Sahara, confine sud dell’Europa: Marco Minniti e Alberto Negri analisi spunti
Sahara, confine sud dell’Europa e i dittatori utili: Marco Minniti e Alberto Negri

Marco Minniti, ex ministro degli interni e prima ancora ex capo politico delle spie italiane, ora presidente della Fondazione Leonardo Med-Or, sugli editoriali dei Repubblica avverte l’Europa tra l’improvvido e…

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«Il futuro dell’Europa si decide nel Mediterraneo»-Marco Minniti a Stern

L’ex ministro dell’Interno intervistato dal settimanale tedesco Stern fa il quadro della situazione su sicurezza, migranti e stato dell’Unione europea. E lancia un forte allarme. «Il caos in Libia mette…

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La Libia che non ci dicono o peggio, che non conoscono

Mediare sulle mille contraddizioni libiche è un problema anche per il Cremlino. Haftar rinvia la firma dell’accordo per il cessate il fuoco a Mosca. Il documento è già stato firmato da Fayez al Serraj e dal presidente dell’Alto consiglio di Stato, Khaled Mishri. Ma il generale Khalifa Haftar e il presidente del parlamento trasferito a Tobruk, Agila Salah, hanno chiesto fino a domani per firmarlo. Ma cosa sta accadendo realmente in Libia?

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Haftar, l’uomo forte della Cirenaica, vivo o morto la Libia trema

Tre giorni di notizie della morte e di successive smentite. Ora la certezza che è ricoverato in un ospedale di Parigi, non si sa per cosa e quanto grave sia.
– L’allarme suscitato dalla notizia delle sua morte, e le smentite di un suo imminente ritorno il Libia che non convincono affatto.
– Problema italiano in vista.

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Italia, pericolo jihadista in casa

La rete di Anis Amri, il tunisino autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016: arresti tra Roma e Latina.
– L’allarme del ministro Minniti.
– Non siamo più Paese di transito.
– Anche noi una delle trincee del Vecchio Continente nelle quali gli ex Isis del Califfato in fuga da Siria e Iraq portano in Europa.

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Foreign fighters in fuga, per loro solo la morte?

Foreign fighters in fuga con famiglie da Raqqa, per andare dove? «25-30mila combattenti provenienti da 100 Paesi del mondo», denuncia il ministro Minniti al G7 di Ischia. Terroristi addestrati e pronti all’uso sparsi per il mondo, la minaccia ultima del Califfato morente. Le strategie di difesa ufficiali, e quelle nascoste.

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Haftar dalla Cirenaica a Roma, incontri con ministri e spie

Il comandante dell’esercito nazionale libico, Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica, a Roma da ieri pomeriggio. Segreto assoluto per la sua sicurezza, e non soltanto. Probabile aereo Aise, servizi segreti, probabile residenza protetta, e oggi incontri quasi certamente a Forte Braschi, in casa dei servizi segreti, con i ministri Minniti e Pinotti.
Marco Minniti aveva già incontrato il generale a inizio settembre a Bengasi. Tra i temi ufficiali rivelati, l’impegno militare italiano in Libia, il contrasto ai flussi migratori illegali e possibili vie per la stabilizzazione del Paese

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Quanto fascismo agita i manganelli del decoro e della sicurezza?

Questa settimana Polemos doveroso su chi solleva il manganello per risolvere le contraddizioni sociali. Partendo da una premessa: gli scontri di cui si parla non sono mai esistiti. Perché si è trattato di altro: di una applicazione disumana di idee fascistoidi di sicurezza e decoro. Hanno alzato le mani su chi aveva le mani alzate. Il tutto mentre una parte della sinistra è nascosta sull’Aventino della coscienza. Quadri di democrazia asimmetrica.

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Codice Ong, scudo del Quirinale per salvare il governo

Lo scontro dentro e fuori il governo sulle Ong spinge Gentiloni a chiedere l’intervento del Quirinale per scongiurare una possibile crisi. E in serata arriva l’inusuale intervento di Mattarella che esprime «grande apprezzamento» per il Codice Minniti.
‘Le Ong non sono complici degli scafisti’, dice il ministro Orlando, e ‘non siamo davanti a un’invasione o un’emergenza’.

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Libia, patto con le tribù per sigillare i deserti a sud

Un vero e proprio trattato tra i capi delle tribù, delle kabile libiche Tebu, Suleyman e Tuareg, l’accordo tra di loro e l’Italia mediatrice e garante. Il ‘capo tribù’ che rappresentava l’Italia in quel salone enorme del Viminale, Marco Minniti, ministro degli interni e sopratutto, ex responsabile politico delle spie.

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La nuova vecchia intesa tra Italia e Libia

Italia e Libia si accordano su frontiere, migranti, interventi militari e petrolio ma l’accordo non è da rendere noto al pubblico. La nuova intesa non è così diversa da quella tra Berlusconi e Gheddafi del 2008. Intanto l’Italia è il primo paese a riaprire l’ambasciata in Libia dal 2011.

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L’antiterrorismo italiano nell’Europa bersaglio

Il terrorismo che non si fermerà a Berlino per compire bersagli europei e l’antiterrorismo che prova ad adeguarsi alla sfida che si rinnova nei modi in cui colpire. Marco Minniti, il neo ministro dell’Interno vara una nuova strategia di prevenzione e difesa: “Decentralizzare sul piano locale i nostri strumenti di sicurezza”. L’attenzione locale nell’individuare i potenziali bersagli per le più utili prevenzioni.

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Delega segreta sui Servizi segreti

È la delega che fa il ministro. E molte sono nelle mani di fedelissimi di Renzi, da Maria Elena Boschi a Luca Lotti, entrambi parte del cosiddetto «Giglio magico» dell’ex premier. Ma, alla sottosegretaria unica alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi manca la delega chiave di quel ruolo, quella sui servizi segreti, da anni nelle mani di Marco Minniti adesso divenuto Ministro degli interni. Ci ambiva anche Luca Lotti, costretto invece a fare il ministro allo sport. Competenza sui Servizi segreti dunque al Presidente del consiglio col neo ministro degli interni che di fatto eredita i segreti da se stesso
(Nella foto da Il Fatto, l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga ora scomparso e il giovane Marco Minniti)

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Nato anacronistica mira alla Russia e trascura il terrorismo

Ai vertici Nato cambia il generale, ovviamente americano, ma non cambia la musica: la Russia come avversario chiave ereditato dall’Unione Sovietica. Con le nuove trincee spostate a est: in Polonia e nei Paesi baltici. Logica militare o fobie politiche locali? Un generale Nato a riposo, Leonardo Tricarico, si pone la domanda assieme a molte altre. Questa Nato così com’è oggi, forse non funziona più.

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Quanti controlli sopporta
una vera democrazia?

Controlli di sicurezza in una democrazia, confini della libertà. ‘In Italia non c’è una raccolta massiva di dati personali, è proibito dalla legge e non si fa’, garantisce il sottosegretario ai Servizi segreti Minniti. Antiterrorismo non è solo vigilanza informatica. Le spie servono ancora

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Cybersecurity creativa: l’amico di Renzi diventa spia?

Possibile approdo a Palazzo Chigi come responsabile della sicurezza cibernetica di Marco Carrai, imprenditore fiorentino, testimone di nozze del Presidente del Consiglio. Lo ‘Zar italiano’ della cyber security che sta sollevando polemiche politiche e perplessità spionistiche tra i professionisti

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