega di difesa ebraica, che ha il suo leader nel rabbino americano Meir Kahane. Un movimento che si qualifica come sionista, implacabile contro gli arabi e ostile alla democrazia israeliana.
-Il movimento estremista ai cui eredi attuali Netanyahu ha chiesto il sostegno elettorale per essere riconfermato premier, dopo aver notificato all’Onu  il No al rinnovo del contingente di interposizione a Hebron.

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Visegrad, destra un po’ anti semita ma amica di Netanyahu con Israele

Il premier israeliano oggi accoglie a Gerusalemme i leader di Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia a certificare la vicinanza della suo governo a quello dei governi sovranisti spina nel fianco dell’Unione europea. Alleanza ideologica e propaganda per elezioni del 9 aprile

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Vertice anti Iran, niente Nato araba ma tante pessime intenzioni

Medio oriente. Alla conferenza in Polonia contro l’Iran, il premier israeliano parla di “svolta storica” nelle relazioni tra Israele e vari Stati arabi, ma è campagna elettorale e tante pessime intenzioni.
-In attesa dei colpire Teheran, botte sui palestinesi.
-A Sochi intanto proprio l’Iran con Russia e Turchia sul futuro della Siria

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Varsavia, vertice anti Iran di Trump e soci, ma l’Ue si sfila

Oltre 60 paesi al summit voluto da Trump nella capitale polacca. Netanyahu assieme ai ministri degli esteri arabi. Palestinesi: un complotto contro di noi.
-Nascerà mai la Nato arabo-israeliana? Assaggi del cosiddetto ‘Accordo del secolo’ di Jared Kushner il genero e inviato per il Medio oriente di Trump.

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Remocontro