Oggi è fiaba, e quindi si picchia duro. Perché, ormai lo sappiamo tutti, quando Francesca de Carolis fa ‘la vaga’ vuol dire che colpisce in alto. Oggi il lavoro nel mondo visto (e salvato) dai bambini. La stupida regina Maria Star, il pifferaio magico e ladro e Jasmina che è incantata dai libri
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Francesca de Carolis ha la vocazione del ‘RemoContro’ assoluto. C’è l’indignazione incazzata per la violenza Black bloc a Milano e la diffusa invocazione di pene esemplari? Lei sceglie di raccontarci della disumanità della galera. Di inimmaginabili violenze ad altrettanto violentissime noncuranze
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Il vivere comune del pendolare e le ‘Mille e una notte’ del Califfo d’un tempo, quello buono delle leggende che si mischiava al popolo per coglierne gli umori e capire come governarlo. Oggi con la tv come potrebbero mimetizzarsi i nuovi ‘califfi’ in Metro? Quale trucco oltre tinte e botulino?
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In un racconto de ‘Le mille e una notte’ si legge che la Terra e gli animali tremarono il giorno in cui Dio creò l’uomo. Cristo al tavolo dell’ultima cena ‘spezzò il pane e versò il vino’. A Francesca de Carolis non risulta abbia addentato cosciotti d’agnello (lei è vera rompi..:-)
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Ochino era l’anatroccolo nel giardino di un ospedale psichiatrico che fu allevato da due galline.. come la storia del brutto anatroccolo. “Noi matti siamo fiori e uccelli, quelli come me sono fiori e uccelli”.. Le invocazioni a Dio e le lunghe attese: ‘Lui ha creato il tempo ma non lo conosce’
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Francesca de Carolis oggi propone letteratura nella poesia delle cose narrate. Storia di vecchi negativi da un altro Paese e altri epoche che narrano di vive sconosciute, ‘Frammenti e momenti di vita che andavano immortalati’. Stupore di fronte alla fotografia che diventa un po’ ‘resurrezione’
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Gatto Randagio ci porta in uno dei posti più belli di Parigi, che non è il Moulin Rouge. Una passeggiata nell’indefinito che diverremo, per utili confidenze anzi tempo. Francesca de Carolis, penna estrosa, oggi ci propone Giuseppe ‘Pippo’ Marcenaro, vecchio amico e ‘narratore di rara finezza’
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Dopo la festa di Berlino, gli ‘altri muri’ che si potrebbero almeno in parte abbattere. Senza doversi spostare in Palestina o tra Messico e Stati Uniti quei muri dietro cui si imprigionano colpe, vite bruciate (di diceva un volta), esistenze spesso meschine, a volte sorprendenti. Storie e vite.
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