L’ergastolano e il suo giudice

“Ti importa anche un po’ di me, o ti importa solo di Orazio che ho strangolato tanti anni fa perché mi voleva fare fuori lui, e adesso tu gli sta carezzando la testa, a lui perché è morto, (…) , tu perdoni tutti, se vuoi muoio anch’io, così accarezzi la testa anche a me”…
Una proposta di lettura per la messa del giorno della resurrezione, da “Fine pena ora”, di Elvio Fassone, storia della corrispondenza durata ventisei anni fra un ergastolano e il giudice che lo aveva condannato.
Al Cristo che gatto Randagio immagina forse potrebbe piacere.

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Fra Macondo e narcos, la Colombia salvata dai ragazzini

La storia di Tania, bambina lavoratrice e ora, a quindici anni, rappresentante delle associazioni dei bambini di Bogotà. Fra tanta violenza, lo straordinario progetto di Creciendo Unidos: aiutare niños y niñas lavoratori ad essere protagonisti della loro vita, accompagnandoli in un cammino educativo, ma partendo dal riconoscerli come lavoratori e come soggetti sociali.
-A nord di Santander, Risaralda, Chocò e di molte località dell’immensa Bogotà, dove, nel cuore di uno slum, un campo sportivo è diventato “il bosco della speranza”…

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Viaggio all’inferno, e ritorno, inseguendo Proserpina

Come tutti i gatti che si rispettino anche il Randagio a tratti si dilegua, senza spiegarne il motivo o dire dove abbia intenzione di andare a rincantucciarsi… Ma oggi ecco che ricompare, e quasi intimorisce vederlo riemergere da quel fondo di “solitudini distese”… perché non poteva che ritornare gravido di pensieri, sull’inverno che è andato, sulla primavera che arriva, e quale buio, e quale rinascita…

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L’8 marzo di Filomela e i troppi Tereo di Tracia

Francesca de Carolis nella sfida alla banalità si esalta e per l’8 marzo (quello di 5 anni fa, ma da allora non cambia nulla), ci spiazza con la storia di Filomela, mitologia greca, figlia del re d’Atene Pandione. Viene violentata da Tereo, re di Tracia, sposo della sorella Procne. Poi, perché non parlasse della violenza, Tereo le tagliò la lingua

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Sulle rotte del mare con il canto di un griot, Orfeo negro

Ci siamo mai chiesti cosa succede in Africa quando un figlio va via?
Il canto di Mamadou Mbengue e il racconto di un viaggio che si ferma nel mare di Lampedusa.
Dal Senegal alla Sardegna l’impegno di un moderno griot. Al festival “Buon compleanno faber”, insieme a mille altre voci, a regalarci i racconti dei loro appassionati cuori nomadi. A comporre il paese dalle mille anime, senza le quali sarebbe tutto molto ma molto più triste

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Il principe Bielkin, che per amore imparò un mestiere…

Gatto Randagio ci svela una delle sue passioni e ci invita a volare sulle ali del suo tappeto…
-La storia del principe che imparò un mestiere, che molto ha da insegnare a tutti noi… la vita salvata o intrappolata nelle trame di un tappeto… le magiche reti intorno al mondo di una moderna Aracne…
-E per ora si ferma qui, ché “non basterebbero tutte le pagine di questo sito, per raccontare le storie, le sorprese, le magie, che abbiamo trovato, nel nostro viaggio fra orditi e trame”…

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Tappeti di guerra dall’Afghanistan, la Storia fra trama e ordito

Non solo tappeti volanti. Gatto randagio questa settimana ci porta in Afghanistan e ci invita a leggere pagine di Storia nelle trame dei tappeti. Dalle preziose geometrie della tradizione alle contemporanee trame di guerra.
-Un libro, Guerre a tappeto, e l’impegno di pace di Edoardo Marino e CooperAction
-Il dramma contemporaneo dell’Afghanistan sembra riassunto tutto lì, nelle cornici che prima rappresentavano cipressi e dove ora vengono rappresentati missili. Il simbolo dell’immortalità rimpiazzato da simboli di distruzione e morte…

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Racconti da un mondo sottosopra… Amatrice da quell’agosto 2016

“Osservare la neve mentre si deposita sulle rovine è come assistere a una tragedia che si rinnova”.
-Gatto Randagio ci riporta nelle terre colpite dal terremoto dell’agosto del 2016. Attraverso lo sguardo dei vigili del fuoco che intervennero per i soccorsi.
“Cronache dalle macerie”, il libro che ne raccoglie le testimonianze. Per ricordarci che “il terremoto non finisce quando arriva”.

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‘Der Hass’ – l’odio, Heinrich Mann, pagine profetiche

Gatto Randagio oggi ci propone la lettura di “Der Hass”, L’odio.
Troverete, nelle pagine dello scrittore che tenacemente si oppose al nazismo, scene di vita di un popolo immiserito e frastornato, di una democrazia che ha preso l’abitudine di posporre le conoscenze intellettuali ai vantaggi immediati, leggerete di asservimento, corruzione, disoccupazione…

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Un collezionista di vetri infranti, foto matte nel labirinto della vita

Gatto Randagio questa settimana ci invita a seguirlo “nel labirinto della vita”…
-Lo sguardo di Pietro Basoccu, medico pediatra fotografo, nell’intimità di una casa-famiglia, in Sardegna. A quarant’anni dalla legge Basaglia che, non bisogna mai dimenticarlo, ha restituito ai “matti” libertà, diritti e dignità.
-“Le fotografie sono una verità sopra le nostre spalle che ci tocca la testa per farci voltare”. La verità della solitudine, se la cura non può contare anche sull’abbraccio collettivo dell’intera società…

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Ad ognuno il suo Presepe, ma forse c’è qualcosa che non va

“Se Gesù Cristo venisse tra noi oggi, gli uomini non lo crocifiggerebbero. Lo inviterebbero a cena, ascolterebbero quel che avesse da dire, e riderebbero di lui”, scriveva Carlyle.
-Il presepe di sabbia in Vaticano e la protesta, a Genova, di don Paolo Farinella che denuncia il “fallimento del Natale”.
-L’invito a non accendere le luci dei nostri presepi e a perdersi nel suono di una campana tibetana per curare la tristezza…

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Cartoline randagie di Natale…

Due brevi appunti, che Gatto Randagio ci invia, come biglietti d’augurio per le feste alle quali, convinti o recalcitranti, siamo comunque tutti invitati a prepararci…
-Una riflessione sul dono, e una cartolina da e per il Mondo di sotto.

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44 matti e i musicanti di Brema, Grimm e Randagio coristi

Permettete un’autocitazione. “C’era una volta e c’è ancora adesso”, era il titolo di una trasmissione radiofonica messa su per radiouno insieme a Daniela Morandini. Leggere la realtà dell’oggi attraverso gli archetipi delle fiabe.
-Tra le tante fiabe attraversate, “I musicanti di Brema”, dei Fratelli Grimm, storia della fuga da un destino di morte e dall’ottusità di chi dà valore a solo a ciò che gli serve.
-Quale storia migliore per raccontare il viaggio che alcuni anni fa fecero 44 “matti” partiti da Roma destinazione il Parlamento Europeo, per chiedere la fine dei manicomi.
-A guidarli lo psichiatra Luigi Attanasio che, questa settimana in cui si è celebrata la giornata mondiale della salute mentale, in questo racconto vogliamo ricordare con affetto e nostalgia…

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Sequestro Soffiantini, ombre datate e la riparazione di un piccolo torto

Riflettendo sui meccanismi dell’informazione, specie delle news, a volte delle macchine che tutto travolgono. Un ricercato finalmente veniva consegnato alla giustizia, e tutto per me finiva lì..
-E invece, e invece… molti anni dopo ho capito che quando si chiudono le porte di un carcere, le storie non finiscono, ma lì cominciano.
-Incontro con Giovanni Farina, implicato nel sequestro Soffiantini, accusato e poi assolto per l’omicidio dell’ispettore dei Nocs, Donatoni.
-Una vicenda dalle tante ombre. E due libri, per tentare di capire qualcosa di un uomo e del nostro paese.
-Giuseppe Soffiantini è morto nel marzo di quest’anno nella sua casa di Brescia, a 83 anni.

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Furor di ruspe che non spianano i problemi

Case abbattute, accampamenti “spianati”, baracche distrutte. La ruspa usata come arma in risposta alla complessità e ai dolori del mondo. Che ne penserebbe l’uomo che l’inventò, R.G. Le Tourneau, che oltre a essere prolifico inventore di macchinari, era convinto cristiano e filantropo?
-C’è un che di infantilmente sbrigativo in tutto questo usar “macchine per lo spianamento superficiale”, che non prelude a nulla di buono…
-L’episodio Casamonica -e qui è l’editore che scrive- diventa copertura vincente a livello di opinione pubblica, rispetto ai molti azzardi precedenti

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Una piscina piena piena di sirene, ma dai denti aguzzi

Qualcuno ha un po’ rimbrottato Gatto Randagio per quel suo continuo battere su certi temi, che potrebbero risultare alla fine noiosi e fastidiosi, rimestando fra i rifiuti del nostro quotidiano: carceri, zingarelli, miserabili…
-Questa è la nostra riflessione, mia e del Randagio, perdonate se pubblica, a commenti privati… ma serve anche a noi per chiarire e chiarirci dentro. Non so se ci siamo riusciti… lo smarrimento e i dubbi sono tanti…
-Prendendo sul serio una profezia… un invito a “fare un salto nella tromba dell’ascensore e atterrare in una piscina piena di sirene”…

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Remocontro