Col cinismo della geopolitica degli interessi, gli Stati Uniti ‘scaricano’ i combattenti curdi, i più fedeli e capaci contro lo Stato Islamico, pur di frenare le isterie di Erdogan e tenere la Turchia nella Nato. Messaggero del poco nobile mercato, il vicepresidente Biden ad Ankara. Sul campo, ai curdi che combattono e vincono contro l’Isis in Siria, l’ordine di ritirarsi ad est dell’Eufrate dai ‘consiglieri militari’ Usa. Nell’incertezza d’essere obbediti, taglio alle informazioni, al sostegno aereo, alle munizioni. Mentre la Russia resta in attesa delle prossima giravolta dell’ ”estroso” Erdogan.
INTANTO DALLA SIRIA – I carri armati di Ankara combattono contro i curdi nei pressi del villaggio di Al Amarna, dieci chilometri a sud da Jarablus, la città strappata al gruppo Stato islamico.
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