Lo ‘ius soli’ in Italia e nel mondo

Da una settimana in Italia non si parla d’altro che di ius soli, ius sanguinis, ius culturae, di modello tedesco, americano e inglese. Il tutto perché al Senato si sta discutendo della nuova legge sulla cittadinanza in un dibattito da stadio con chi prospetta scenari apocalittici e chi presenta la proposta come atto di civiltà senza prevedere tutte le conseguenze di un ampliamento del diritto di cittadinanza nel nostro Paese. Sperando di fare cosa utile, Remocontro ha preparato una piccola guida chiarificatrice per sfuggire al confuso chiacchiericcio da talk show.

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Rifugiati, 65 milioni di dannati, tifoserie di casa e il mondo

Apocalisse planetaria: 65 milioni le persone costrette nel 2016 ad abbandonare le proprie case.
Migranti, rifugiati, profughi, richiedenti asilo. Caos anche lessicale: i rifugiati sono tutti migranti, ma i migranti sono tutti rifugiati? E i profughi? Demagogie politiche a incasso elettorale, solidarismo in salita. Non solo Italia ma il mondo.

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Chi ha raccontato che la guerra in Afghanistan era finita?

I telebani controllano quai metà del territorio afghano. Il fallimento della ‘exit strategy’ Usa con delega al governo di Kabul.  Il 22 aprile l’attacco alla base di Mazar-e Sharif, con oltre 150 soldati afghani uccisi. Lunedì 24 aprile, l’attentato con autobomba all’ingresso di Camp Chapman.
L’Italia con 1000 militari sul campo, e sono guai.

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Tutti credono alle bufale, ma io no

Non è vero, ma ci credi. Le bufale online possono determinare i risultati elettorali? Per gli italiani sì. I risultati di un sondaggio che racconta come tutti noi ci sentiamo con la verità in tasca mentre gli altri credono alle bufale e votano male. Ci consideriamo un’eccezione, immuni alle notizie false ma in realtà siamo tutti vittime e complici. Anche quando non lo sappiamo.

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Nel pasticcio Libia troppi protagonisti e l’Italia nel mezzo

L’autobomba esplosa il 21 gennaio vicino all’ambasciata italiana appena riaperta ancora in cerca di autore e di bersaglio. La milizia islamista Rada che gestisce le indagini di polizia a Tripoli accusa la Cirenaica di Haftar. Più probabile un attentato islamista.
L’Italia sempre più schierata, al centro di tensioni tra le parti libiche e non soltanto.
E quello strano bombardamento Usa a firma Obama che l’ultimo giorno della sua presidenza manda i bombardieri da Guerre Stellari B2 contro kalashnikov nel deserto per avvertire Mosca.

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Infelice il Paese dove non si può più credere in nulla

‘Giochi sporchi’, li chiama e li denuncia Pier Luigi Celli che nella sua vita di supermanager di cose poco pulite ne ha certo incontrate molte. Oggi oltre ogni limite? Dalla reazione di Celli sembrerebbe di sì. La politica impantanata in formule astruse che tutto paiono inseguire tranne gli interessi generali, le strutture sociali intermedie che ormai si autorappresentano, le istituzioni che anziché risolvere confliggono tra loro.
Un Paese normale si regge sulla fiducia. L’Italia oggi?
«Se non ci sono le ragioni per credere non si troveranno le ragioni per capire», l’ammonimento finale.

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La nuova vecchia intesa tra Italia e Libia

Italia e Libia si accordano su frontiere, migranti, interventi militari e petrolio ma l’accordo non è da rendere noto al pubblico. La nuova intesa non è così diversa da quella tra Berlusconi e Gheddafi del 2008. Intanto l’Italia è il primo paese a riaprire l’ambasciata in Libia dal 2011.

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Italiani strappano la bandiera in Thailandia: rischio carcere – VIDEO

La bravata di due ragazzi rischia di compromettere i rapporti tra Italia e Thailandia. L’opinione pubblica locale vuole una punizione esemplare e i due in un video si difendono “veniamo da un Paese dove la bandiera non è così importante”

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Ancora ‘sanzioni a perdere’ contro la Russia, in attesa di Trump

Il Consiglio Europeo ha esteso al 31 luglio del 2017 le restrizioni economiche nei confronti di Mosca. Una scelta che va soprattutto contro gli interessi del nostro Paese. Il rinnovo delle sanzioni Ue interpretato come un mantenimento dello status quo in attesa del giuramento di Donald Trump il 20 gennaio, e della svolta annunciata

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Povera Italia: 1 su 4 campa male mentre l’ambiente frana

Nel 2015, ben 17 milioni 469 mila le persone a rischio povertà o esclusione sociale. Al Sud quasi 1 su 2 a rischio povertà-esclusione. Lo dice l’Istat ma ce ne eravamo accorti anche noi da tempo.
L’Istra ci da invece la fotografia dell’ambiente in cui coltiviamo la nostra povertà, e non induce ad ottimismo: in Italia il 66% delle frane censite in Europa. Beni culturali a rischio terremoti, caldo e scorie radioattive, migliorano invece le acque.
LA VIGNETTA DI MIMMO LOMBEZZI

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Censis: i ‘diversamente giovani’ privilegiati rispetto ai giovani veri

La pessima eredità che noi adulti lasciamo ai giovani. L’Italia prima nell’Ue per giovani che non studiano né lavorano. Rapporto 2016 sulla situazione sociale del Paese: chi è nato dopo il 1980 ha un reddito del 26,5% più basso di quello dei coetanei di 25 anni fa, mentre quello degli over 65 è aumentato del 24,3%. Una Italia di cui chiedere scusa: ‘vecchi ladri e giovani disperati’, ad estremizzare, fanno un Paese senza futuro

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Terremoto continuo, incubo natura nemica e dramma sfollati

OLTRE LA CRONACA – Eventi che si inseguono e drammi che si ripetono aumentando la portata dello strazio. Ora è l’incubo della natura nemica che ti cancella il mondo dove vivevi, il tuo presente e l’idea stessa di futuro. Per 100 mila nostri concittadini, ipotizzano i tecnici. Una guerra, e di quelle feroci. Per il poco di utile che si può fare, cerchiamo almeno di capire la portata reale della minaccia terremoti sul nostro Paese.

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Diplomazia del Signorsì e Italia filo nucleare all’Onu

L’Assemblea Onu a New York avvia il percorso verso un Trattato di messa al bando degli ordigni nucleari. Risoluzione politica che conta poco nei fatti ma che diventa simbolo. Un po’ come quella Unesco sulla spianta delle Moschee a Gerusalemme, che ha fatto tanto arrabbiare il nostro premier e quello Israeliano Netanyahu. Si arrabbierà ora Renzi di fronte al voto voto contrario dell’Italia a quella risoluzione approvata per fortuna da 123 nazioni più pacifiste?

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Noi migranti: più italiani all’estero che stranieri in Italia

Migranti più noi di loro. Sono più gli italiani che scappano che gli stranieri che arrivano. L’Istat segnala il ribaltamento. Paese sempre più multietnico. Gli immigrati sono l’8,3% della popolazione, contribuiscono al sistema pensioni con oltre 10 miliardi di contributi e sono determinanti in diversi settori, dall’assistenza alle famiglie all’agricoltura. Oltre mezzo milione di imprese

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Libia, Isis sconfitta a Sirte ma solo per finta

ISIS SCONFITTA A SIRTE? ERA UNA BALLA – Perché Isis continua a resistere e i perché di tante frottole. I raid aerei americani e le offensive delle milizie di Misurata non sono bastati per riprendere il controllo della roccaforte jihadista. Ma il problema più grande è capire cosa sarà di Sirte, e della Libia, dopo la sconfitta di ISIS

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Isis ora fa propaganda anche in italiano

«Khilafa News Italia», si chiama il canale ufficiale Isis a casa nostra, mentre il califfato lancia i canali Telegram in italiano. L’allerta degli analisti. Aumenta la propaganda jihadista nella nostra lingua. Creato anche un canale “ufficiale” del califfato. L’esperto: «Un dato da tenere sotto osservazione ma, più intenzioni che minacce terroristiche concrete».

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Remocontro