Corrispondente estero Rai da Il Cairo per alcuni anni e per oltre un decennio da Gerusalemme, Filippo Landi, giornalista di lungo corso, è uno ‘che sa’ di Medio oriente e delle sue complessità. Sua la ‘lettera aperta’ al neo ambasciatore a Il Cairo Giampaolo Cantini, finito nella bufera Regeni ancora prima del suo insediamento.
Lettera di buoni sentimenti e acute osservazioni: «Ora, sappiamo bene io e lei, ambasciatore Cantini, che incombe il caso Libia. Dobbiamo coinvolgere, nei nostri piani per contenere l’immigrazione verso l’Italia sia il governo di Tripoli che il generale Haftar, sostenuto dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. Il ristabilimento pieno delle relazioni diplomatiche aiuterà, forse, una concordia di intenti dal Cairo, via Tobruk, fino a Roma. Qualche minaccia egiziana e qualche ricatto, sulla pelle degli immigrati, forse, verrà meno». Ma…
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