Francia, pochi soldi per troppe guerre

Scontro con Macron, si dimette il capo dell’esercito: non accadeva dal 1958. Il capo di stato maggiore Pierre de Villiers lascia dopo le polemiche con il presidente francese per il taglio di un miliardo al budget della Difesa.
Pochi soldi certamente, ma il problema delle troppe guerre post coloniali della Francia in Africa e nel mondo.

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Nucleare. Parigi stop a 17 reattori: cosa abbiamo attorno

La Francia potrebbe chiudere 17 reattori nucleari entro il 2025. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente, Nicolas Hulot, sottolineando che si tratta di una scelta necessaria per ridurre la parte del nucleare nella produzione di energia elettrica del 50%. Ad oggi in Francia ci sono 58 reattori dislocati in 19 centrali su tutto il territorio.
Cosa accade ai confini italiani: Svizzera, Austria, Slovenia.

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Francia e Spagna chiudono i porti, l’Austria il Brennero

NO di Francia e Spagna a sbarchi nei loro porti. L’Austria manderà l’esercito al confine italiano.
Si alza la tensione. Gentiloni all’Ue: “Eviti che la situazione diventi insostenibile”.
La Commissione: “In arrivo misure concrete”, ma non si capisce quali.
Viminale, 85mila sbarchi, +20% dal 2016.

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Mezza Francia sceglie Macron, ma senza esagerare

Francia disinnamorata, stravince l’astensione al 57%, insegue Macron con la maggioranza assoluta dei parlamentari ma non troppi elettori, ed è il dato con cui dovrà fare i conti.
E lasciano in vita gli altri partiti, quelli tradizionali, di schieramento, a dire che tra destra e sinistra, la differenza c’è.
Battuti e divisi, i Republicains con 130 deputati. Decimati i socialisti, e si dimette il segretario Cambadélis. Marine Le Pen ottiene per la prima volta il seggio ma solo una manciata di deputati.
Affermazione dei radicali di gauche di Jean-Luc Melenchon che avranno 26 rappresentanti.

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Francia elezioni, Macron vincente alla De Gaulle

47 milioni di francesi al voto per l’Assemblea nazionale. Obbiettivo di Macron ottenere la maggioranza assoluta, 289 seggi su 557. I sondaggi prevedono fino a 400.
‘La grosse Cohabitation’, l’analisi di Massimo Nava sulla Francia di Macron dalla formazione del nuovo governo di Parigi

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Macron oltre gli applausi

Macron si guardi da certi amici e dai troppi applausi che accompagnano anche in Francia il vincitore, avverte Massimo Nava. Anche perché la partita politica in cui dovrà svolgere il suo ruolo di presidente sarà decisa con le legislative di giugno, dove potrebbe trovarsi senza una maggioranza parlamentare decente.
Sano scetticismo milanese di Nava, consigliato al giovane presidente che ha stravinto per merito della debolezza dell’avversaria, ma…
20 milioni per Macron, 11 per Le Pen e 16 milioni di astenuti, bianche o nulle.
Presidente col 40 per centro di consensi.

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Macron presidente della Francia d’Europa

Dunque Emmanuel Macron è l’ottavo presidente di Francia. “Compito immenso, saremo audaci”avete scelto di essere audaci”. Marine Le Pen ha chiamato l’avversario e si è congratulata con lui: “Gli elettori hanno scelto la continuità”. Ora per Macron il voto politico di giugno: il rischio di dover ricorrere a una grande coalizione. Trump sta mettendo in crisi gli altri populisti

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La Francia vota l’Europa trema

Vincerà la rabbia e l’ignoto o l’usato sicuro più rassicurante? La partita elettorale che si gioca oggi in Francia è questa. Il filosofo francese Pascal Bruckner la racconta con più eleganza, ma sempre a far paura: “Se Le Pen vince le elezioni in Francia, sarà la fine dell’Europa. E, quindi, la fine della democrazia”.
Ma i sondaggi con Macron vincente senza timori? Meglio qualche timore in più che qualche cattiva sorpresa questa sera. Perché, ci ricordava ieri Massimo Nava, l’astensionismo vota Le Pen.

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Vigilia di Francia vincente Macron, ma l’astensionismo vota Le Pen

Massimo Nava ci racconta di una Parigi dove le passioni sopite o deluse si sono rianimate. Ma in Francia anche la paura del populismo xenofobo fa però i conti con gli opportunismi degli ex ‘grandi partiti’ sconfitti, socialisti e gollisti che scelgono Macron, ‘ma che non vinca troppo’.
Salvo il rischio che l’astensionismo vota di fatto Le Pen. Ricordate la sorpresa Trump?

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Marine Le Pen capriole per vincere copia Fillon che la copiava

Fillon inseguiva l’elettorato del fronte nazional patriottico e ne rubava molte parole d’ordine, e lei Marine Le Pen, gli copia di sana pianta il discorso. Gaffes e furberie ma non solo, ci racconta Massimo Nava da Parigi. Marine Le Pen frena sull’antieuropeismo scatenato che fa paura. Brexit insegna, ma Salvini non l’ha ancora capito.

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I due possibili presidenti francesi

Ecco i profili di Emmanuel Macron e Marine Le Pen, i candidati che il 7 maggio si contenderanno la presidenza francese

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Francia fuori gollisti e socialisti ballottaggio Macron Le Pen

Francia si trova in territorio inesplorato perché i partiti tradizionali sono stati battuti. Ballottaggio tra il centrista Macron, leader senza partito e capo di un nuovo movimento, e l’estrema destra di Le Pen. Notevole il risultato di Mélenchon, primo attore della sinistra radicale che sfiora il 20%. Repubblicani e socialisti: al secondo turno voteremo Macron. Mélenchon si prepara a trattare

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Elezioni Francia proiezioni ma sarà Macron contro Le Pen

Sarebbero eliminati dal ballottaggio Jean-Luc Melenchon e Francois Fillon. Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica in Francia, nessuno dei due candidati dei grandi partiti di centrosinistra – i socialisti – e di centrodestra – i Républicains – va al ballottaggio per l’Eliseo. Due settimane per decidere le convergenze di voto tra le formazioni degli 11 candidati, e dei tre candidati forti di destra e di sinistra varia, ma soprattutto per capire gli orientementi dell’elettorato.

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Francia voto blindato, la democrazia sfida il terrorismo

Aperti oggi in una Francia blindata e con l’eco degli spari degli Champs Élysées i seggi (in Oltremare già ieri) per il primo turno delle presidenziali. Nei sondaggi favorito il centrista Macron, ma incalzano il conservatore Fillon, Marine Le Pen (Front national) e il candidato di sinistra Mélenchon. Europa col fiato sospeso per le sorti dell’Unione

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Lotteria presidenziale, non solo Francia ma Europa

Gli undici candidati alle presidenziali francesi, immagine simbolo della macchinosità del sistema politico elettorale francese. I meccanismi, gli opportunismi, il ‘terrorismo utile’, il fascismo travestito, la Francia diseguale, la Francia che si tapperà il naso per votare.

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Per chi vota il terrorismo in Francia?

Il terrorismo non vota ma assassina. Ma in Francia domenica vota anche la paura del terrorismo. E c’è chi quella paura, opportunisticamente la cavalca. Massimo Nava da Parigi.

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