«Quando nascette Ninno… non c’erano nemici sulla terra, la pecora pascolava con il leone, si vide il capretto giocare con il leopardo, l’orso con il vitello… e con il lupo in pace l’agnello..»
La Cantata dei Pastori, testo della tradizione del teatro barocco napoletano che narra del viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme e delle insidie dei diavoli che tutto s’inventano per impedire la nascita di Gesù…
– Francesca de Carolis inevitabilmente natalizia, che completa il suo racconto-parabola con la leggenda di Colapesce, il ragazzo di Messina fatto mezzo pesce per punizione divina.
– Colapesce testimone “della strana pesca delle reti di Portopalo, che prime svelarono al mondo il cimitero che è diventato il nostro mare …”.
– “Piange Colapesce, che cercando un bambino da mettere nel suo presepe d’acqua, troppi ne ha visti affamati, calpestati, lacerati, insanguinati, massacrati… vittime della cattiveria ingorda e della crudele ipocrisia del mondo”.
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