Vittorio Zucconi, giornalista

Vittorio Zucconi se n’è andato. Ultimamente viveva a Washington, lontano da casa, anche se, per un giramondo come lui, chissà quale luogo del mondo sentiva ormai come casa. So che…

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I più bugiardi d’Europa, Platone e i Pinocchio di Creta

Sempre dal solito Sussidiario Scolastico Sconsigliato, il Nonlibro spezzettato in pillole tra i ‘Raccontini’ di Remocontro.
Dalle Grecia delle bugie poetiche di Omero a quelle di maggior convenienza di Giulio Cesare che le guerre prima le fa e poi ce le racconta a modo suo.
Cicerone contro i cretesi. “Kretizein”, nel senso di “creteggiare”, “fare il cretese”, ossia mentire. Vangelo, quando Paolo, nella lettera a Tito, afferma che “i cretesi sono sempre mentitori”.
Erasmo da Rotterdam, nel suo ‘Elogio alla follia’ parla chiaro: “Le orecchie dei principi inorridiscono dinanzi alla verità”. Poi, citando Platone: La bugia, privilegio del comando e medicina per il popolo
Storia lunga, sino a Machiavelli, quasi attualità, anche se i suoi insegnamenti sono rivolti al Principe, e oggi abbiano a che fare con molto meno.

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Il più antico mestiere del mondo? Spia, che fa rima con bugia

Sempre lo stesso quasilibro, Sussidiario Scolastico Sconsigliato, diventato un nonlibro relegato tra i tanti File di un computer, buono oggi per qualche ‘raccontino’. Oggi parliamo di spie, ma spie fatte nobili dai racconti letterari e poi affascinanti protagoniste in libri d’avventura, prima che a imbambolarci arrivassero il cinema e la televisione. Sia chiaro che, dato il mestiere di ficcanaso che ho svolto per una vita, anch’io ho qualche amico spia, che se vuoi essere istituzionalmente corretto, lo dovresti chiamare (ma sottovoce) agente dei Servizi segreti. Ma su di loro non faccio certo la spia.
Ma quando spia fa rima scolastica con bugia storica e letteraria, allora mi arrabbio
(Nella foto di copertina anfora greca con Ulisse e Diomede in azione di spionaggio che uccidono le spia troiana Dolone)

 

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Aristotele che diede del contaballe ad Omero

Un Quasilibro perso per strada e risorto parzialmente sotto altra forma, terza puntata. Un Nonlibro modello antologia/sussidiario scolastico pensato per adolescenti e giovani curiosi, o persone ‘diversamente giovani’ per età, ma non di zucca.

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Il narratore e il principe (quando la guerra cambia nome)

Sempre dal ‘Sussidiario Scolastico Sconsigliato’, il Nonlibro sulle bugie di guerra raccontate in rima, in prosa e in telecronaca, a partire dal lontano Omero all’attuale Trump (e che Omero ci perdoni l’accostamento)
Un Nonlibro (pubblicato sotto altra forma), scritto per adolescenti e giovani curiosi di conoscere (i riferimenti sono sempre a loro), ma di cui se ne consiglia la lettura anche ad un pubblico adulto.

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L’Odissea della notizia

Un Quasilibro perso per strada e risorto parzialmente sotto altra forma. Un Nonlibro modello antologia/sussidiario scolastico pensato per adolescenti e giovani curiosi, o persone ‘diversamente giovani’ per età, ma non di zucca.
Il copertina, Franz Roubau, l’assedio di Sebastopoli, 1853

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Sussidiario Scolastico Sconsigliato

Da Omero a Trump, le bugie di guerra in rima, in prosa, in telecronaca. La prima guerra nella storia, narrano, è vecchia di 5000 anni (2975 aC, Faraone Udimo). Da…

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Mercoledì 24 marzo 1999, Jugoslavia

Jugoslavia, mercoledì 24 marzo 1999, ore 19 e 30 in diretta televisiva da Belgrado, Ennio Remondino su tutte le reti Rai, in tutti i telegiornali, per i 78 giorni di bombardamenti, quasi più implacabile delle bombe.  20 anni dopo, un ricordo volutamente asettico, a sterilizzare sentimenti ed emozioni nascoste dentro troppo forti da rivivere.

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La Bosnia non è un Paese qualsiasi. Ricordi, memoria

‘Raccontini’, vecchie cose scritte con altre motivazioni. Oggi il prologo ad un libro sulla Bosnia vecchio di quasi 20 anni.
Due le occasioni di ‘rilancio’: l’orrore della Bosnia presa come scuola d’odio dallo stragista australiano, e l’ormai prossimo ‘ventennale’ delle bombe Nato sulla Jugoslavia per il Kosovo, 24 marzo 1999.

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Memoria di supermercato televisivo da dietro il teleschermo

‘Raccontini’ il titolo della rubrica: raccontare senza la pretesa di trasmettere contenuti. Semplici storie. Come proporre paesaggi d’epoca, a saper stendere le parole con la morbidezza di un pennello. Curiose cartoline d’altri tempi. La memoria come obbligo nei confronti di se stessi di fronte a modelli di vita votati al consumo dell’oggi e alla proposte mirabolanti per uno splendido domani. Anche in politica, oggi, è tutto futuro. Forse per il passato troppo incerto di molti.

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L’ultima Yugoslavia nel museo di Scheveningen

Sheveningen è la spiaggia dell’Aja, la linda capitale amministrativa olandese. A Sheveningen c’è anche l’ultima riserva naturale per umani in via d’estinzione, zona protetta delle scorie di ciò che fu la Yugoslavia interetnica dei tempi di Tito.
All’entrata del piccolo centro, un edificio fatto di mura e di torri che cercano inutilmente di mimetizzarsi in un finto castello d’altri tempi. Una sorta di museo delle cere, con protagonisti viventi ma imbalsamati dal Tribunale Internazionale dell’Aja.
Museo purtroppo chiuso ai visitatori comuni e alla didattica per le scuole. Ed è un peccato.

 

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Cronache bizantine, storia rivisitata di Sinán Capudán Pasciá

«A sfurtûn-a a l’è ‘n belin / ch’ù xeua ‘ngiu au cû ciû vixín / e questa a l’è a ma stöia / e t’ä veuggiu cuntâ»
Sinán Capudán Pasciá, di Fabrizio De Andrè

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Il mio amico Roberto segretamente chiamato Masino Buscetta
Il mio amico Roberto segretamente chiamato Masino Buscetta

Il capitolo di un libro mancato, tra i molti iniziati e mai finiti, attorno al 2010, quando ancora credevo che il giornalismo fosse mestiere che, in alcune sue esperienze inusuali, fosse qualcosa di utile per la collettività. La mia prima vita giornalistica, prima delle guerre e della politica estera che sono stato costretto a seguire. Poi, il tempo e il web che tutto omologa, hanno relegato queste e altre pagine negli anfratti di un computer. Ritrovate a sorpresa per lo spazio dei nostri ‘raccontini’ domenicali. Nessun aggiustamento, anche rispetto a persone nel frattempo scomparse, ‘l’amico Roberto’ stesso, o il rimpianto Gino, ma molte curiosità che forse riusciranno persino a stupirvi.

 

 

 

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A proposito di Putin a Belgrado, Руски Цар 2003 per Limes

Руски Цар 2003 per Limes. Un articolo ritrovato, scritto nel 2003 per la rivista Limes dell’amico Lucio Caracciolo. Corrispondente Rai a Belgrado, allora riuscivo a fare anche quello. In Italia…

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La Nato che militarizza i Balcani, Ue ruota di scorta, Putin a Belgrado

Putin a Belgrado: «La Russia non lascerà i Balcani alla Nato». L’ovvio politico strategico che sfugge alla politichetta in vigilia elettorale tra europeisti e non, e giornalettismo fai da te…

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Alle sorgenti dell’Eden

A farci da guida nel viaggio di oggi, addirittura la Bibbia.
-Alle sorgenti dell’Eden, ci piace pensare, dove partono le acque del Tigri e quelle dell’Eufrate.
-Fiumi che nascono separati e distanti e vanno ad annullarsi, uniti, nell’Oceano indiano, tra Iraq ed Iran.

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