‘Arabia esaudita’ il titolo vincente del Manifesto sulla beffa ’Expo 2030’

Con un voto schiacciante, il regime di bin Salman si aggiudica l’Expo 2030. La spietata logica del «grande evento» sconfigge Roma, che arriva terza, dietro i coreani di Busan. Vince…

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Marco Mancini, addio ai Servizi segreti dopo l’incontro semiclandestino con Renzi in autogrill. Il vertice del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che coordina le due agenzia di intelligence operative (Aisi- Interni, Aise-Esteri) ) ha comunicato al dirigente che, o andrà in pensione in anticipo o tornerà all’Arma dei carabinieri da cui era arrivato. Due rivalse a perdere L’incontro pre-natalizio con l’ex premier Matteo Renzi, avvenuto sulla piazzola di un’autostrada, ripreso dal telefonino di una automobilista di passaggio e poi trasmesso in tv, è costato al dirigente del Dis Marco Mancini, giù in esilio operativo tra i ‘coordinatori burocrati’, il posto nei servizi segreti di cui è stato agente operativo per tanti anni. Il nuovo vertice della struttura, da poche settimane l’ambasciatrice Elisabetta Belloni dopo tanti generali, gli ha comunicato che se non andrà in pensione anticipatamente, verrà chiesto all’Arma dei carabinieri di riprenderlo con sé. Ritorno al Corpo di appartenenza, di fatto, un licenziamento dal Servizio. Degradato sul campo Mancini, oggi sessantenne, cresciuto come sottufficiale alla Sezioni antiterrorismo dei carabinieri, avrebbe già scelto per il pensionamento anticipato, ad evitare un umiliante ritorno nell’Arma da Maresciallo (come Cecchini-Frassica in Don Matteo), dopo essere stato dirigente nei servizi segreti, addirittura autocandidato numero due dell’Aise con la spinta sperata di Matteo Renzi. Spia rampante e discussa Finisce così l’esperienza tra gli 007 dell’ex maresciallo dell’Arma, spia in carriera, rimasto coinvolto nelle vicende del sequestro Abu Omar (per il quale fu arrestato e processato, finché l’apposizione del segreto di Stato da parte di più governi bloccò l’azione giudiziaria). Il suo nome anche nel caso Telecom, dossieraggio di 6 mila persone tra imprenditori, politici, giornalisti e magistrati, e nelle vicende che hanno coinvolto Cecilia Marogna, fiduciaria del cardinale Angelo Becciu, l’ex Sostituto della Segreteria di Stato che aveva affidato alla donna il compito di formare un servizio segreto parallelo in Vaticano. Navigatore di lungo corso Nonostante tutte le disavventure, Mancini è sempre rimasto in sella, fino-ad aspirare -abbiamo visto- a una poltrona di vicedirettore, che probabilmente era alla base dell’incontro con Renzi. Cercava appoggi per la promozione, ma il clamore suscitato dal video del faccia a faccia tra Renzi e la spia messo in onda da Report ne ha provocato l’uscita di scena. Bruciato lui e altri attorno. Estromesso dall’incarico di direttore il generale Gennaro Vecchione, indicato come uomo di fiducia dell’altro ex premier Giuseppe Conte. Vecchione, chiamato davanti al comitato parlamentare di controllo, aveva detto di non saperne niente. Autodifesa suicida visto che Mancini si era recato all’appuntamento con Renzi con tanto di auto di servizio e scorta al seguito. Obu Omar e segreto di Stato A segnare nel bene e nel male la carriere di spia di Marco Mancini, i fatti comunemente noti ovviamente, il sequestro Cia n el 2003 dell’imam di Milano Abu Omar da dieci agenti della Usa con l’aiuto dei nostri servizi. Inchieste su inchieste della magistratura, persino ordini di cattura internazionali per agenti Cia identificati, ma sempre il ‘Segreto di Stato’ da parte di ben tre diversi governi di composizioni politiche diverse, e persino la grazia del presidente per una agenti Cia a rischio carcere. (https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/cosa-facciamo/tutela-delle-informazioni/segreto-di-stato.html) Più che segreto, il ‘Super segreto di Stato’, che prima o poi qualche giornalista impiccione riuscirà a svelare. Magari quando non sarà più a rischio la vita o le vite ora da proteggere.
La spia dell’incontro clandestino con Renzi via dei Servizi ma con molti segreti in tasca

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Chiude l’Unità fondata da Gramsci, silenzio del Pd

L’Unità, interrotte le pubblicazioni. Ultimo numero in Pdf: «Così si calpesta una storia. Nel silenzio del Pd».
L’assemblea di redazione scrive di aver ricevuto nella serata di venerdì la comunicazione dell’editore, «Nel giorno della festa della Repubblica che celebra il lavoro. Dopo mesi di ricatti e vessazioni».
Una decisione annunciata, con l’azienda che «non ha neanche ritenuto di dover comunicare che non avrebbe pagato gli stipendi. E mai una parola da Matteo Renzi»

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Caso Consip, Tiziano Renzi, Verdini: il ‘Giglio Magico’ trema

Due percorsi giudiziari: uno alla sua conclusione, le condanne per il crac del Credito cooperativo, con Dennis Verdini condannato a 9 anni, e l’inchiesta Consip, appena ai suoi inizi.
Nell’inchiesta sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione, dopo l’arresto dell’imprenditore napoletano Alfredo Romeo, l’amministratore delegato Consip Luigi Marroni accusa Tiziano Renzi che nega ogni coinvolgimento. Le accuse nei confronti del padre dell’ex premier sono pesanti: “L’imprenditore Carlo Russo mi ha chiesto di intervenire su un appalto da 2,7 miliardi di euro per conto del babbo di Matteo e di Verdini”.
E come da titolo, verità o menzogne come può essere, il ‘Giglio Magico’ creato attorno a Matteo Renzi, trema.

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La direzione Pd e il Marchese del Grillo

Ricordate il Marchese del Grillo interpretato dal grande Alberto Sordi ? C’è un passaggio chiave della sua filosofia, quando, rivolto al popolino, gentilmente spiega: «Io sono io e voi non siete un cazzo». Renzi alla direzione Pd: lui è lui e il resto non conta. Anche il fatto che il Parlamento lo possa sciogliere solo il Presidente della Repubblica. Cuperlo, sinistra dem: «Esci dal talent di un’ Italia patinata e fatta di opportunità e scopri la modestia». Il rischio di svegliarsi dal ruolo di Marchese e scoprirsi carbonaio

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Se gli elettori fanno zapping

Un elettore su quattro in fuga dal Pd rispetto alle comunali del 2011. Peggio se il voto di domenica è paragonato con le elezioni politiche e le europee.  Il presidente-segretario dice che «non esiste un problema nazionale», che «gli elettori hanno fatto zapping, se c’è un candidato che gli piace lo votano». Però i voti oltre che contarli si pesano: quanti comuni vale Roma da sola? A Destra Berlusconi resiste e Salvini non ride. La nuova sinistra non cattura i voti in fuga dal Pd che vanno ai 5Stelle

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Le strane accuse libiche
contro la flotta italiana

Renzi che rivendica un ‘ruolo guida’ in Libia. Ma da Tobruk il governo libico attacca l’Italia, accusata di aver violato le acque territoriali con le sue ‘navi da guerra’. Roma nega ma la tensione sale alle stelle anche a Tripoli, dove c’è stata una nuova profanazione del cimitero italiano.

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BASTIAN CONTRARIO
Nomine e contratti Rai
Donna sola al comando

È tempo di un uomo solo… Pardon, donna sola al comando in Rai. La nuova presidente Monica Maggioni ha in mano tutte le deleghe per la nomina dei dirigenti non editoriali e per i contratti da 2,5 a 10 milioni di euro. Renzi garantisce il suo appoggio, in barba a una gestione più sobria

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BASTIAN CONTRARIO
Renzi sta coi poteri forti
M5S di Grillo collabora

Da rottamatore a restauratore dell’ancien regime, il presidente Renzi si allinea ai poteri forti. Mentre il M5S di Beppe Grillo, forse ignaro, diventa uno straordinario collaboratore del Pd. A destra il dissidente Fitto organizza la nuova Dc, ma la vera sorpresa è il sostegno dell’ex leghista Tosi

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BASTIAN CONTRARIO
Renzi vince in economia
Perde per arroganza

La fronda contro Renzi adesso si fa seria, anche in casa. Entra in gioco Bersani e non è la fragile sinistra Pd di Civati e Fassina. Quella facondia ciarliera del segretario Pd e capo del governo che somiglia tanto all’arroganza. Discesa dello spread per l’Italia e indice di gradimento per Renzi

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Amianto da bonificare, arrivano 135 milioni per i danni subiti

Un piano triennale per combattere il killer silenzioso ancora presente in oltre 35mila siti in Italia. La politica una volta tanto mantiene le promesse e stanzia una cifra importante. Ma la strada è ancora lunga. E per eliminare la porcheria che provoca il cancro e uccide ci vorranno circa 85 anni

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L’Italia alla guerra
contro Califfo e IS
senza sapere come

Guerra allo stato islamico, il ruolo dell’Italia. Mercoledì il presidente americano Barack Obama dovrebbe annunciare il piano dell’attacco contro i jihadisti sunniti che terrorizzano Iraq e Siria. L’Italia avrà un ruolo attivo nella ‘Coalizione dei 10’. Ma siamo pronti ad entrare in guerra?

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La vecchia immunità
per il nuovo Senato
che non ha padri

Strano, buffo, o soltanto meschino. La vecchia e tanto discussa immunità concessa ai parlamentari e divenuta segno di privilegio torna singolarmente nella proposta per i nuovo Senato. Pessima l’idea e,…

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Remocontro