Isis-Resto del mondo
ognuno la sua guerra

Sarà forse ricordata come la guerra più confusa della storia moderna: troppi competitori e obiettivi contrapposti tra stessi alleati, a rendere la contesa incerta ed infinita nei tempi e negli ‘effetti collaterali’. Gli Usa scommettono sui curdi ma Turchia e sauditi sembra abbiano altro in mente

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Turchia senza ostaggi
ora alla verifica dell’
impegno anti jihad

Non era mai accaduto prima. L’Isis libera i 46 ostaggi turchi sequestrati a Mosul lo scorso giugno. Gli ostaggi, tra cui diplomatici, militari e bambini, erano stati portati via dal consolato turco nella città nel nord dell’Iraq, e sono stati ora riportati in salvo in Turchia dai servizi segreti

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Coalizione Anticaliffo
dieci Paesi arabi ma
30mila jihadisti

La coalizione prende forma ma non convince: Kerry ottiene l’appoggio di 10 Paesi arabi tra i dubbi sulle loro precedenti alleanze in Siria e Iraq. Manca il sì di Ankara che teme per la sorte dei 49 cittadini turchi rapiti a Mosul. È credibile che combatteranno sul campo solo iracheni e curdi?

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Le spie del Califfo tra i servizi segreti

Tutto il mondo concentrato sul macello di Gaza mentre un’altra guerra preme ai confini. ISIS pianifica l’attacco finale a Baghdad attraverso un proprio servizio di intelligence. Le offensive tra Siria e Iraq proseguono mentre Giordania e Arabia Saudita si preparano ad una possibile aggressione

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Il Califfo Nero che vuole l’islam senza frontiere

«Affrettatevi o musulmani a venire nel vostro stato. E’ il vostro stato. La Siria non è per i siriani e l’Iraq non è per gli iracheni. Questa terra è per…

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Offensiva jihadista
nel nord dell’Iraq
500mila civili in fuga

Bande armate organizzate a guerriglia che ormai tengono sotto controllo una parte consistente del territorio iracheno ai confini con la regione del kurdistan. Gli armati di al-Qaeda controllano la città petrolifera di Massul dove è stato rapito il console turco e Ninive, l’antica capitale assira

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L’eredità americana
nell’Iraq allo sfascio
dove vince al Qaeda

Per la prima volta nella storia del paese gli jihadisti ribelli prendono il controllo di un’intera provincia. Il primo ministro iracheno, Nuri al Maliki, ha chiesto al Parlamento di dichiarare lo stato d’emergenza per fronteggiare l’offensiva degli integralisti a Mosul e nella regione di Ninive

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Remocontro